Nel 2025, l’Agenzia delle Entrate invierà 3 milioni di lettere ai contribuenti per segnalare anomalie fiscali su IVA, affitti, dichiarazioni omesse e incongruenze nei pagamenti. Questo modello di “compliance fiscale” mira a ridurre l’evasione e a promuovere un rapporto più collaborativo tra cittadini e amministrazione finanziaria. Le comunicazioni daranno ai destinatari l’opportunità di regolarizzarsi con sanzioni ridotte tramite il ravvedimento operoso.
Le verifiche riguarderanno in particolare le omesse comunicazioni IVA, gli scostamenti tra pagamenti elettronici e dichiarazioni, e le mancate presentazioni dei redditi da locazione. Questa iniziativa segue il successo delle misure precedenti, che nel 2023 hanno portato al recupero di oltre 4 miliardi di euro, e rappresenta un ulteriore passo verso una gestione fiscale più efficiente ed equa.
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Tre milioni di lettere ai contribuenti: cosa prevede l’Agenzia delle Entrate
Nel 2025, il Fisco invierà circa 3 milioni di comunicazioni ai contribuenti per incentivare la regolarizzazione spontanea delle anomalie fiscali. Le verifiche si concentreranno su cinque principali aree di intervento:
- Omesse comunicazioni IVA: controlli incrociati su fatture elettroniche e corrispettivi telematici per individuare operazioni attive non dichiarate.
- Incongruenze nelle dichiarazioni dei titolari di Partita IVA: scostamenti tra pagamenti elettronici ricevuti e corrispettivi certificati o dichiarati.
- Anomalie nei dati ISA: discrepanze rilevate nei dati dichiarati dagli operatori economici soggetti agli Indicatori Sintetici di Affidabilità.
- Omissioni nella dichiarazione dei redditi: focus sui redditi da lavoro dipendente, assimilati e locazioni non dichiarati nei termini.
- Dichiarazioni infedeli o incomplete da parte delle persone fisiche.
Modalità di regolarizzazione: ravvedimento operoso
Le comunicazioni inviate dal Fisco offriranno ai contribuenti la possibilità di mettersi in regola tramite il ravvedimento operoso, che consente di sanare le anomalie con sanzioni ridotte. I destinatari delle lettere potranno verificare i dettagli della propria posizione accedendo al Cassetto fiscale sul portale dell’Agenzia delle Entrate, dove troveranno tutte le informazioni necessarie per correggere eventuali errori.
Un modello di compliance fiscale consolidato
Questa operazione segue una tradizione ormai consolidata di compliance fiscale, che mira a instaurare un rapporto meno conflittuale tra il Fisco e i contribuenti. Risultati significativi sono stati raggiunti nel 2023, con oltre 3 milioni di lettere inviate e un recupero di 4,2 miliardi di euro.
L’obiettivo dell’Agenzia è duplice:
- Permettere ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con sanzioni contenute.
- Concentrarsi su situazioni a maggior rischio di evasione, ottimizzando le risorse per i controlli più complessi.
Focus sugli affitti e sulle nuove anomalie
Un’importante novità riguarda i redditi derivanti da locazioni non dichiarati, che rappresentano un’area di intervento prioritaria. Il Fisco invierà comunicazioni alle persone fisiche titolari di redditi da locazione che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi nei termini, dando loro 90 giorni per regolarizzarsi.
Inoltre, l’attenzione si sposterà anche su nuovi scostamenti rilevati grazie all’incrocio di dati su pagamenti elettronici e dichiarazioni dei titolari di Partita IVA. Questi controlli rappresentano una risposta diretta alle sfide poste dal crescente utilizzo dei pagamenti digitali.
Educazione e sensibilizzazione fiscale
Il 2025 segna anche un passo avanti nell’educazione fiscale. Iniziative come il convegno «Etica & Fisco» sottolineano l’importanza di una maggiore consapevolezza delle regole fiscali tra i cittadini. Le testimonianze raccolte durante l’evento hanno evidenziato come l’evasione fiscale non solo generi disuguaglianze, ma rappresenti un tradimento del patto sociale che garantisce i servizi essenziali alla collettività.
Attraverso il rafforzamento della compliance e la promozione dell’educazione fiscale, l’Agenzia delle Entrate punta a costruire un sistema più equo, in cui i diritti e i doveri dei cittadini trovino un giusto equilibrio.
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