Dopo tre mandati da presidente del chirurgo Giuseppe Donzelli all’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri si cambia: il nuovo presidente è il dottor Alessandro Camilli medico di medicina generale che resterà in carica dal 2025 al 2028. Vice presidente è stata eletta la dottoressa Lorella Fioriti. “Sono soddisfatto del risultato raggiunto-afferma il presidente uscente Donzelli – finalmente i medici di medicina generale per la prima volta hanno un professionista proveniente dalla categoria. Sul tavolo – conclude- ci sono molte cose da fare i “nuovi” cominceremo subito a lavorare per gli obiettivi non ancora realizzati.” Per il neo presidente Camilli “L’eredità lasciata dai precedenti consigli è sicuramente importante, ci auguriamo di esserne all’altezza e ringraziare chi mi ha preceduto per lavoro svolto.” Il nuovo consiglio direttivo oltre al presidente Camilli è composto dalla vice Fioriti, dal tesoriere Enrico Daniele, con la riconferma del segretario Giacomo Giovanelli. I consiglieri sono Paolo Bonanno, Massimo Bracaccia, Gianni Di Stefano. Fabio Filabbi, Isauro Grasselli, Maria Cristina Latella, Debora Luzi, Chiara Maccaglia, Gabriele Marinozzi, Luigi Rinaldi, Isabella Rizzi e Paolo Onofri (consigliere. Odontoiatra). La Commissione degli iscritti all’albo Odontoiatri è composta dal presidente. Franco Borsaro, vice Paolo Onofri e quattro consiglieri: Francesca Romana Cavadini, Riccardo Cordeschi e Enrico Daniele. Non è finita. La commissione degli iscritti all’albo dei medici è composta dal presidente Alessandro Camilli vice Massimo Lancia con segretario Giacomo Giovannelli e i consiglieri Paolo Bonanno, Massimo Bracaccia, Gianni Di Stefano e Fabio Filabbi. I consiglieri sono Lorella Fioriti, Isauro Grasselli, Maria Cristina Latella, Debora Luzi, Chiara Maccaglia, Gabriele Marinozzi, Luigi Rinaldi e Isabella Rizzi. Infine il collegio dei revisori dei conti composto da Cipriana Albini, Cinzia Di Giuli e Michele Conti (supplente). I nuovi eletti rimarranno in carica per quattro anni nei quali dovranno prendere decisioni importanti per il futuro della categoria tra tutti quello di confrontarsi con l’Usl perciò che riguarda la mancanza di medici di medicina generale nel comprensorio oltre un maggiore impulso alla medicina territoriale e la telemedicina.
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