Secondo un’analisi della CGIA di Mestre, il Veneto sta affrontando un aumento del numero di imprese a rischio usura, salito di 314 unità (+4%) rispetto all’anno scorso, raggiungendo quasi 8.200 attività. Questo fenomeno colpisce principalmente artigiani, commercianti e piccoli imprenditori che, a causa di insolvenze, sono stati segnalati alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, precludendo loro l’accesso a nuovi finanziamenti.
LE AREE PIU’ COLPITE A livello provinciale, le situazioni più gravi si registrano a Padova (1.661 imprese segnalate), Vicenza (1.639), Verona (1.593) e Treviso (1.417). Tuttavia, l’aumento percentuale più marcato si è verificato a Venezia (+9,6%), seguita da Treviso (+5,4%), Rovigo e Belluno (entrambe +5%).
L’USURA SI INSINUA NEI MOMENTI DI CRISI Il fenomeno dell’usura è storicamente più radicato nel Sud Italia, ma i proventi illeciti vengono sempre più spesso reinvestiti nelle regioni settentrionali, tra cui il Veneto. La Direzione Investigativa Antimafia ha evidenziato che il denaro derivante da attività criminali, come l’usura, trova sbocchi in settori dell’economia legale nel Nord Italia, intensificando il problema.
CAUSE PRINCIPALI: INSOLVENZE E CREDIT CRUNCH L’insolvenza degli imprenditori veneti non è sempre attribuibile a cattiva gestione aziendale, ma spesso deriva dall’impossibilità di riscuotere pagamenti dai committenti o da fallimenti a catena. A peggiorare la situazione è il calo drastico dei prestiti bancari alle imprese, scesi di 35 miliardi di euro (-53,8%) dal 2011 al 2024. Le piccole imprese con meno di 20 addetti sono particolarmente colpite, con una contrazione del credito del 47,9% rispetto al 2011 e del 10,5% solo nell’ultimo anno. Le difficoltà nel ricevere finanziamenti, aggravate dalla chiusura di istituti come Antonveneta, Veneto Banca e la Popolare di Vicenza, hanno lasciato molte imprese in balia di organizzazioni criminali pronte a offrire denaro a condizioni usurarie.
LE RISPOSTE ISTITUZIONALI Il legislatore ha istituito due strumenti per contrastare il fenomeno:
- Fondo di prevenzione dell’usura: attivo dal 1998, offre garanzie su finanziamenti concessi da banche a piccole imprese e famiglie in difficoltà. Dal 1998 al 2022, ha garantito finanziamenti per oltre 2 miliardi di euro, ma la CGIA sottolinea la necessità di maggiori risorse.
- Fondo di solidarietà: rivolto a coloro che denunciano gli usurai, prevede mutui senza interessi fino a 10 anni, commisurati agli interessi usurari subiti. Dal 2000 al 2023, sono stati erogati 145 milioni di euro in mutui.
L’aumento delle imprese a rischio usura in Veneto rappresenta una minaccia non solo per il tessuto economico locale, ma anche per la sicurezza sociale. Le difficoltà nell’accesso al credito, unite alle crisi economiche degli ultimi anni, spingono sempre più attività verso l’insolvenza, favorendo il radicamento dell’economia criminale. Interventi strutturali e maggiori risorse per i fondi di prevenzione sono essenziali per arginare il fenomeno e proteggere le imprese più vulnerabili.
Sos usura, in aumento le Pmi segnalate alla centrale dei rischi della Banca d’Italia
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui