La città piange Sandro Stacchiotti: se n’è andato a 85 anni uno dei più grandi panificatori delle Marche. Ieri (11 novembre), Stacchiotti avrebbe festeggiato il 71esimo anno di attività. Ancona è in lutto per il patron della catena di panifici che conta diversi punti vendita tra Ancona e Marcelli. La sua azienda, con la sede centrale alla Baraccola (in via Scataglini), si è nel tempo consolidata conquistando anche mercati esteri. Stacchiotti si è spento dopo una lunga malattia che lo aveva costretto a diversi ricoveri ospedalieri. Il cuore del noto imprenditore anconetano – circondato fino all’ultimo dall’affetto dei suoi cari – ha smesso di battere domenica, nel reparto di Medicina Generale dell’ospedale regionale di Torrette. A strapparlo all’amore della moglie Lucia e dei suoi tre figli (Sandro, Simone e Paolo) un tumore al sangue divenuto ormai incurabile. Quindi, ad aggravare il tutto, anche il Covid-19 contratto diversi mesi fa e una polmonite. Complicanze che si sono rivelate a lungo termine letali, alla luce di un quadro clinico già compromesso. Distrutti gli amatissimi nipoti di Stacchiotti (Alessandro, Stefano, Ester, Emanuele e Sofia) e le nuore (Cinzia, Simona e Cristina). La situazione è andata peggiorando negli ultimi mesi benché il fondatore della Stacchiotti Srl sia sempre rimasto vispo e lucido. “Un gladiatore fino all’ultimo, un uomo che non si voleva arrendere – lo ricorda commosso il figlio Sergio, raggiunto al telefono dal Carlino – È stato un anno difficile, questo”. E ancora: “Cosa mi lascia mio padre? La sua enorme energia, quella voglia di fare che l’ha sempre contraddistinto. E sicuramente – prosegue – una moralità che ha trasmesso a tutti noi figli. Un grande impegno sull’etica, una costante dedizione al lavoro. Ci ha fatto focalizzare sulla missione che siamo chiamati pure noi ad inseguire e che stiamo cercando di portare avanti”. I suoi negozi, domenica e ieri, non si sono mai fermati. Lo stesso accadrà oggi. Si continuerà a lavorare, è questo che voleva il signor Stacchiotti, rimasto mentalmente operativo fino a dieci giorni fa: “Domani qualsiasi azienda si fermerebbe, ma la sua espressa volontà era che l’azienda andasse comunque avanti. Qualche giorno fa, dalla barella del pronto soccorso, dettava le linee della produzione da attuare, si preoccupava di rinnovare e di pianificare strategie commerciali”. Un bravo marito, un padre tenace, un nonno amorevole. L’ultimo gesto di generosità per i nipoti: l’acquisto di un capannone a Passo Varano. Un foglio bianco per continuare a scrivere le pagine di un’azienda storica. Le esequie si terranno oggi, alle 14.30, alla Chiesetta del Sacro Cuore di Passo Varano. Era il 29 gennaio 2022 quando Sandro Stacchiotti ci aprì le porte della sua azienda, alla Baraccola di Ancona, per raccontare la storia di un’impresa con quasi un secolo di vita. L’intervista si era svolta fra i ritratti di famiglia e il calore dei forni in cui cuoceva il pane: “Ho due date di nascita, così riuscii a salvare mio padre scongiurando la sua partenza per l’Etiopia”, ci aveva raccontato. Aneddoti e storie in bianco e nero di un mestiere difficile che oggi in pochi vogliono fare. Toccanti le parole sul profilo Facebook dell’azienda che gli dedicano familiari, dipendenti e collaboratori: “Vogliamo ricordarti così: felice, sereno, soddisfatto per il tuo capolavoro costruito in 70 anni. E proprio allo scadere di questo anniversario, hai scelto di congedarti da questa vita terrena. Siamo certi che da lassù controllerai e ci brontolerai come sempre. Ciao babbo, ciao nonno, ciao Sandro. Fai buon viaggio, ti vogliamo bene come tu ne hai sempre voluto ad ognuno di noi. La tua famiglia e tutti i tuoi collaboratori”. Stacchiotti (classe ‘39) non farà in tempo a vedere il nuovo punto vendita che prenderà vita a Passo Varano: con tutta probabilità inaugurerà il prossimo anno.
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