Piscina Ferrabini, «sarà un volano importante per il quartiere e la città» #finsubito prestito immediato

Per decenni è stato un punto di riferimento per l’Oltreadda sì, ma per la città intera. E l’attesa di rivedere i cancelli aperti è tanta, alimentata negli anni anche dal dibattito che è nato intorno al destino dell’impianto. Continua a generare reazioni e mobilitazioni la piscina comunale “Attilio Concardi” di via Ferrabini, al centro di un piano complessivo di ridisegno, firmato dall’amministrazione Furegato, con un valore di 3,5 milioni di euro. Un piano volto a riaprirne i cancelli con una superficie raddoppiata, nuovi campi da padel e da beach volley, la ristrutturazione delle piscine con vocazione ricreativa e dell’immobile bar-ristorante. Una delle sfide da 90 della seconda parte del mandato Furegato, per cui è stata da poco formalizzato il mutuo da 3,5 milioni di euro per finanziare l’investimento con l’Istituto per il Credito sportivo e culturale. Un passo avanti salutato con favore dal comitato spontaneo di cittadini Rivivere la Ferrabini, di cui è portavoce Umberto Ciampetti. «Il coinvolgimento spontaneo e aperto su Facebook e sulla via ha portato a circa 40 adesioni – spiega Ciampetti – : il buon esito del percorso del mutuo, con le cifre degli investimenti che vengono confermate e il raddoppio dell’area con tutti gli interventi previsti, è un segnale importante e atteso perché significa che tutto va come deve andare. Con le persone che hanno aderito all’iniziativa ci troveremo a breve per fare un punto della situazione invitando tutti coloro che sono interessati a conoscere meglio i dettagli del progetto e anche invitando l’assessore, con cui c’è massima collaborazione. Abbiamo fretta di vedere i risultati perché crediamo che il nuovo impianto sarà un volano importante per il quartiere e la città». Tra le reazioni nate intorno al progetto, c’è stata da subito quella di un altro comitato di cittadini, che ha richiesto di tutelare l’identità sportiva del luogo e portare la profondità della vasca ad almeno 1,80 metri. E che, oggi, continua a manifestare il dissenso verso una scelta di andare verso uno spazio d’acqua ludico-ricreativo