I sassaresi bissano in Polonia il successo dell’andata contro l’Anwil e chiudono con un percorso netto il girone di qualificazione. Veronesi top score con 16 punti, 15 per Bendzius e 13 per Tambone
La Dinamo espugna 83-86 il parquet dell’Anwil, bissando la vittoria sempre di tre punti centrata nel match di andata del PalaSerradimigni e assicurandosi il primo posto del girone a punteggio pieno. In Polonia nessuno ha fatto calcoli, ne i biancoverdi e ne i padroni di casa, nonostante in teoria il primo posto paradossalmente costringerà ad affrontare una prossima fase molto dura contro squadre di grossa caratura come Cholet e Bilbao.
E’ stata una partita vera e per Markovic sono arrivate buone notizie soprattutto dagli italiani, in particolare da Tambone e Veronesi. La difesa è stata mediamente di buon livello e determinante nel finale.
Nel Banco come è noto non è disponibile e non lo sarà per diverse settimane Mattia Udom, operato nelle scorse ore per la frattura del quinto metatarso del piede destro. C’è ma viene tenuto precauzionalmente a riposo Nate Renfro per un piccolo problemino. Chi vince si assicura il primo posto nel girone, ma non è detto che alla fine si riveli un vantaggio perchè si andrebbero a incontrare squadre come Cholet e Bilbao, mentre in caso di secondo posto si affronterebbero team sicuramente più abbordabili. Il Banco anche in caso di scofnitta ha comunque tre punti da gestire maturati nella vittoria dell’andata.
Veronesi parte in quintetto, con Sokolowski in panchina. Inizia più convinta la squadra polacca, Sassari è un pochino pigra e in attacco sbaglia tiri facili da sotto con Halilovic (11-6) poco reattivo fisicamente e deve inseguire. Markovic se ne accorge e vista l’indisponibilità di Renfro, da spazio al giovane Vincini, inserendo anche l’ex Sokolowski. Bibbins è un altro giocatore offensivo rispetto ad inizio stagione, più convinto ed efficace e muove subito il tabellino personale. Petrasek da tre però rimpingua il vantaggio per l’Anwil (16-9) dopo 8 minuti di gioco. Cappelletti ha un eccellente impatto offensivo con 4 punti consecutivi (16-13). Il primo quarto si chiude con il vantaggio dell’Anwil per 19-15.
Il Banco rimane attaccato, con lo svantaggio che resta invariato per metà del quarto, subendo però un pochino troppo la verve e l’esuberanza di Ongendangenda sotto i tabelloni, sofferta non poco da Halilovic, giocatore con caratteristiche opposte. Il lungo africano dell’Anwil però si fa male da solo girando la caviglia e lascia il campo al 15′. Veronesi sbaglia la tripla del sorpasso, ma Tambone con una giocata d’esperienza si guadagna tre tiri liberi e tocca a lui mettere la firma sul primo vantaggio sassarese (25-27). Il Banco alza il livello del proprio gioco e non è un caso che l’inerzia ora sia cambiata (27-32). Un Veronesi sempre più in fiducia ritocca il massimo vantaggio dei suoi all’alba dell’ultimo minuto del primo tempo (30-38) con cinque punti consecutivi. Si va però all’intervallo lungo con la Dinamo che concede un mini break di 4-0 ai padroni di casa che si avvicinano a -4.
Le triple riportano a -2 i polacchi nei primi due giri di lancette del terzo periodo, con Sassari poco reattiva in difesa e a rimbalzo d’attacco. Wloclawek chiude la rimonta dalla lunetta con un 2/2 di Petrasek (44-44 al 26′). Sassari va in rottura prolungata in attacco e l’Anwil prova la fuga (47-44), ma una gran giocata da 2+1 di Tambone è provvidenziale per sgasare un pochino i giocatori di casa (47-47), che però complice anche un dubbio fischio ai danni di Vincini, con l’aggiunta di un tecnico per proteste prendono quota con 4 punti consecutivi (51-47). Sassari in pochi minuti va dal +8 al -8, il che conferma un difetto ormai conclamato, quello di non aver ancora acquisito la solidità mentale necessaria e di fare fatica a trovare continuità nell’arco della stessa partita. Sono però ancora gli italiani a togliere le castagne dal fuoco, due triple di un ottimo Veronesi e un contropiede di Cappelletti, sono provvidenziali e restringono l’elastico sino al -2, alla fine del terzo quarto (60-58).
Markovic prova ad abbassare il quintetto, con Bendzius e Sokolowski rispettivamente pivot e ala forte. I sassaresi commettono 3 falli in 30 secondi e si avvicinano velocemente al bonus che manderebbe in lunetta ad ogni fallo gli avversari. Il go to guy della Dinamo in attacco è comunque Giovanni Veronesi, assoluto protagonista offensivo dei suoi, è lui a rimettere l’autografo sul controsorpasso (62-63). Il +3 di Fobbs costringe il tecnico dell’Anwil a chiedere un time out. L’assetto diverso col quintetto piccolo da qualche vantaggio in attacco, ma in difesa Bendzius soffre la fisicità nel pitturato di Funderburk. Su questa scia Turner rimette la freccia (72-71 a 4.35 dalla sirena) inducendo Markovic a chiedere un minuto di sospensione e a rimettere sul parquet Halilovic. Sassari però perde banalmente palla in uscita dal time out e si ripete 30 secondi dopo, pasticciando ancora una volta nel momento più delicato del match. Halilovic si fa notare e da un bella mano con due giocate importanti, una in difesa e l’altra in attacco, che tengono vivissimo il Banco (72-73 a 3′ dalla fine). Tambone difende alla grande, costringendo ad una forzatura e al conseguente errore l’Anwil, che poi sul possesso successivo dei sassaresi subisce la chirurgica tripla di Bendzius, importante per rigirare l’inerzia a 2.16 dalla sirena (72-76). La difesa è la chiave, ma lo è anche l’ennesima bomba di Tambone (72-79) che sembra chiudere i giochi prima che i polacchi, breakkino con un 6-0 che li riporta a -1. Sassari però tiene botta e la chiude 83-86, portando a casa vittoria e primo posto nel girone con sei vittorie in altrettante partite giocate.
Anwil Wloclawek – Dinamo Banco di Sardegna 83-86
Progressione punteggio quarti: 19-15 / 34-38 / 60-58 /
Dinamo: Bibbins 8, Fobbs 8, Sokolowski 8, Bendzius 15, Halilovic 9, Cappelletti 7, Tambone 13 , Veronesi 16, Renfro, Trucchetti, Vincini 2. All. Nenad Markovic
Wlocawek: Funderburk 10, Turner 16, Sulima, Laczynski 3, Lazarski, Taylor 10, Petrasek 14, Jackson 2, Ogenda 11, Michalak 13. All. Selcuk Emak
Arbitri: Sahin (Turchia), Ceccarelli (Francia), Rozenbergs (Lettonia)
Aldo Gallizzi
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