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Bonus casa, ecco quali scadono a fine anno #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Quali sono i bonus casa che scadono a fine anno? Il 31 dicembre 2024 è fissata la scadenza di diversi bonus destinati alla ristrutturazione degli immobili, anche se per alcuni la Lagge di Bilancio 2025 ha previsto una proroga, ma con delle modifiche. Per chi, quindi, deve ristrutturare casa non tutto è perduto e non necessariamente bisogna fare in fretta per fruire delle detrazioni nel 2024. Anche se molti bonus sono destinati alla scadenza, è stata volontà dell’esecutivo prorogarli anche nel 2025 (ma non per tutti).

Molto probabilmente le proroghe disposte dalla Manovra sono destinate a chi deve riqualificare il proprio immobile alla luce della direttiva case green. Era abbastanza scontato che il governo mettesse in campo qualche agevolazione per aiutare i cittadini a riqualificare gli immobili, ma benefici potrebbero essere destinati solo in alcuni casi specifici in forma piena.

I bonus casa in scadenza

La maggior parte delle agevolazioni previste per la casa scadranno il 31 dicembre 2024. In alcuni casi scadono proroghe che prevedono aliquote maggiorate (come nel caso del bonus ristrutturazione e dell’ecobonus), altre vanno incontro a cali del beneficio già annunciati (il caso del superbonus).

Il problema principale è rappresentato dalla presa di posizione del Governo e del Ministero dell’Economia e delle Finanze nei confronti dei bonus casa: hanno pesato troppo sui conti pubblici e proprio per questo motivo è intervenuto un ridimensionamento degli stessi. Un esempio lampante è rappresentato dal superbonus che nel corso dell’ultimo anno ha subito tagli che ne hanno snaturato la funzione. Proprio in base a questo le misure in scadenza sono state prorogate, ma solo per l’abitazione principale, per tutti gli altri restano con aliquota ridotta.

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Bonus ristrutturazione e bonus mobili fino al 31 dicembre 2024, e poi?

Il bonus ristrutturazioni così come lo conosciamo, con detrazioni al 50%, è attivo dal 26 giugno 2012, ma si tratta di una maggiorazione di quanto previsto dal Tuir. Inizialmente questo bonus, infatti, aveva una aliquota di detrazione al 36%, aumentata al 50% inizialmente per qualche anno e prorogata fino al 31 dicembre 2024.

Dal 1° gennaio 2025, quindi si tornerà all’aliquota del 36%, sicuramente meno conveniente tranne che sulle abitazioni principali, per le quali il beneficio è stato prorogato al 50% anche per il 2025. Dal 2026, invece, per le prime case scende al 36% e per le seconde al 30%.

Da ricordare, poi, che il bonus ristrutturazioni traina il bonus mobili. Quest’ultimo nel corso degli anni è stato rimodulato più volte e il tetto di spesa inizialmente previsto (16.000 euro) è andato, man mano ad affievolirsi fino ad arrivare ai 5.000 euro massimi previsti per il 2024. La proroga per il 2025 riguarda anche il bonus mobili che resterà alle stesse condizioni previste per quest’anno.

Scadenza Ecobonus al 50% e al 65%

Anche l’ecobonus al 50% e al 65% scade il 31 dicembre 2024 e avrebbe dovuto passare al 36%. Si tratta della misura che permette di portare in detrazione le spese sostenute per aumentare l’efficienza energetica degli immobili. La detrazione riconosciuta varia in base alla tipologia di interventi e va ripartita in 10 quote annuali.

Anche l’Ecobonus ha una aliquota di detrazione maggiorata che scade a fine anno e che torna al 36% nel 2025 e al 30% nel 2026 per le seconde case. Per le prime case, invece, l’ecobonus continuerà ad avere aliquota al 50% nel 2025 per scendere al 36% nel 2026.

Ecobonus 2024: come funziona, lavori ammessi, detrazione 50% e 65%

Superbonus, cosa accade nel 2025?

Il superbonus è stata una delle agevolazioni casa di maggiore impatto. Inizialmente l’aliquota del bonus era al 110%, ma negli anni il beneficio è stato modificato e la detrazione per il 2024 è pari al 70%. Oltre all’aliquota più bassa, inoltre, è venuta meno la possibilità di sfruttare il bonus con sconto in fattura e cessione del credito.

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A partire dal 1° gennaio 2025 l’aliquota si abbasserà ancora per arrivare al 65%, ma sono stati previsti nuovi paletti per chi ne deve usufruire.

La detrazione del 65% spetta esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024:

  • per edifici diversi dai condomini risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
  • per i condomini, a patto che risulti adottata la delibera assembleare e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
  • per gli immobili per i quali è prevista demolizione e successiva ricostruzione, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.



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