Negli ultimi anni è fiorita ed esplosa l’offerta di affitti brevi e turistici. Il turismo sempre crescente e la nascita di portali come airb&b hanno reso facile il contatto tra domanda e offerta di questa tipologia di affitti. Al momento sembra una crescita quasi inarrestabile… ma per quando andrà avanti?
I vantaggi degli affitti turistici
Molti proprietari si sono buttati negli affitti brevi per diversi motivi:
- Canoni molto più alti: gli affitti brevi possono avere entrate rispetto a quelli al lungo termine sensibilmente più alte.
- Immobile a disposizione: l’appartamento resta a disposizione del proprietario con maggiore flessibilità. In caso di necessità gli permette di concludere l’affitto e utilizzarlo personalmente o per le necessità del momento
- Maggiore tutela: l’affitto breve fa sentire i proprietari più tutelati. Gli inquilini sono di passaggio, non c’è il terrore di dovere eseguire uno sfratto, trovandosi a lottare per lungo termine con avvocati per tornare a disporre del proprio immobile.
È nata la figura del property manager, che affitta appartamenti… per riaffittarli, il rent to rent! Intere città si stanno convertendo, rendendo quasi impossibile trovare affitti a lungo termine.
Le difficoltà legate agli affitti turistici
Ma non tutto ciò che luccica è prezioso! Il lavoro che c’è dietro a un affitto breve è tantissimo. Esistono sistemi che permettono di automatizzare entrata e uscita di eventuali ospiti. Ma a ogni cambio va pulito l’immobile, aggiustati e controllati eventuali danni, seguito con attenzione l’appartamento.
Perché l’immobile renda davvero va seguito in maniera costante cercando di avere un’altissima percentuale di occupazione. Per occupazione si intende i giorni del mese in cui l’immobile è affittato.
Tanti immobili sono stati convertiti all’affitto turistico arrivando a una saturazione del mercato e in alcuni contesti offrendo troppa offerta; la percentuale di occupazione è crollata in tante realtà.
I problemi sociali conseguenti agli affitti turistici
La conversione di appartamenti da affitti a lungo termine ad affitti a lungo termine porta alla gentrificazione delle città: i residenti a lungo termine vengono spinti nelle periferie e i centri sono colonizzati da turisti. Non si trovano affitti a lungo termine. Spariscono i servizi, i negozi di quartiere, e tutti quegli aspetti che rendevano i centri appetibili e vivibili in nome di un business che porta vantaggi a pochi e svantaggi ai tanti.
In tante realtà si sta cominciando a rendere più complicato questo tipo di affitto, con tassazione regole e vincoli dedicati.
Le nuove leggi che limitano questo tipo di affitti
In Italia in particolare la tassazione per gli affitti brevi è al 26%, servono un codice identificativo, al canone va aggiunta la tassa di soggiorno, e vanno garantiti una serie di servizi minimo. In alcune città non vengono concesse nuove licenze e la tendenza è verso una normativa sempre più restrittive.
Considerando che affittando sui portali abbiamo la tassazione del 26% sull’affitto, il portale prende una fetta tra il 20% e il 25%, a cui va aggiunta la tassa di soggiorno, i costi di pulizia e manutenzione, un affitto turistico rende solo se si arriva a una rendita particolarmente superiore a quella degli affitti tradizionali, con una specializzazione e qualità adeguata.
Il destino degli affitti turistici
Reputiamo che il boom degli affitti turistici sia destinato a scendere. La selezione farà emergere e sopravvere quelle situazioni in cui l’affitto è gestito in modo professionale e pianificato. Un’alta percentuale di occupazione, l’automazione dei servizi di entrata/uscita, convenzione per servizi di pulizia e manutenzione saranno requisiti fondamentali perché l’opzione resti una scelta valida.
In alcune città (esempio Bologna) questa tendenza già sta emergendo, con uno spostamento dagli affitti brevi a quelli tradizionali, meno remunerativi ma molto meno impegnativi.
Per un affitto a lungo termine di successo resta fondamentale la scelta dell’inquilino e del contratto giusto (ad esempio il contratto concordato con cedolare secca a Ravenna è la scelta più diffusa e consigliata!).
Voi che ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
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