In ricordo del giudice Giovanni Falcone e della sua scorta, oggi a Sassari, in piazza d’Italia, è stata esposta al pubblico una delle automobili esplose nella strage mafiosa di Capaci del 1992. Attentato che causò le morti, oltre che del magistrato e della moglie Francesca Morvillo, anche degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
L’iniziativa di oggi, “Dal sangue versato a quello donato”, promossa da Donatorinati – volontari polizia di Stato, è stata resa possibile dalla collaborazione con QuartoSavonaQuindici, l’associazione che ha preso il nome dalla sigla radio della scorta di Falcone.
«La mafia non ha vinto – ha detto Tina, la vedova di Antonio Montinaro – Non dobbiamo fare passi indietro nella lotta, sono morte troppe persone».
Presenti in piazza le massime autorità cittadine, dal sindaco di Sassari Giuseppe Mascia al questore Filiberto Mastrapasqua, oltre ad alcune scolaresche. La giornata aveva anche lo scopo di sensibilizzare alla donazione del sangue.
Tina Montinaro ha infine ricordato una delle frasi del marito in relazione al suo lavoro. «Mi disse che se un giorno avessero deciso di ucciderli avrei dovuto raccoglierlo con il cucchiaino. E così è stato».
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