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Tra le agevolazioni per gli impianti ad energie rinnovabili troviamo le detrazioni al 50%, al 65%, il conto termico e bonus mobili.

Energia da fonti rinnovabili, tutti gli incentivi

Attualmente, gli incentivi dedicati alle energie rinnovabili sono numerosi e diversi per ogni tipologia d’impianto.

Tra le agevolazioni per gli impianti fotovoltaici troviamo:

  • Detrazione IRPEF del 50%;
  • Superbonus al 70%;
  • Scambio sul posto.

Per gli impianti geotermici gli incentivi sono:

  • Ecobonus dal 50% al 65%;
  • Bonus Casa con detrazione al 50%;
  • Superbonus al 70%;
  • Conto Termico 2.0.

Incentivi per impianti di raffrescamento:

  • Bonus per le opere di edilizia libera;
  • Bonus mobili.

Agevolazioni per impianti mini eolici:

  • Agevolazione del 65% per i microgeneratori;
  • Tariffa onnicomprensiva;
  • Scambio sul posto.

Gli impianti a biomassa vantano invece le seguenti agevolazioni:

  • Agevolazione dal 50% al 65%;
  • Conto termico.

Impianto fotovoltaico – Fonte foto: Red Zeppelin, Pexels

A causa dell’inquinamento ambientale, del conseguente cambiamento climatico e dei costi molto elevati dei combustibili fossili, la maggior parte degli Stati ha deciso di attuare politiche volte ad incentivare lo sfruttamento delle energie rinnovabili.

I passi più importanti compiuti dall’Unione Europea sono stati il Green Deal Europeo, la Direttiva sulle energie rinnovabili, il Regolamento UE 2020/1294 (che stabilisce un meccanismo di finanziamento dell’energia rinnovabile) e infine, l’approvazione del decreto FER 2, che promuove la realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili non pienamente mature o con costi elevati di esercizio.

Bonus impianto fotovoltaico

Per l’installazione di un impianto fotovoltaico è possibile usufruire di un contributo a fondo perduto, concesso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che copre il 60% dei costi sostenuti per il montaggio del sistema, con un limite di spesa di 4.800€, soltanto però per i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000€

Fotovoltaico, energie rinnovabili - Fonte foto: Mariana Proenca, UnsplashFotovoltaico, energie rinnovabili – Fonte foto: Mariana Proenca, Unsplash

Ma gli incentivi fiscali per gli impianti fotovoltaici non finiscono qui, infatti, sono disponibili anche altre tre soluzioni:

  • la detrazione IRPEF del 50% per imprese e persone fisiche, possibile nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, che permette di recuperare la metà delle spese sostenute per installare i sistemi fotovoltaici in 10 rate annuali di pari valore, e per un importo massimo di 96.000€ per unità immobiliare;
  • il Superbonus al 70%, ripartito in 4 quote annuali;
  • il cosiddetto scambio sul posto, grazie al quale si può vendere l’energia elettrica eccedente prodotta in modo autonomo alla rete elettrica locale.

Occorre ricordare che il Superbonus al 70% è una misura che cesserà di esistere entro la fine del 2024.

Incentivi fiscali per gli impianti con pompa di calore geotermica

Le agevolazioni fiscali dedicate all’installazione degli impianti con pompa di calore geotermica sono molto vantaggiose, e sono:

  • l’Ecobonus, dal 50% al 65% per la sostituzione parziale o integrale dei sistemi climatizzazione invernale con quelli a pompa di calore ad alta efficienza;
  • il Bonus Casa, che prevede una detrazione del 50% nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie residenziali, per un importo massimo di 96.000€;
  • il Superbonus al 70%, ripartito in 4 quote annuali;
  • il Conto Termico 2.0.

Bonus pompa di calore geotermica - Fonte foto: Alpha Innotec, UnsplashBonus pompa di calore geotermica – Fonte foto: Alpha Innotec, Unsplash

Con l’entrata in vigore della Direttiva Casa Green, volta a limitare l’uso delle caldaie a gas tradizionali e a cancellare i bonus ad esse relativi, l’Unione Europea ha cercato di promuovere l’utilizzo delle pompe di calore per rendere i sistemi di riscaldamento e raffreddamento sempre più sostenibili.

L’Ecobonus è previsto per chi effettua interventi di efficientamento energetico degli edifici nell’ambito della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale obsoleti e non di un’installazione ex novo.

È possibile detrarre fino a 30.000€, suddivisi in 10 rate annuali di uguale importo.

I lavori che rientrano in questo tipo di agevolazione sono: lo smontaggio dei sistemi preesistenti, la fornitura e la posa in opera del nuovo impianto e le eventuali operazioni extra connesse a tale intervento.


Per poter accedere a tale bonus occorre effettuare il pagamento per mezzo di un bonifico bancario o postale (che includa la causale e il codice fiscale del beneficiario) e soprattutto, comunicare entro 90 giorni dal termine dei lavori, tutte le informazioni necessarie all’Enea, ossia, l’asseverazione, l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) dell’immobile e una descrizione completa delle operazioni svolte, comprese le schede tecniche dell’impianto.

Con il Conto Termico 2.0 si possono ottenere agevolazioni per la produzione di energia termica derivante da fonti rinnovabili.

Tali incentivi vengono erogati dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) sotto forma di rate annuali o in un’unica soluzione (se essi non superano i 5.000€).
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Anche i sistemi ibridi, cioè, quelli composti da una pompa di calore e da una caldaia a condensazione, consentono di accedere all’Ecobonus 65% e al Bonus Casa 50%, tuttavia, in tale circostanza, è necessario rispettare dei canoni ben precisi.

I due apparecchi devono infatti funzionare in modo combinato; il rapporto della potenza nominale della caldaia a condensazione e della pompa di calore deve risultare minore o uguale al valore di 0,5; il COP (Coefficiente di Prestazione) della pompa di calore deve essere minore o uguale ai valori indicati nel DM 06/08/2020.

Agevolazioni fiscali per i climatizzatori

Fino alla fine del 2024 è possibile usufruire di due agevolazioni fiscali anche per quanto concerne l’installazione dei climatizzatori:

  • il bonus per le opere di Edilizia Libera, quindi, senza ristrutturazione, per le nuove installazioni di climatizzatori monosplit o multisplit in pompa di calore aria-aria (potenza fino a 12 kW);
  • il Bonus Mobili, nel caso di ristrutturazioni edilizie o manutenzione straordinaria degli edifici che avvengono in contemporanea all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A+ (massimale di spesa di 5.000€).

Incentivi climatizzatore - Fonte foto: Isaac Benhesed, UnsplashIncentivi climatizzatore – Fonte foto: Isaac Benhesed, Unsplash

Entrambi gli incentivi sono erogati nella misura del 50%.

Contributi per sistemi a biomasse e impianti mini eolici

Le agevolazioni fiscali del 50% e del 65% sono disponibili per l’installazione di caldaie a legna e a pellet (e quindi, a biomassa), mentre tra gli incentivi per gli impianti mini eolici è possibile sfruttare quello al 65% per i microgeneratori.

Incentivi mini eolico - Fonte foto: Zbynek Burival, UnsplashIncentivi mini eolico – Fonte foto: Zbynek Burival, Unsplash

I sistemi a biomassa, ad oggi, possono usufruire delle detrazioni del 50%, del 65% (in relazione agli impianti solari termici) e del Conto Termico.

Per quanto riguarda gli impianti mini eolici, ossia, i piccoli sistemi domestici che sfruttano l’energia del vento per la produzione di energia (per un massimo di 200 kW), sono presenti due incentivi molto interessanti, erogati dal Gestore dei Servizi Energetici:

  • la tariffa omnicomprensiva, che permette di guadagnare fino a 0,30€ per kWh immesso sulla rete nazionale;
  • lo scambio sul posto, il quale garantisce un guadagno di 0,20€/kWh.

Il contributo statale previsto per questa tipologia di impianto è invece l’agevolazione del 65% per i microgeneratori, per un importo massimo di 100.000€.

 

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