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Dal 20 aprile 2024 è in vigore il Decreto 19 gennaio 2024, n. 43 (testo in calce) del Ministero delle Imprese e del Made In Italy, sul sostegno alla capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare un programma di investimento.

Società, Autori: AA.VV., Ed. IPSOA, 2024. Per ogni tipo di società affronta: costituzione, funzionamento, bilancio, strumenti finanziari, operazioni straordinarie, regime fiscale, aspetti penali.
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1. Sostegno alla capitalizzazione delle PMI

Il decreto n. 43/2024 attua quanto disposto dall’art. 21 (Sostegno alla capitalizzazione), c. 3, d.l. n. 34/2019 (Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi), ed è finalizzato all’incentivazione dei processi di capitalizzazione delle PMI tramite l’incremento dell’ammontare del contributo a fronte di investimenti previsti dal decreto 22 aprile 2022.

Lo stesso decreto n. 43/2024 definisce i requisiti, le condizioni e le modalità per l’accesso delle PMI al contributo di cui al d.l. n. 34/2019, come anche i motivi di revoca del contributo stesso.

2. Risorse finanziarie

Le disponibilità finanziarie per la concessione del contributo in parola ammontano a 80.000.000,00 di euro.

3. Beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni in questione le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino in possesso dei requisiti di cui all’art. 7 del decreto 22 aprile 2022 e dei seguenti ulteriori requisiti:

Non possono beneficiare delle agevolazioni in parola le PMI nei cui confronti sia verificata l’esistenza di una causa ostativa ai sensi della disciplina antimafia.

4. Caratteristiche dell’aumento di capitale

Entro la data di presentazione della domanda di contributo, la PMI deve avere deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento.

L’aumento di capitale può essere effettuato solo con conferimento in denaro e deve risultare dalla delibera adottata dalla PMI come “versamento in conto aumento capitale”.

A pena di revoca del contributo, l’aumento di capitale deve essere sottoscritto dalla PMI entro i 30 giorni successivi alla concessione del contributo.

La PMI è tenuta a versare almeno il 25% dell’aumento di capitale, oltre l’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se previsto.

Ai sensi degli artt. 2481-bis e 2463-bis c.c., se l’aumento di capitale sia effettuato dall’unico socio ovvero da una s.r.l. semplificata, l’aumento di capitale deve risultare interamente versato.

L’aumento di capitale sottoscritto deve essere effettuato ai sensi di quanto previsto dagli artt. 2438 e 2481, c. 2, c.c.

5. Misura del contributo per la capitalizzazione

A fronte dell’aumento di capitale, il contributo di cui all’art. 11 del decreto 22 aprile 2022 viene incrementato:

  • al 5 % per le micro e piccole imprese;

  • al 3,575 % per le medie imprese.

Fisco 2024, di Autori AA. VV., Ed. Ipsoa, 2024. Imposte su redditi, imposte indirette, tasse e imposte locali, accertamento, riscossione, contenzioso, sanzioni, operazioni straordinarie.
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6. Presentazione della domanda di contributo in caso di aumento di capitale

La PMI che abbia deliberato l’aumento di capitale deve presentare la domanda di contributo utilizzando gli schemi definiti col provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese.

Con la presentazione della domanda, la impegna alla sottoscrizione ed al versamento dell’aumento di capitale deliberato.

A pena di improcedibilità della domanda di contributo, la PMI deve allegare alla stessa una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta adozione della delibera di aumento del capitale sociale.

Se la PMI beneficiaria non adempia al versamento dell’aumento di capitale, è vietato alla medesima di chiedere la conversione dell’istanza nella domanda ordinaria di accesso al contributo per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green.

Nel caso, l’impresa dovrà presentare una nuova domanda.

7. Erogazione del contributo

L’erogazione delle quote di contributo nella misura incrementata viene effettuata nelle medesime modalità e tempi previsti dal decreto 22 aprile 2022 ed è subordinata all’avvenuto versamento delle quote dell’aumento di capitale.

Nei casi ove il decreto 22 aprile 2022 preveda l’erogazione del contributo alla PMI in un’unica quota, l’aumento di capitale sociale deve risultare interamente sottoscritto e versato prima della trasmissione della richiesta unica di erogazione.

L’avvenuto versamento delle quote di aumento di capitale nei tempi e nelle modalità previste dal decreto in disamina viene attestato dalla PMI con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

8. Monitoraggio, controlli e ispezioni

In ogni fase del procedimento, il Ministero può effettuare o disporre appositi controlli, sia documentali che tramite ispezioni in loco, finalizzati alla verifica della corretta fruizione delle

agevolazioni secondo le modalità ed entro i limiti previsti dal decreto stesso.

Le PMI beneficiarie conservano la documentazione contabile relativa al programma di investimento sostenuto col contributo assegnato fino a 10 anni, anche al fine di consentire lo svolgimento delle attività di controllo e le ispezioni in loco.

9. Revoche

Il decreto elenca una serie di ipotesi al ricorrere delle quali il contributo concesso viene revocato dal Ministero, in tutto o in parte, ad esempio quando sia accertato che la PMI beneficiaria abbia reso dichiarazioni mendaci o esibito atti falsi o contenenti dati non rispondenti a verità, ovvero assuma una forma giuridica diversa da quella di società di capitali prima dell’erogazione dell’ultima quota di contributo, ovvero i beni oggetto del programma siano alienati, ceduti o distratti dall’uso produttivo previsto nei 3 anni successivi alla data di ultimazione del programma, anche a seguito di liquidazione volontaria o di procedure concorsuali con finalità liquidatorie.

10. Istruzioni sul portale

Il Ministero, entro il 1° luglio 2024, con provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese pubblicato nel website www.mise.gov.it, fornisce le istruzioni necessarie per la fruizione delle agevolazioni e definisce gli schemi di domanda e di dichiarazione, come pure l’ulteriore documentazione che l’impresa è tenuta a presentare per poter beneficiare delle agevolazioni previste dal decreto in disamina.

Col medesimo provvedimento è inoltre individuato il termine iniziale per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi.

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