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Incentivi fotovoltaico per dotare la propria casa di un impianto per “auto-produrre” l’energia elettrica. Così è possibile ridurre il prelievo dalla rete, abbattere i costi delle bollette e, grazie anche ai sistemi di accumulo (grandi batterie da cui prelevare energia in eccesso), anche per rivenderla. A disposizione dei privati ci sono svariate agevolazioni: dagli incentivi GSE alle varie proposte disponibili a livello nazionale e regionale. 

Incentivi fotovoltaico coprono buona parte delle spese per l’acquisto e l’installazione dei pannelli oltre che dei sistemi di accumulo. È possibile ricorrere a queste agevolazioni anche per ampliare il proprio impianto, aggiornandolo per incrementare potenza ed efficienza.

Incentivi fotovoltaico: quali sono quelli a disposizione per privati a luglio 2024?

In base al tipo di intervento da realizzare, al budget a propria disposizione e ad altri fattori contestuali (come interventi di ristrutturazione di casa), è possibile scegliere la modalità “su misura” per ottenere le agevolazioni che consentono un investimento più vantaggioso nel fotovoltaico. Gli incentivi disponibili oggi, 29 luglio 2024, sono riepilogati nella tabella seguente:

INCENTIVO FOTOVOLTAICO

IN COSA CONSISTE

CARATTERISTICHE

IVA agevolata

Aliquota ridotta al 10% per gli impianti fotovoltaici

  • L’agevolazione non ha scadenza

Bonus ristrutturazioni

Detrazione del 50% delle spese sostenute

  • Valido fino al 31 dicembre 2024
  • Per l’accesso è necessario aver effettuato interventi di manutenzione
  • La spesa massima detraibile è di 96.000 euro

Superbonus

Detrazione del 70% delle spese sostenute

  • Valido fino al 31 dicembre 2024
  • Ne beneficiano solo condomini o edifici da 2 a 4 unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario
  • Per accedere alla detrazione sul fotovoltaico è necessario aver effettuato almeno un “intervento trainante”

Reddito energetico

Contributo nazionale a fondo perduto 

  • Per accedere al contributo è necessario rispettare requisiti reddituali ISEE e requisiti relativi agli impianti da installare

Incentivi fotovoltaico con il Bonus ristrutturazioni al 50%

Il Bonus ristrutturazioni, ribattezzato anche Bonus casa per ristrutturazioni, è un’agevolazione che garantisce una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per interventi di:

  • manutenzione ordinaria (per le parti comuni degli edifici residenziali);
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (anche singole unità immobiliari residenziali).

Questa misura è utilizzabile anche per ottenere una detrazione sulle spese sostenute per l’installazione di un impianto fotovoltaico. In dettaglio:

  • la detrazione garantita è pari al 50% della spesa;
  • il tetto massimo è di 96.000 euro;
  • lo sconto è ripartito in 10 rate mensili di pari importo.

Se la quota annuale della detrazione supera l’imposta IRPEF, la quota eccedente non sarà recuperabile.

Per beneficiare della detrazione è necessario che le spese sostenute siano state saldate con sistemi tracciabili. In caso di bonifico bisognerà indicare:

  • la causale del versamento;
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il numero di Partita IVA del soggetto che riceve il bonifico.

È anche possibile pagare con carta di credito, conservando la ricevuta di pagamento.

Il Bonus ristrutturazioni potrà essere richiesto fino al prossimo 31 dicembre 2024, salvo proroghe.

Incentivi fotovoltaico: Superbonus 70%

 È finita la stagione del Superbonus al 110% e 90%. Dal 2024, la maxi detrazione per interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione è stata depotenziata: la detrazione fiscale garantita ha un’aliquota al 70% a luglio 2024. E le villette e le unità immobiliari autonome non ne potranno più beneficiare. Solo i condomini e gli edifici da due a quattro unità, posseduti da un unico proprietario, sono ammessi all’agevolazione.

Nel 2024, l’accesso al Superbonus per la copertura delle spese per il fotovoltaico resta comunque vincolato alla realizzazione di almeno un intervento “trainante”. Il bonus, infatti, fa distinzione tra:

  • interventi trainanti (necessari per ottenere la detrazione);
  • interventi trainati (che possono beneficiare della detrazione solo se accoppiati ad un intervento trainante).

Il Superbonus può coprire un ampio ventaglio di interventi, oltre al fotovoltaico. Non è possibile, però, ricorrere al Superbonus 70% per ottenere una detrazione esclusivamente per la realizzazione di un impianto fotovoltaico in quanto tale intervento non è trainante ma trainato.

Incentivi fotovoltaico: IVA agevolata al 10%

Tra le agevolazioni a disposizione per il fotovoltaico è possibile puntare anche sull’IVA agevolata, che è a tempo indeterminato e non prevede requisiti da soddisfare. In sostanza, le spese per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico, oltre che per le batterie necessarie per realizzare un sistema di accumulo, prevedono l’applicazione di un’aliquota agevolata al 10%, permettendo così di ridurre la spesa complessiva.

L’IVA agevolata per il fotovoltaico è a tempo indeterminato: non è prevista una data di scadenza per quest’agevolazione.

 

Il reddito energetico  

Il Reddito energetico è un contributo a fondo perduto che aiuta le famiglie in difficoltà economica a sostenere le spese per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo di energia elettrica.

Il Fondo nazionale Reddito energetico mette a disposizione una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025 (100 milioni di euro per ciascun anno. L’80% di queste risorse sono destinate alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il restante 20% dei fondi è destinato alle regioni del Centro Nord.

Lo sportello per la trasmissione delle domande per l’accesso alla misura del Reddito energetico è stato aperto venerdì 5 luglio 2024 (alle ore 12) e, in meno di 24 ore, i 100 milioni di euro destinati al Sud e alle Isole sono andati esauriti. Sono, invece, ancora disponibili le risorse per le famiglie che vogliano installare il fotovoltaico gratis al Centro Nord.

Per beneficiare del nuovo incentivo fotovoltaico bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere un ISEE non superiore a 15.000 euro;
  • avere un ISEE non superiore a 30.000 euro, nel caso di famiglie numerose (con almeno 4 figli a carico).

Inoltre, gli impianti fotovoltaici per l’autoconsumo ammessi all’agevolazione, dovranno:  

  • essere al servizio di unità residenziali nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico;
  • avere una potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW;
  • essere realizzati su coperture e superfici, aree e pertinenze di cui il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale;
  • devono produrre per autoconsumo del beneficiario o di un membro del nucleo familiare.

Con questa soluzione non è previsto un sistema di accumulo: l’energia prodotta e non consumata viene ceduta al GSE che si occuperà della rivendita. Il ricavato servirà ad alimentare il Fondo stesso, in modo da ampliare la platea di beneficiari.

Il Reddito Energetico non è cumulabile con altre agevolazioni “energetiche” regionali, nazionali o europee.

Non bisogna poi dimenticare i contributi messi a disposizione dalle Regioni. Infatti, il Reddito energetico è una misura nata inizialmente su spinta delle amministrazioni locali e regionali.

Ci sono bonus per le batterie di accumulo?

No, al momento, non c’è alcun bonus per l’acquisto e l’installazione di batterie di accumulo per gli impianti fotovoltaici. L’agevolazione disponibile è scaduta il 31 marzo 2023 e garantiva un credito di imposta pari al 9,15% della spesa sostenuta per l’acquisto di un sistema di accumulo per fotovoltaico.

Per chi investe nel fotovoltaico c’è comunque la possibilità di ridurre la spesa prevista per l’acquisto e l’installazione dei sistemi di accumulo da abbinare all’impianto di produzione di energia elettrica. Le spese per le batterie, infatti, possono beneficiare degli incentivi visti in precedenza, come il Bonus ristrutturazioni e il Superbonus.

Bonus fotovoltaico di luglio 2024: requisiti e scadenze

Per l’accesso a uno dei Bonus fotovoltaico 2024 è necessario rispettare i requisiti dell’agevolazione che si desidera richiedere.

Per il Superbonus 70%, come accennato in un paragrafo precedente, bisogna realizzare un intervento trainante solo in condomini o in edifici da due a quattro unità, posseduti da un unico proprietario. Solo in questo modo sarà possibile ottenere la detrazione per il fotovoltaico che, in base alla normativa, è un impianto trainato e, quindi, non può far scattare l’agevolazione se effettuato senza essere abbinato ad un intervento trainante. In ogni caso, per accedere all’agevolazione con detrazione fiscale del 70% c’è tempo fino al 31 dicembre 2024.

Per quanto riguarda il Bonus ristrutturazioni con detrazione al 50%, invece, è necessario effettuare interventi di manutenzione straordinaria (o ordinaria per le parti comuni degli edifici). In questo caso, l’agevolazione può essere richiesta fino al 31 dicembre 2024, con un tetto massimo dell’importo detraibile di 96.000 euro.

Come richiedere il Bonus fotovoltaico a luglio 2024

Per avvalersi del Bonus fotovoltaico 2024 occorre aver pagato le spese da mettere in detrazione utilizzando un metodo tracciabile, così da poter presentare una documentazione che attesti la tipologia di spese sostenute e il costo sostenuto.

È necessario verificare di aver rispettato, in modo completo, tutti i requisiti previsti dalla normativa. Il Bonus ristrutturazioni con detrazione al 50% delle spese può essere richiesto in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi. Per il Superbonus 70%, inoltre, è necessario aver trasmesso ad Enea l’Attestato di Prestazione Energetica, sia prima che dopo la realizzazione dell’intervento.

Ci sono incentivi fotovoltaico a fondo perduto a luglio 2024?

Come anticipato in uno dei paragrafi precedenti, il 5 luglio 2024 si è aperto lo sportello telematico per l’invio delle richieste per l’accesso al Reddito Energetico nazionale da parte delle famiglie aventi i requisiti reddituali per farlo. Quindi, sì, a luglio 2024, sono disponibili incentivi nazionali a fondo perduto per il fotovoltaico.

Tuttavia, in meno di 24 ore dall’apertura dello sportello messo a punto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), il contingente di fondi destinato alle regioni del Sud Italia e delle Isole è stato esaurito. Restano attualmente a disposizione solo le risorse rivolte alle famiglie residenti nelle regioni del Centro Nord. È, quindi, ancora possibile fare domanda per l’accesso al fotovoltaico gratis direttamente sul sito del GSE.

Sono anche disponibili incentivi fotovoltaico a fondo perduto a carattere regionale, sui quali accendiamo i riflettori nel paragrafo successivo di questa guida.

Gli incentivi regionali al fotovoltaico residenziale di luglio 2024

Oltre agli incentivi nazionali, per accedere al fotovoltaico residenziale sono disponibili anche alcuni incentivi fotovoltaico regionali. In tabella, qui di seguito, riepiloghiamo le principali misure disponibili oggi, 29 luglio 2024:

REGIONE

INCENTIVI DISPONIBILI

Basilicata

  • Contributo a fondo perduto fino a 10.000 € per coprire le spese per un impianto fotovoltaico con potenza non inferiore a 3 kWp ed eventuali sistemi di accumulo
  • L’incentivo copre fino al 100% della spesa ammissibile
  • Può essere richiesto fino al 31 dicembre 2025, a meno di esaurimento del budget

Friuli Venezia-Giulia

  • Incentivo a fondo perduto per coprire il 40% delle spese per un impianto fotovoltaico con una soglia massima di 1.720 € (di taglia inferiore a 800 W), oppure di 3.000 € al kW (per una spesa massima di 18.000 €)
  • Le domande possono essere presentate entro la fine del 2024
  • Il contributo è cumulabile con altri incentivi e detrazioni

Toscana

  • Contributo fino a un massimo di 3.000 € per l’installazione di un impianto fotovoltaico a fronte della sostituzione di un generatore di calore a biomassa
  • L’agevolazione è rivolta ai cittadini di 14 Comuni della “Piana Lucchese”
  • Le spese ammissibili saranno quelle effettuate a decorrere dal 15 febbraio 2024

Come si evince dalla tabella, ecco una panoramica degli incentivi messi a disposizione dalle singole Regioni per l’investimento sul fotovoltaico domestico.

  • La Regione Basilicata mette a disposizione un contributo fino a 10.000 euro per l’installazione di un impianto fotovoltaico con potenza non inferiore a 3 kWp ed eventuali sistemi di accumulo;
  • La Regione Friuli Venezia-Giulia garantisce un contributo a fondo perduto per coprire fino al 40% delle spese con un tetto massimo di 1.720 euro (fino a 800 W) oppure di 3.000 euro al kW fino a 18.000 euro;
  • la Regione Toscana assicura un aiuto economico (fino a un massimo di 3mila euro) destinato ai residenti della “Piana lucchese” per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico a fronte della sostituzione di un generatore di calore a biomassa. 

Perché lo Stato ha deciso di finanziare l’installazione degli impianti fotovoltaici?

Con le agevolazioni per promuovere il fotovoltaico, lo Stato italiano mira a incrementare la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.

Promuovendo la produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche, anche tra i privati, è possibile:

  • aumentare l’auto-produzione nazionale di energie;
  • ridurre il ricorso a fonti energetiche non rinnovabili;
  • abbassare l’importazione di energia elettrica dall’estero.

Investire nel fotovoltaico, però, prevede una spesa abbastanza elevata per un privato. Senza un meccanismo di incentivi a sostegno, quindi, il numero di impianto fotovoltaici attivi in Italia sarebbe sensibilmente inferiore.

Grazie a sistemi come il Bonus ristrutturazioni, il Superbonus e l’IVA agevolata è possibile accelerare la diffusione degli impianti fotovoltaici in Italia, aumentando così la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e l’autonomia energetica del nostro Paese.

Gli incentivi pubblici, sotto forma di detrazioni e contributi a fondo perduto, sono un meccanismo utilizzato anche in molti altri Paesi per garantire un sostegno alla diffusione del fotovoltaico.

Decreto FER-X: pratiche più snelle, maggiori incentivi e investimenti

Più semplicità di accesso agli incentivi per il fotovoltaico con il nuovo Decreto FER-X, anticipato a inizio settembre 2023 dal ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin. Si tratta di un nuovo pacchetto normativo che punta a rendere più semplice l’accesso ai fondi per gli investimenti nel fotovoltaico (oltre che in impianti eolici e idroelettrici).

Tra le linee guida del nuovo testo ci sarà:

  • l’introduzione di incentivi con tariffe più vantaggiose per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • la definizione di nuovi bandi e gare d’appalto per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • una serie di semplificazioni normative per rendere più facile l’accesso agli incentivi per il fotovoltaico;
  • nuove misure di sostegno alla ricerca nel settore delle energie rinnovabili.

Il ministero dell’Ambiente ha anche realizzato una consultazione pubblica, permettendo a tutte le parti interessate di inviare osservazioni utili alla definizione del testo del nuovo Decreto FER-X per il sostegno al fotovoltaico e alle rinnovabili.

Risorse utili

 

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