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Il 16 Luglio 2024 presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è tenuta la Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per introdurre delle novità in linea con la riforma degli incentivi alle imprese.

Il testo, in vigore dal 2023, prevede la riformulazione di nuovo quadro organico per l’attivazione di aiuti per le aziende mediante uno o più Decreti Legislativi.

L’obiettivo del lavoro del MIMIT, dopo l’ok al “Codice degli incentivi”, è la definizione di un nuovo sistema di aiuti per superare la frammentazione attuale e raggiungere la piena efficienza per gli interventi per le aziende.

In questa guida vi spieghiamo, in modo chiaro e dettagliato, cosa prevede la riforma degli incentivi alle imprese, nonché quali sono le novità in arrivo.

COSA PREVEDE LA RIFORMA INCENTIVI IMPRESE 2024

Il Disegno di Legge che riforma il sistema degli incentivi alle imprese, ossia la Legge 27 ottobre 2023, n. 160, pubblicata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.267 del 15-11-2023, entro due anni cambierà totalmente il quadro degli aiuti alle aziende italiane. Il provvedimento mira razionalizzare e semplificare gli incentivi, nonché a ridurre i tempi e i costi delle relative richieste presentate dalle imprese italiane.

Il “Codice degli incentivi” si attua mediante uno o più Decreti Legislativi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ciò, in quanto si tratta di una “delega” al Governo che è chiamato ad adottare, entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore, ossia il 30 novembre 2023, dei Decreti Legislativi per riorganizzare il sistema degli incentivi alle aziende italiane.

Proprio per questo, il 16 Luglio 2024, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è tenuta la Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per impostare il primo Decreto attuativo della riforma degli incentivi alle imprese.

Vediamo cosa prevede la riforma degli incentivi per le imprese, con tutti gli obiettivi e le finalità da raggiungere attraverso i vari decreti attuativi da emanare da qui a Novembre 2025.

NUOVI PRINCIPI GUIDA PER IL RIORDINO INCENTIVI IMPRESE

Le nuove norme di riforma degli incentivi per le imprese approvate dal Governo introducono i seguenti principi guida degli interventi di incentivazione:

  • programmazione degli interventi da parte di ciascuna amministrazione e indicazione della loro estensione temporale, anche pluriennale, in modo da assicurare un sostegno tendenzialmente continuativo e adeguato alle finalità stabilite;

  • misurabilità dell’impatto nell’ambito economico oggetto degli incentivi, sulla base della valutazione in itinere ed ex post degli effetti ottenuti;

  • rafforzamento della coesione sociale, economica e territoriale per uno sviluppo economico armonico ed equilibrato della Nazione, con particolare riferimento alle politiche d’incentivazione della base produttiva del Mezzogiorno;

  • valorizzazione del contributo delle donne alla crescita economica e sociale della Nazione.

OBIETTIVI RIFORMA INCENTIVI IMPRESE

I Decreti Legislativi che attueranno la riforma incentivi imprese dovranno svilupparsi in una duplice direttrice, per raggiungere le seguenti finalità:

  • la “razionalizzazione dell’offerta di incentivi”, attraverso l’individuazione di un insieme limitato e definito di modelli agevolativi;

  • la “codificazione” delle regole procedurali concernenti gli interventi di incentivazione alle imprese, che saranno armonizzate e coordinate in un “codice degli incentivi”.

Gli obiettivi del “Codice degli incentivi” sono stati il lume di discussione dell’incontro propedeutico alla redazione del primo Decreto attuativo della riforma degli incentivi alle imprese dello scorso 16 Luglio 2024, come potete leggere in questa nota.

RAZIONALIZZAZIONE INCENTIVI

Nell’esercizio della delega, il Governo deve provvedere all’opera di razionalizzazione degli incentivi attenendosi ai seguenti principi e criteri direttivi:

  • ricognizione e sistematizzazione degli strumenti agevolativi esistenti, sulla base di criteri che tengano conto degli ambiti o delle finalità dell’agevolazione, quali il sostegno agli investimenti, alla ricerca e allo sviluppo, alla formazione, all’innovazione;

  • facilitazione nell’accesso al credito delle imprese;

  • rafforzamento patrimoniale delle imprese.

NUOVA ORGANIZZAZIONE DEGLI INCENTIVI

Gli incentivi dovranno essere organizzati in base, tra l’altro:

  • alle diverse fasi del ciclo di vita delle imprese;

  • al livello di complessità e alla dimensione dei progetti da agevolare;

  • alla capacità di coprire ambiti strategici dello sviluppo economico, quali l’efficientamento energetico e la transizione ecologica, la transizione digitale e l’innovazione tecnologica, la valorizzazione delle produzioni nazionali e del made in Italy o delle specificità territoriali, l’attrazione di investimenti esteri, il sostegno all’imprenditoria giovanile e femminile;

  • alle forme dell’incentivazione.

DIGITALIZZAZIONE DEL SISTEMA INCENTIVI

Il testo del Codice in corso di redazione promuove la digitalizzazione e la semplicità delle procedure d’incentivazione e un maggior coordinamento di strumenti già esistenti, come il Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA) e la piattaforma telematica “incentivi.gov.it” raggiungibile a questo indirizzo.

Prevista, poi, l’implementazione di soluzioni tecnologiche, anche basate sull’intelligenza artificiale (AI), dirette a facilitare la piena conoscenza dell’offerta di incentivi.

COORDINAMENTO TRA INCENTIVI STATALI E REGIONALI

Il Disegno di Legge di riforma degli incentivi alle imprese indica la necessità di prevedere un maggiore coordinamento tra incentivi statali e regionali per favorire un utilizzo sinergico delle complessive risorse disponibili.

A tal fine, lo Stato e le Regioni possono stipulare specifici accordi programmatici.

NUOVE PROCEDURE DEL CODICE INCENTIVI

Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.267 del 15-11-2023 provvede a ridefinire, nell’ambito del codice degli incentivi, le nuove procedure amministrative sugli interventi di incentivazione alle imprese, operando nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:

  • definizione dei contenuti minimi dei bandi, delle direttive o dei provvedimenti per l’attivazione delle misure di incentivazione alle imprese. Dovranno essere chiariti i motivi di esclusione generale delle imprese richiedenti, l’individuazione della base giuridica di riferimento, i profili procedurali, nonché la disciplina del cumulo delle agevolazioni nel rispetto dei massimali fissati dalle normative europee;

  • revisione e aggiornamento dei procedimenti amministrativi per garantire una maggiore semplificazione e digitalizzazione;
    rafforzamento delle attività di valutazione ex ante, in itinere ed ex post;


  • attribuzione di natura privilegiata ai crediti derivanti dalla revoca dei finanziamenti e degli incentivi pubblici. 

LE RISORSE

Per mettere in campo, entro il 2025, la riforma degli incentivi fiscali, la legge stanzia complessivamente 2,5 milioni di euro, così ripartiti:

  • 1,5 milione di euro per gli anni 2023 2024;

  • 1 milione di euro per l’anno 2025.

IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE RIFORMA INCENTIVI IMPRESE

Ecco il testo della Legge 27 ottobre 2023, n. 160 pubblicata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.267 del 15-11-2023. Il titolo “Delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese e disposizioni di semplificazione delle relative procedure nonché in materia di termini di delega per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche”. 

ITER ENTRATA IN VIGORE DDL RIORDINO INCENTIVI

Nonostante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 15 novembre 2023 e l’entrata in vigore della legge delega dal 30 novembre 2023, il percorso per avviare la riforma è ancora lungo. Ecco quali sono gli step successivi:

  • entro 24 mesi dall’entrata in vigore della Legge, cioè entro il 30 novembre 2025, adozione da parte dei Ministeri competenti – previa acquisizione dell’intesa della Conferenza unificata Stati Regioni – di due o più Decreti Legislativi di riforma entro questi principi. Ecco perché il MIMIT, come spiegato in questa nota, dal 16 Luglio 2024 ha iniziato a incontrare gli esperti per decidere come impostare il primo Decreto attuativo del “Codice degli Incentivi”;

  • trasmissione degli schemi di Decreto alle Camere per l’acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari;

  • espressione da parte delle Camere, entro 30 giorni dalla data di assegnazione, del relativo parere;

  • approvazione dei Decreti legislativi da parte del Governo.

Vi aggiorneremo passo dopo passo sulle novità in materia.

ALTRI AIUTI E APPROFONDIMENTI

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:

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di Federica P.


Consulente del lavoro ed esperta di previdenza.

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