Il progetto della fabbrica Dongfeng in Italia è stato bloccato. Il governo cinese invita a sospendere nuovi investimenti in Europa.
Il progetto della fabbrica della Dongfeng in Italia è stato ufficialmente congelato, almeno per ora. La decisione arriva in seguito alle tensioni commerciali tra l’Unione Europea e la Cina, alimentate dai dazi imposti sulle auto elettriche cinesi.
Secondo quanto riportato da fonti anonime citate da Bloomberg, il governo cinese avrebbe chiesto alle sue principali case automobilistiche, inclusa la Dongfeng, di interrompere la ricerca di nuovi siti produttivi in Europa fino a quando le trattative sui dazi non giungeranno a una conclusione. Questo ha portato a un arresto temporaneo del progetto di costruzione di una fabbrica in Italia.
La questione dei dazi e l’Europa
L’istituzione di dazi sulle auto elettriche provenienti dalla Cina rappresenta uno dei nodi centrali della disputa tra Bruxelles e Pechino. Il governo cinese, in risposta alle pressioni europee, ha adottato una politica più cauta, invitando le proprie aziende automobilistiche a sospendere nuovi investimenti in Europa.
Il caso della Dongfeng ne è un chiaro esempio: i colloqui tra la casa automobilistica e il governo italiano sembravano prossimi a un accordo, ma il sostegno di Roma ai dazi europei ha spinto la Cina a fare un passo indietro.
Secondo fonti vicine alla trattativa, la Dongfeng avrebbe comunicato ai rappresentanti italiani che la pausa nei negoziati è direttamente collegata alla delicata fase di negoziazioni sui dazi. Il ministro italiano dell’Industria, Adolfo Urso, aveva persino visitato la Cina nel tentativo di chiudere l’accordo. Ma la nuova linea politica di Pechino ha congelato il progetto.
Le trattative in corso
Anche altre case automobilistiche cinesi, come Changan, stanno adottando un approccio cauto in questa fase. Changan, ad esempio, ha recentemente annullato un evento a Milano previsto per il lancio del suo marchio in Europa. Segnalando che la questione dei dazi è ancora in piena evoluzione.
Tuttavia, il governo italiano spera ancora in una svolta positiva: lo stesso ministro Urso ha espresso fiducia in una possibile revisione delle misure tariffarie che potrebbero riaprire la strada agli investimenti cinesi nel settore automobilistico.
Per il momento, però, il futuro della Dongfeng in Italia appare incerto, riflettendo la più ampia complessità dei rapporti tra Europa e Cina nel settore dell’auto elettrica.
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