Roma Volare a prezzi abbordabili val bene un… Sospiro di Sardegna. Sì, proprio così: il dolce tipico dell’isola a base di farina di mandorle e zucchero velato sarà la delizia di chi viaggerà con Aeroitalia. La compagnia, infatti, inaugura le nuove tratte in continuità territoriale per la Sardegna con questa sorpresa: i passeggeri avranno in omaggio il Sospiro di Ittiri. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Sardatellus Srl, la piattaforma specializzata nella distribuzione di prodotti sardi di proprietà della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia che conta settanta circoli e circa trentamila iscritti.
«Per noi inaugurare queste nuove tratte significa rafforzare il legame con la Sardegna, non solo attraverso i nostri voli ma anche attraverso i simboli della sua cultura e tradizione» sottolinea Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia. «Il Sospiro – aggiunge – rappresenta l’essenza dell’isola e desideriamo condividerlo con i nostri passeggeri per rendere il viaggio un momento speciale».
«Collaborare con Aeroitalia – spiega Bastianino Mossa, presidente della Fasi – ci offre una straordinaria opportunità di riportare i sardi emigrati nella terra di origine e con la promozione dei prodotti sardi, rinsaldare i legami culturali e affettivi tra la Sardegna e le comunità emigrate, promuovendo così l’economia agroalimentare sarda. Vogliamo che ogni sardo, ovunque si trovi, possa sentirsi a casa e avere accesso ai sapori e alle tradizioni della propria terra, condividendolo con quanti visiteranno la Sardegna».
Distribuire il Sospiro a bordo degli aerei vuole essere, infatti, un modo per promuovere le eccellenze enogastronomiche dell’isola, ma anche per sensibilizzare i viaggiatori sulla ricchezza della tradizione culinaria sarda. Il Sospiro, prodotto e confezionato ad Ittiri, è una prelibatezza sarda a base di mandorle e zucchero, con un cuore morbido e profumato che incarna i sapori autentici della Sardegna. Aeroitalia ha scelto questo dolce non solo per rendere omaggio alle radici culturali della terra dei nuraghi, «ma anche per regalare ai passeggeri un’esperienza di viaggio che sappia di casa e tradizione» chiude Intrieri.
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