Tempo di lettura: 4 minuti
Come funziona la sospensione mutuo prima casa nel 2024. Requisiti, categorie di beneficiari, novità, tetto massimo, come presentare la domanda.
Guarda il video
Anche per tutto il 2024 esiste la possibilità di sospendere il pagamento delle rate per i mutui prima casa in favore di una serie di categorie di lavoratori e persone in condizioni di difficoltà.
Il sostegno può essere usufruito per un massimo di 18 mesi, potendolo fare in non più di 2 periodi separati.
Sospensione mutuo prima casa: cos’è
L’agevolazione consiste nella sospensione del pagamento delle rate del mutuo al momento dell’acquisto della prima casa purchè in ammortamento da almeno un anno.
Novità 2024
Per il 2024 il provvedimento è stato rivisto con alcune importanti novità che limitano l’accesso.
- sono ammessi alla sospensione i mutui con importo massimo €250.000 (il precedente tetto era fissato a 400.000)
- ISEE massimo pari a €30.000
- mutui già ammessi al beneficio della sospensione purchè per un periodo non maggiore di 18 mesi
A differenza degli anni precedenti, con il 2024 è stato tolto l’accesso a queste due categorie di beneficiari:
- lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali a fronte della registrazione del calo del fatturato a seguito dell’emergenza coronavirus
- cooperative edilizie a proprietà indivisa.
Beneficiari
Lavoratori
Sono ammessi, previa presentazione della domanda, le seguenti categorie:
- lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro subordinato, con esclusione dei casi di risoluzione consensuale, per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione
- lavoratori in caso di cessazione di rapporti di lavoro “atipici” di cui all’articolo 409, numero 3), del codice di procedura civile, con esclusione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di recesso datoriale per giusta causa, di recesso del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
- in caso di morte o riconoscimento di handicap grave di un titolare del mutuo, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%
- in caso di sospensione dal lavoro o riduzione dello stipendio di almeno il 20% per un periodo non inferiore a 303 giorni consecutivi
- in caso di sospensione dal lavoro o riduzione dello stipendio di almeno il 20% per un periodo compreso tra i 151 e 302 giorni (sospensione massima del mutuo pari a 12 mesi)
- in caso di sospensione dal lavoro o riduzione dello stipendio di almeno il 20% per un periodo compreso tra i 30 a 150 giorni (sospensione massima del mutuo pari a 6 mesi).
Immobili esclusi
Il beneficio esclude gli immobili censiti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
Come fare la domanda
La domanda di sospensione mutui prima casa va presentata tramite istanza direttamente alla banca o istituto finanziario che ha concesso il mutuo.
I documenti da allegare sono:
- carta d’identità (per i soli cittadini italiani e dell’unione europea) o passaporto e permesso di soggiorno (per cittadini extra UE)
- documentazione attestante il rispetto dei requisiti richiesti dalla Legge per accedere al Fondo Gasparrini.
Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) è l’ente che accerta il rispetto dei requisiti ed entro 20 giorni dalla presentazione della domanda, comunica l’esito dell’istruttoria alla banca richiedente.
La banca è obbligata ad informare il cliente dell’esito per iscritto, a differenza della versione precedente che prevedeva la sospensione in automatico del pagamento delle rate.
Sospensione mutuo 2024: foto e immagini
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui