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Bonus fotovoltaico al via: l’Agenzia delle entrate ha pubblicato le regole per fruire del credito d’imposta riconosciuto per le spese di installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici. Si tratta di una nuova agevolazione prevista dalla legge di Bilancio 2022 per le spese sostenute nel 2022.

Il bonus ha l’obbiettivo di spingere l’autoconsumo, visto che le batterie permettono di immagazzinare l’energia non utilizzata durante il giorno e renderla disponibile di sera e di notte, cioè quando i pannelli fotovoltaici non sono produttivi.

L’Agenzia delle entrate si avvale anche di Sogei per la parte tecnologica, a cui viene affidata la gestione del sistema informativo dell’Anagrafe tributaria, e di SOSE, in qualità di partner metodologico, alla quale sono affidati l’elaborazione e l’aggiornamento degli indici sintetici di affidabilità fiscale e le attività di analisi correlate.

Fotovoltaico, è boom

Un momento particolarmente favorevole per il fotovoltaico, che sta registrando un vero boom grazie ai rincari dell’energia e alla necessità di trovare soluzioni alternative al classico riscaldamento, con bollette sempre più salate che – dati alla mano – ben 4,7 milioni di italiani non sono neanche riusciti a pagare negli ultimi mesi.

L’ipotesi che l’Italia si possa affrancare dal gas, e in particolare da quello russo, che rappresenta il 40% del nostro fabbisogno, grazie alle energie rinnovabili è realtà. A dirlo è anche l’ad di Enel Francesco Starace: “Potremo affrancarci dal gas tramite le rinnovabili se insieme usiamo le batterie e lavoriamo sulle reti digitali”.

La buona notizia è che nei primi sei mesi del 2022 le richieste per l’allacciamento di pannelli fotovoltaici sono triplicate. Rispetto ai 450 megawatt di fotovoltaico che vengono installati in media in un semestre, alla fine dell’anno corrente avremo introdotto ben 2.500 nuovi megawatt di fotovoltaico.

Le regioni dove gli impianti fotovoltaici sono più numerosi sono, a sorpresa, non dove c’è più sole, ma nel Nord Italia. Degli 880mila impianti presenti a livello nazionale, oltre 135mila si trovano in Lombardia (con il 15,4%), seguita dal Veneto, circa 120mila impianti (pari al 14,1%) ed Emilia Romagna, che sfiora i 100mila impianti (copre il 10,4% del totale italiano). Per quanto riguarda invece la potenza installata in testa c’è la Puglia, che produce il 13,5% del totale energetico nazionale derivante dal fotovoltaico.

Fotovoltaico semplificato: cos’è e come funziona

Ricordiamo che il fotovoltaico è stato da pochissimo riformato dal governo: proprio per agevolarlo, è stato infatti esteso il cosiddetto modello unico semplificato. La novità principale riguarda l’installazione di impianti fino a 200 kW, per la quale si potrà utilizzare il modello unico semplificato. Finora la procedura era applicabile solo agli impianti fino a 50 kW (pannelli solari liberi sui tetti, ora si può: come fare).

Il modello deve essere utilizzato per la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l’esercizio di impianti con le seguenti caratteristiche:

  • situati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo;
  • per i quali siano necessari lavori semplici;
  • per i quali sia richiesto il ritiro dell’energia al Gestore dei servizi energetici.

Il nuovo modulo, non utilizzabile sugli immobili sottoposti a vincolo (con alcune eccezioni), dovrà essere inviato dal richiedente al suo gestore di rete. Quest’ultimo effettuerà le verifiche e, in caso di esito positivo, avvierà automaticamente l’iter di connessione alla rete senza ulteriori passaggi burocratici.

Fotovoltaico plug & play: cos’è e come funziona

Altra novità di questi ultimi mesi in Italia è il cosiddetto fotovoltaico plug & play: si tratta di un piccolo impianto solare che può essere installato su balconi, finestre o in giardino e collegato facilissimamente alla spina della corrente di casa, per alimentare la propria abitazione con energia pulita.

Per installarlo non servono particolari autorizzazioni. Solo se vivete in condominio, e volete installare l’impianto su una parte comune, avere l’autorizzazione dall’assemblea.

L’unico obbligo da rispettare per chi voglia installare un pannello fotovoltaico plug and play è la comunicazione unica al distributore.

Se si produce più energia di quanta se ne consuma in casa, l’eccedenza non viene sprecata ma viene anzi reimmessa nella rete energetica: attenzione però, per questa operazione il privato che ha prodotto l’energia non riceve nessuna remunerazione.

Bonus fotovoltaico, chi lo può avere

Per quanto riguarda il Bonus fotovoltaico, ne possono beneficiare le persone fisiche che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, sostengano spese, documentate, per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto.

Il bonus sarà utilizzabile nella dichiarazione dei redditi 2023 relativa al periodo d’imposta 2022, in diminuzione delle imposte dovute, e l’eventuale ammontare non utilizzato potrà essere fruito negli anni successivi.

Non si conosce ancora al momento la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto. L’Agenzia delle Entratela la renderà nota con un successivo provvedimento. La percentuale è ottenuta comunque sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate – 3 milioni – e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle domande. Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle spese agevolabili risulti inferiore al limite complessivo di spesa, la percentuale è pari al 100%.

Come fare domanda

La domanda per il Bonus fotovoltaico va inviata dal 1° marzo al 30 marzo 2023 esclusivamente online, utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario.

Entro 5 giorni dall’invio viene rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda, o eventualmente lo scarto, con le relative motivazioni.

Sempre dal 1° marzo 2023 al 30 marzo 2023 è possibile inviare una nuova domanda, che va a sostituire integralmente la precedentemente già trasmessa (l’ultima Istanza validamente trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate) oppure presentare la rinuncia integrale al credito d’imposta prima richiesto.

 

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