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La legge 17/2024 del 22 febbraio ha convertito senza modifiche il Decreto Salva Superbonus: restano quindi le tempistiche già fissate dal procedimento originario, la stretta sul Bonus Barriere Architettoniche e il contributo a tutela dei cittadini con i redditi più bassi (sotto i 15 mila euro), finalizzato a consentire la conclusione dei cantieri Superbonus che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023 (in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024).

Senza alcuna sorpresa, come era quindi ampiamente previsto, il Senato ha approvato nella serata del 20 febbraio il DDL di conversione in legge del DL 212/2023, recante “misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge 77/2020“, cd. Decreto Salva Superbonus.

La legge 17/2022 del 22 febbraio è stata poi pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.48 del 27 febbraio 2024, assieme alla ripubblicazione del testo del DL 212/2023, convertito, appunto, senza modificazioni rispetto al testo originario.

Si dovrebbe trattare (usiamo sempre il condizionale visto l’argomento) dell’ultimo provvedimento in materia di Superbonus, che contiene strette definitive su cessione del credito e possibilità di fruire dell’agevolazione, oltre a un restyiling non secondario del Bonus Barriere Architettoniche.

 

Venti giorni in più per le comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura

Rimandando, per gli approfondimenti specifici, all’articolo di approfondimento sul DL 212/2023 che era stato definito dal Governo (e che non è cambiato di una virgola), riepiloghiamo brevemente le linee direttrici, aggiungendo che, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha annunciato una proroga in arrivo per le opzioni cessione del credito e sconto in fattura relative alle spese per bonus edilizi sostenute nel 2023.

Il tutto tramite un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che poi ha spostato dal 16 marzo al 4 aprile la scadenza per la comunicazione.

 

Superbonus condomini: le tempistiche per il riconoscimento

In merito alle tempistiche per il riconoscimento del credito d’imposta (al 110 o al 90%) per il Superbonus dei condomini, se i lavori sono stati avviati in conformità alla normativa entro il 31 dicembre 2023 e asseverati entro la stessa data, si otterrà il credito d’imposta ‘pieno’ per tutte le opere concluse fino a quel momento.

Però, a partire dal 1° gennaio 2024, le percentuali previste dalla legislazione vigente saranno confermate per i lavori non ancora completati e sarà possibile ottenere il 70% (cd. decalage) per le spese sostenute nel 2024 per i lavori in condominio, con le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 che manterranno l’aliquota maggiorata.

 

Contributo per i redditi bassi

Il decreto introduce una tutela speciale per i redditi bassi, con un contributo del 60% fino al 31 dicembre 2024 per i lavori che abbiano raggiunto almeno il 60% di avanzamento entro il 31 dicembre 2023.

Questo contributo è riservato a coloro con redditi inferiori a 15.000 euro e sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate.

 

Stop alla cessione del credito per interventi di demo-ricostruzione in zone sismiche

Non è più possibile optare per la cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.

 

Bonus Barriere Architettoniche ‘ristretto’

Il provvedimento introduce una restrizione sugli interventi agevolati per le barriere architettoniche (Bonus Barriere 75%), limitando le agevolazioni alle scale, rampe e installazione di ascensori, escludendo gli infissi, con la richiesta di un’apposita asseverazione per garantire il rispetto dei requisiti e la tracciabilità dei pagamenti attraverso il “bonifico parlante”.

 

Bonus Barriere Architettoniche senza infissi e con asseverazione: tutto sul restyling dopo il Decreto Salva Superbonus

Dalle spese sostenute a partire dal 30 dicembre 2023, il Bonus Barriere Architettoniche al 75% si prende esclusivamente per la realizzazione, in edifici già esistenti, di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. No a infissi e porte. Ristretto anche il perimetro per cessione del credito e sconto in fattura.

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IL TESTO DELLA LEGGE 17/2022, DI CONVERSIONE SENZA MODIFICHE DEL DL 212/2023, E’ SCARICABILE IN ALLEGATO ASSIEME ALLA RIPUBBLICAZIONE DEL DECRETO ORIGINARIO (CONVERTITO SENZA MODIFICHE).

 

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