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Tra dieci giorni dovrà lasciare l’abitazione di Vicomero che aveva comprato, diciassette anni fa, attraverso un mutuo e probabilmente finirà in strada. Insieme ai due fratelli e alla madre di 65 anni. Dopo otto anni dall’apertura del finanziamento, infatti, ha perso il lavoro e non è più riuscito a saldare le rate. Così la banca ha pignorato l’appartamento.

Giacomo (nome di fantasia), operaio parmigiano di 43 anni la mattina del 12 giugno aspetterà l’arrivo dell’ufficiale giudiziario, insieme ai suoi famigliari. Non hanno alternative alla casa che l’uomo aveva comprato grazie agli sforzi di anni di lavoro come facchino ed operaio nelle aziende della provincia di Parma. Tutti vivono nell’appartamento e tutti rischiano di finire in mezzo ad una strada. 

 “L’ufficiale giudiziario, che arriverà la mattina del 12 giugno, ha già detto che non concederà un rinvio – ci racconta Giacomo. “Dovremmo uscire dall’appartamento che avevo comprato, accendendo un mutuo. Dopo undici anni di pagamenti regolari ho perso il lavoro e non sono più riuscito a saldare le rate. Fino a quel momento avevo pagato tutto regolarmente”.

La rata mensile del mutuo, aperto da Giacomo nel 2007, era di 630 euro. Con la perdita del lavoro da facchino in un’azienda della nostra provincia non è più riuscito a saldare il conto con l’istituto di credito. Il contratto non è stato più rinnovato nel 2015 ma l’operaio è riuscito a pagare regolarmente le rate fino al 2018. Dopo non è più riuscito a pagare.

“Così la banca ha fatto partire la procedura per il pignoramento dell’abitazione e ora siamo arrivati alla data di ingresso dell’ufficiale giudiziario che ci costringerà ad uscire dall’abitazione”. A Parma, come abbiamo verificato in varie occasioni, gli affitti sono ormai alle stelle da anni e per un piccolo bilocale si arriva a sborsare non meno di mille euro al mese. In provincia i prezzi sono leggermente più bassi ma le cifre sono comunque da capogiro: 900 euro per un monolocale, fino a 600 per un monolocale.

“Sono anni che cerco una casa in affitto ma i prezzi sono troppo alti. Non possiamo permetterci di pagare quasi mille euro per un affitto. Siamo in quattro, quindi non possiamo nemmeno vivere in un monolocale. Abbiamo anche provato anche a rivolgerci agli assistenti sociali: dopo alcuni colloqui ci hanno detto che per la nostra famiglia l’unica strada è il dormitorio. Si tratta di strutture dove passare la notte, poi dalle 8 di mattina e fino alle 20 non si può accedere. Non credo sia una situazione dignitosa per una famiglia. Inoltre saremo separati tra dormitorio maschile e dormitorio femminile”. 

Parma, prezzi degli affitti alle stelle

Dopo le segnalazioni di diversi lettori sui prezzi degli affitti in città – con quote non al di sotto dei 500 euro per spazi molto piccoli – abbiamo infatti deciso di provare a cercare una casa in città. L’idea di partenza è stata quella di cercare una casa per una famiglia di due persone e con due stipendi nella media e contratti a tempo indeterminato.

Abbiamo iniziato con la ricerca degli annunci online, attraverso i siti dedicati agli affitti delle abitazioni a Parma e provincia. Ecco alcuni esempi che abbiamo trovato: un monolocale, in una zona appena al di fuori dal centro, da 50 metri quadrati al prezzo di 800 euro, un bilocale da 70 metri quadrati nel quartiere San Lazzaro a 900 euro, un monolocale da 40 metri quadrati in Oltretorrente a 650 euro. Sono chiaramente solo alcuni degli annunci: il prezzo più basso lo abbiamo trovato per un monolocale a Vicofertile al costo di 400 euro mensili. Se si cerca uno spazio più grande, poi, i prezzi sono altissimi. Non meno di mille euro: una cifra spaventosa, se consideriamo tutte le altre spese che una famiglia deve affrontare. 

Il boom degli affitti brevi

Se nel 2018 gli annunci di affitto per vari tipologie di abitazioni sul portale AirBnb, per quanto riguarda il solo comune di Parma, erano 570 nel 2023 sono oltre 1.000. I dati ufficiali non sono ancora disponibili ma l’exploit che sta avendo il mercato degli affitti brevi a scopo turistico – con un incremento del 100% in 5 anni – ridimensiona totalmente il mercato degli affitti, provocando una riduzione del numero di abitazioni disponibili per la locazione a studenti e lavoratori. Già nel 2018 erano stati ospitati circa 23.000 visitatori, con una crescita del 33% rispetto all’anno precedente e una durata media del soggiorno di 2,6 notti. 

Per gli studenti che si approcciano al mercato la disponibilità economica è fondamentale, così come il pagamento in anticipo di alcune mensilità. Molto spesso sono i genitori a provvedere al pagamento delle quote. Per trovare una stanza in una zona non troppo distante dai poli universitari il prezzo è in media di 500 euro. Solo sul sito di Ergo, l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia Romagna, nella sezione dedicata agli annunci dei privati, è possibile trovare qualche annuncio con importi minori, che si aggirano intorno ai 400 euro. 

Nel mese di gennaio del 2024 avevamo verificato la presenza di affitti altissimi, anche più di 800 euro per un monolocale da 40 metri quadrati, mentre i bilocali si arrivava quasi a mille euro. Per non parlare di alcuni spazi angusti che vengono affittati come case, in pieno centro a Parma: come il sottotetto da 14 metri quadrati che volevano affittarci a 400 euro al mese. 

La rabbia di Claudia: “Costrette a uscire dalla casa in cui viviamo da 60 anni: io e mia madre 90enne finiremo per strada”

“Ci chiedevano 650 euro per una casa di 50 metri: ora lo sfratto per affittare ai turisti”

 

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