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Introduzione Zone Logistiche Semplificate (ZLS)

La recente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del regolamento di istituzione delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) segna un passo decisivo per lo sviluppo economico del territorio genovese e ligure. Giampaolo Botta, Direttore Generale di Spediporto, sottolinea l’importanza di questa iniziativa, ispirata dalle esperienze internazionali positive.

Le Esperienze Internazionali delle Zone Economiche Speciali

Le Zone Economiche Speciali (ZES) all’estero hanno dimostrato di essere strumenti efficaci per attrarre investimenti e stimolare la crescita economica. Esempi notevoli includono le 14 ZES in Polonia, la Free Trade Zone di Madeira in Portogallo e la ZES di Shenzen in Cina, ognuna con risultati significativi in termini di investimenti e creazione di posti di lavoro.

Struttura e Gestione delle ZLS

Le ZLS saranno gestite da un Comitato di indirizzo, con il coordinamento generale affidato alla Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio. Avranno una durata minima di 7 anni, con possibilità di rinnovo. Questa struttura organizzativa mira a garantire una gestione efficace e orientata agli obiettivi di sviluppo.

Misure di Semplificazione e Incentivi

L’articolo 12 del regolamento introduce misure di semplificazione significative, tra cui l’autorizzazione unica per i progetti, la riduzione dei termini per le valutazioni ambientali e paesaggistiche e la possibilità di istituire zone franche doganali intercluse. Queste misure sono volte a facilitare l’attuazione di progetti e attirare investimenti.

Il Ruolo del Consorzio di Sviluppo Industriale e il Piano di Sviluppo Strategico

Il Governo ha riconosciuto il Consorzio di Sviluppo Industriale come ente pubblico economico, creando le condizioni per lo sviluppo di attività produttive. Inoltre, il Piano di Sviluppo Strategico, già in fase di elaborazione, indicherà le forme di coordinamento con la pianificazione portuale e regionale.

Le ZLS e il Nearshoring: Opportunità per il Territorio Genovese

Le ZLS si inseriscono nella tendenza al nearshoring, con l’Italia che nel 2022 ha registrato il maggiore incremento di investimenti diretti in Europa. Questo dato evidenzia le potenzialità delle ZLS nel favorire ulteriori investimenti e nello sviluppo del territorio genovese.

Le Zone Logistiche Semplificate rappresentano una grande opportunità per Genova e la Liguria, ispirandosi a modelli internazionali di successo. Attraverso semplificazioni burocratiche e incentivi, le ZLS puntano a stimolare investimenti e sviluppo economico, contribuendo alla crescita e alla competitività del territorio.


PARTONO LE ZLS, FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO, LO INSEGNANO ANCHE LE ESPERIENZE INTERNAZIONALI”

Giampaolo Botta, Direttore Generale Spediporto

Il commento del Direttore Generale Spediporto dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Regolamento di istituzione delle Zone Logistiche Semplificate

“Un passo decisivo per dar gambe alle progettualità di sviluppo economico del nostro territorio. Le esperienze estere, i numeri, ci dicono che con la ZLS Genova e la Liguria potranno realizzare progetti significativi e unici”.

E’ questo il commento di Giampaolo Botta, Direttore Generale Spediporto, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del regolamento di istituzione delle Zone Logistiche Semplificate. Un provvedimento atteso che, attraverso semplificazioni, facilitazioni burocratiche, agevolazioni, mira ad attrarre investimenti anche importanti nel nostro paese.

Per far capire quanto siano determinanti strumenti del genere, Botta cita i numeri che interventi similari adottati in altri paesi (sono oltre 100 in tutto il mondo) hanno mosso in termini di investimenti. L’attenzione è rivolta in particolare alle Zone Economiche Speciali, realizzate in aree che si intendeva far crescere sotto il profilo della competitività e dell’appeal imprenditoriale : “ All’estero – spiega il Direttore Generale Spediporto – sono diffusissime ed hanno attratto miliardi di euro in investimenti: la Polonia ne ha 14, istituite nel 1994 e le cui attività hanno creato quasi 300 mila posti di lavoro; Madeira, in Portogallo, nata come Free Trade Zone, concede alle imprese che si insediano, esenzioni o agevolazioni fiscali in materia di imposte sui redditi oltre a rilevanti vantaggi anche in relazione ai dazi doganali. Per non parlare, varcando i confini europei, del caso della città cinese di Shenzen, dove la ZES è stata istituita negli anni ’80 e in cui gli scambi commerciali sono cresciuti ad oggi di almeno 17 volte. Un piccolo villaggio di pescatori è, così, gradualmente diventata una città con 12 milioni di abitanti”.

Le ZLS saranno gestite da un Comitato di indirizzo guidato dal Presidente della Regione o da un suo delegato mentre il coordinamento generale sarà affidato alla Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio. Le ZLS avranno una durata minima di 7 anni, rinnovabile per altri 7 anni.

Alcuni degli aspetti più significativi sono contenuti nell’articolo 12, relativo, appunto, alle misure di semplificazione. I progetti inerenti le attività all’interno della ZLS saranno, infatti, soggetti ad autorizzazione unica che, se necessario, rappresenterà variante agli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale (fatta eccezione per il piano paesaggistico regionale).

Nell’autorizzazione unica confluiranno tutti gli atti di autorizzazione, assenso e nulla osta e la domanda andrà presentato allo Sportello Unico individuato dalla regione che dovrà anche indicare l’Autorità preposta al rilascio dell’Autorizzazione; va sottolineato come le opere necessarie saranno ritenute di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Sono, inoltre, ridotti di un terzo i termini per le diverse valutazioni ambientali, paesaggistiche e della metà quelli per pareri, intese, atti di assenso per autorizzazioni, licenze e permessi.

Il comma 5 dell’articolo 12 contiene, inoltre, l’aspetto fondamentale della possibilità di istituzione, all’interno delle ZLS di zone franche doganali intercluse, la cui perimetrazione sarà proposta dal Comitato di indirizzo e approvata dall’Agenzia delle Dogane.

Botta sottolinea anche altri due aspetti:

“Il Governo, inserendo la definizione di Consorzio di Sviluppo Industriale come ente pubblico economico, ha individuato la forma juris in grado di creare le condizioni necessarie per lo sviluppo di attività produttive. Inoltre si potrà mettere subito mano al Piano di Sviluppo Strategico, già abbozzato e che indica anche le forme di coordinamento con la pianificazione strategica portuale e regionale”.

Un’ultima riflessione riguarda il legame tra le ZLS e la tendenza, ormai generalizzata, al nearshoring: “Nel 2022, secondo il rapporto di EY Europe Attractiveness, l’Italia era stato il paese europeo con il maggiore incremento di investimenti diretti, con un +17%. Un dato – conclude il Direttore Generale Spediporto – sul quale riflettere pensando a quali importanti opportunità le ZLS potranno offrire a chi punterà sul territorio genovese”.

C.S.


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