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I finanziamenti a fondo perduto sono fondamentali per migliorare la competitività aziendale o per concretizzare progetti rimasti a lungo sulla carta. Rappresentano un’impareggiabile fonte di finanziamento in quanto l’azienda riceve il denaro in modo diretto e senza l’obbligo di restituire i fondi ricevuti. Inoltre, l’ente che eroga tali finanziamenti, che può essere una regione, un comune, una camera di commercio, il Ministero, e così via, non richiede garanzie né effettua una valutazione preventiva della situazione finanziaria del beneficiario. Tuttavia, per poter accedere a queste agevolazioni, le aziende sono sempre chiamate a rispondere a determinati requisiti.

Ma quali sono i finanziamenti a fondo perduto per PMI aperti ora? Continua a leggere questo approfondimento e scopri la lista aggiornata dei finanziamenti a fondo perduto di quest’anno.

Contributi a fondo perduto 2024: la lista aggiornata

Contributi a fondo perduto: cosa sono?

Da diversi anni, quando si parla di avviare nuove attività imprenditoriali o di investire per migliorare la competitività delle imprese esistenti, si fa riferimento ai contributi a fondo perduto. Ma cosa sono esattamente e come è possibile accedervi?

I contributi a fondo perduto rappresentano erogazioni di denaro a favore di individui o imprese, senza alcun obbligo di restituzione, né del capitale concesso né degli interessi previsti.

Un altro aspetto importante da considerare riguardo agli aiuti a fondo perduto è la mancanza di requisiti di reddito per l’accesso. Generalmente, è sufficiente rispettare i criteri specifici definiti nei bandi e nei fondi, che possono riguardare l’età dei richiedenti, la condizione legale dell’impresa (ad esempio, se è già costituita o meno), o la sua ubicazione in determinate regioni del nostro Paese.

Tuttavia, è importante notare che l’accesso ai nuovi contributi a fondo perduto del 2023, sebbene in molti casi richieda di presentare la documentazione necessaria tramite il sito web dedicato e completare la procedura online, può essere un processo lungo e complicato dal punto di vista burocratico.

Secondo la Corte dei Conti Europea, solo il 30,7% dei fondi erogati effettivamente raggiunge le imprese italiane. Questo fenomeno è spesso dovuto al fatto che le aziende non sono consapevoli di tutte le agevolazioni a loro disposizione, oppure commettono errori nella compilazione delle domande o nella presentazione della documentazione richiesta.

FAQ finanziamenti a fondo perduto: le risposte alle 4 domande più frequenti

Cosa si può aprire con finanziamenti a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto possono essere destinati a tipologie di imprese specifiche, come le PMI o le startup, oppure essere destinati a settori specifici, come l’innovazione tecnologica, l’agricoltura, l’energia, la cultura e il turismo.

Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto?

Possono richiedere un finanziamento a fondo perduto imprese, organizzazioni non-profit, e individui che soddisfano i criteri specificati dall’ente erogatore.

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto?

Sono definiti finanziamenti a fondo perduto le erogazioni di denaro che non prevedono la restituzione del capitale né degli interessi. Si tratta di erogazioni che possono avvenire sia in favore di persone fisiche sia di imprese.

Che differenza c’è tra contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato?

Il contributo a fondo perduto non richiede la restituzione dei fondi ricevuti, mentre il finanziamento agevolato prevede un rimborso di tali fondi, sebbene con condizioni vantaggiose come ad esempio tassi di interesse più bassi rispetto a quelli del mercato.

5+1 finanziamenti a fondo perduto del 2024 aperti a luglio

Per questi motivi abbiamo raccolto tutti i contributi in conto capitale attualmente attivi nel 2024. Nella lista che segue ci sono infatti i 5+1 finanziamenti a fondo perduto che nessuna PMI dovrebbe farsi scappare.

1. ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero: il bando per giovani e donne

Nel caso in cui tu sia un giovane oppure una donna, ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, è il fondo perduto che non puoi lasciarti sfuggire qualora tu avessi in mente un’idea imprenditoriale. Le agevolazioni sono disponibili in tutta Italia e si traducono in un mix di finanziamenti a fondo perduto e a tasso agevolato che possono coprire spese fino al 90% per 3 anni.

In particolare, questa misura è rivolta alle imprese composte da giovani da 18 a 35 anni oppure da donne. Per presentare la domanda è necessario caricare tutta la documentazione richiesta, tra cui il fondamentale business plan, tramite il sito web di Invitalia.

2. Resto al Sud 2024: fondo perduto fino a 200.000€ per imprese del Mezzogiorno

Tra i contributi a fondo perduto più famosi c’è sicuramente l’iniziativa di Resto al Sud. Si tratta a tutti gli effetti di un incentivo che ha come obiettivo quello di sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e in alcune regioni selezionate del centro Italia.

In particolare, le regioni incluse sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

I fondi, disponibili per 1 miliardo a 250 milioni di euro, sono rivolti a nuove attività imprenditoriali e liberi professionisti con meno di 56 anni.

Nello specifico, Resto al Sud garantisce una copertura totale delle spese ammesse da bando suddividendo il contributo in questo modo:

  • un 50% dell’agevolazione è erogata in forma di contributo a fondo perduto
  • l’altro 50% è un finanziamento con garanzia da parte del Fondo di Garanzia PMI

In merito a questa seconda parte dell’aiuto bisogna sottolineare che gli interessi saranno tutti a carico di Invitalia, a cui ogni azienda potrà chiedere fino a massimo di 50.000 euro, innalzati a 200.000 per le imprese che contano quattro o più soci.

3. Digital Transformation

L’obiettivo primario dell’incentivo Digital Transformation è sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso l’attuazione di progetti mirati volti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 e nelle soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Per finanziare tali progetti, sono state allocate risorse finanziarie pari a 100.000.000 euro. Entrambe le categorie di progetti ammissibili potranno beneficiare di agevolazioni, le quali verranno concesse sotto forma di una percentuale fissa pari al 50% dei costi e delle spese ritenute ammissibili. È importante notare che le spese idonee per ottenere tali agevolazioni devono rientrare nell’intervallo compreso tra 50.000 e 500.000 euro.

4. Incentivi Smart and Start Italia

Un altro incentivo che continua a essere attivo è Smart&Start Italia, un’iniziativa che si preoccupa di garantire la crescita e lo sviluppo delle startup innovative nel nostro Paese. Questo finanziamento ingloba progetti tra 100.000 € e 1,5 milioni di euro.

Le imprese che hanno la possibilità di accedere a finanziamenti di questo tipo non devono essere costituite da più di 60 mesi ed essere iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.

Oltre al finanziamento, l’incentivo Smart&Start Italia prevede anche un percorso di tutoraggio tecnico-gestionale per le startup innovative dalla durata di 12 mesi.

5. Resto al Sud 2.0: il fondo perduto per l’autoimprenditorialità

Resto al Sud 2.0, previsto dal Decreto Coesione, mira a incentivare la creazione di nuove attività imprenditoriali e autonome nel Sud Italia per giovani under 35. La misura offre voucher fino a 50.000 euro e contributi a fondo perduto coprendo fino al 75% delle spese. Le iniziative possono essere individuali o collettive e i beneficiari devono essere disoccupati o in condizioni di vulnerabilità. Sono stanziati 49,5 milioni di euro per il 2024 e 445,5 milioni per il 2025.

Il programma finanzia formazione, tutoraggio e investimenti per l’avvio di attività. I giovani possono ottenere un voucher di 40.000-50.000 euro e contributi a fondo perduto per spese fino a 200.000 euro, con copertura dal 70% al 75%. Compatibile con NASpI anticipata e altre indennità di disoccupazione. Un decreto interministeriale definirà criteri e modalità di finanziamento.

6. ISI Inail 2024: presentare domanda per gli elenchi NO Click Day

Il bando ISI INAIL 2024 mette a disposizione oltre 500 milioni di euro per finanziare progetti che migliorano la salute e la sicurezza sul lavoro. Le imprese e gli Enti del Terzo Settore possono richiedere contributi a fondo perduto fino a 130.000 euro per progetti in cinque aree tematiche:

  • Investimenti e modelli organizzativi: per tutte le imprese, escluso il settore agricolo primario.
  • Riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi: per tutte le imprese e gli Enti del Terzo Settore.
  • Bonifica da amianto: per tutte le imprese.
  • Micro e piccole imprese in settori specifici: per la raccolta e il trattamento dei rifiuti, il risanamento e la gestione dei rifiuti.
  • Micro e piccole imprese agricole: per la produzione primaria di prodotti agricoli.

Lo scorso 19 giugno si è tenuto il click day, ma entro le ore 18:00 del 12 settembre le micro e piccole imprese che appartengono agli elenchi provvisori No Click Day pubblicati dall’INAIL, possono procedere al caricamento delle domande.

Il “No Click Day” (NCD) del Bando ISI INAIL rappresenta una fase particolare del processo di assegnazione dei finanziamenti per la sicurezza sul lavoro. A differenza del tradizionale Click Day, in cui le domande vengono presentate simultaneamente e il finanziamento viene assegnato in base alla velocità di invio, il “No Click Day” elimina questa competizione basata sul tempo.

Nel NCD, le domande vengono ordinate cronologicamente in base al momento della loro registrazione nella sezione “Procedura Domanda”. Le risorse stanziate vengono distribuite in modo da soddisfare tutte le richieste presenti negli elenchi provvisori pubblicati. Questo sistema mira a ridurre lo stress e la pressione associati al “Click Day” e a garantire una distribuzione più equa dei fondi disponibili.

Le imprese ammesse devono poi completare l’upload della documentazione richiesta entro il termine stabilito, seguendo le modalità indicate dall’INAIL.

Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024?

A questo punto è evidente che anche il 2024 offre numerose opportunità di contributi a fondo perduto, ma individuare la soluzione più adatta alle esigenze della tua piccola o media impresa (PMI) potrebbe rappresentare una sfida complessa. Inoltre, il processo di invio di una richiesta di contributo può risultare intricato. È necessario preparare una comunicazione dettagliata in cui vengono specificati tutti gli investimenti agevolabili effettuati e quale contributo a fondo perduto si desidera ottenere.

Inoltre, è importante tenere presente che il percorso può essere lungo, potrebbero esserci passaggi imprevisti e c’è il rischio che la richiesta venga respinta o che i fondi si esauriscano rapidamente, portando all’inserimento in una lista d’attesa. Per evitare errori che potrebbero ostacolare l’accesso al contributo, è consigliabile considerare il supporto di una società esperta in finanza agevolata e consulenza in finanza aziendale, come il team di professionisti altamente qualificati di Finera.

Finera è in grado di valutare le tue specifiche esigenze e selezionare la soluzione su misura per te e la tua azienda, offrendo un supporto completo nella gestione delle procedure e nell’ottenimento dei finanziamenti agevolati. Se vuoi accedere ai finanziamenti a fondo perduto nel 2024, contattaci per una consulenza gratuita e non vincolante.

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