Disagi e paura a Catania in mattinata a causa della forte pioggia caduta già dalla scorsa notte. La via Etnea, principale arteria stradale del centro storico, è diventata un fiume in piena su cui hanno finito per galleggiare una moto, delle transenne e un uomo. E’ accaduto infatti che all’altezza della Rinascente un signore sia stato trascinato dall’acqua, pare si tratterebbe del motociclista che si è visto portare via dalla pioggia anche la moto. L’uomo è stato soccorso da una donna, forse una commessa, che ha “guadato” il copioso torrente che si è formato in via Etnea e, trascinandolo, lo ha messo al sicuro all’interno di un negozio (un’altra commessa è poi arrivata in loro aiuto.
Paura nella zona Pescheria
Altra situazione critica in zona Pescheria dove il maltempo ha messo sottosopra banchi del pesce, ombrelloni e persino un’auto. Il mezzo è stato infatti trovato, e filmato, sollevato da terra e quasi infilzato, al centro, da uno dei paletti installati per delimitare gli Archi della Marina. Sarebbe stata la forza dello scorrere della pioggia a spostare l’auto, parcheggiata lì vicino, fino a sotto gli Archi danneggiandola poi in quel modo.
Chi è la donna nigeriana che ha salvato un uomo dalla corrente
Si chiama Angela Isaac, ha 28 anni, è nigeriana e da sei anni vive a Catania ed ha un bimbo di due anni. E’ lei l’eroina finita nel video che ha fatto il giro del web. Da circa un anno lavora al Bar Pellegrino e parla perfettamernte italiano. Era al lavoro quando ha visto la moto trascinata via dalla corrente e subito dietro un uomo che non riusciva a vincere la furia dell’acqua. Angela non ci ha pensato due volte e ha affrontato la corrente per salvare la persona in difficoltà.
Il racconto
“In realtà – ha raccontato – ricordo che c’era altra gente, anche uomini, ma nessuno si muoveva per salvare il signore. Così sono andata io. Non conosco chi ha fatto il video, certo mi aspettavo che magari qualcuno venisse ad aiutarmi, ho dovuto usare tutte le mie forze, la corrente era fortissima e non è stato semplice. Solo una volta arrivati all’ingresso di un negozio sono accorse altre persone, lì ho pensato di aver fatto tutto ciò che avrei potuto. E sono tornata al lavoro”.
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