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Con il bando dell’Anas già pubblicato in Gazzetta Ufficiale sarà possibile aggiudicarsi l’assegnazione e la gestione delle mitiche case cantoniere in 16 regioni italiane, vediamo come.

Da quasi due secoli le case cantoniere costellano la rete stradale italiana con la loro discreta ma scenografica presenza resa unica dall’iconico colore rosso pompeiano. Sulle statali di ogni regione, ad ogni latitudine e contesto paesaggistico queste inconfondibili case sono le rassicuranti presenze che colorano e accompagnano il viaggio di ogni automobilista. 

Grazie al nuovo bando di concorso 2021 indetto dall’Anas ben 100 case cantoniere possono essere adibite a nuovo scopi e diventare dei veri punti di riferimento sociale, geografico e ricreativo per una località.

Lo scopo principale del progetto ideato da Anas è la riqualificazione e la fruizione di quello che è considerabile come un vero e proprio patrimonio immobiliare di Stato sparso sul territorio italiano e in molti casi lasciato in disuso o dismesso.

Dopo il successo del precedente bando, datato 2016, e la crescente manifestazione di interesse con molteplici richieste, l’Anas ha deciso di mettere a disposizione delle concessioni ventennali per la gestione di 100 case cantoniere. Recuperare e rigenerare questi immobili deve significare incrementare il turismo di qualità, rilanciare un settore in crisi, sviluppare un modello sostenibile sul piano ambientale e socio economico sul territorio. Tale iniziativa è parte del grande programma nazionale “Valore Paese Italia”, volto proprio alla promozione del turismo sostenibile, alla valorizzazione del patrimonio pubblico di immobili di interesse storico-artistico e paesaggistico per conto dell’Agenzia del Demanio, sostenuto dal Mibact e dal Mit. 

Nate come sedi per la manutenzione stradale e abitazioni dei cantonieri, con tanto di rimessa per i loro attrezzi, oggi questi immobili possono ambire ad una nuova vita venendo riqualificati come punti di ristoro, centri informativi e didattici, stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici, centri di promozione di prodotti locali, info point dotati di wi-fi, ristoranti, ostelli, bar, luoghi aperti ai viaggiatori.

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Termini e tempi: come ottenere case in concessione

Tutte le offerte e i progetti dovranno essere presentati entro il 15 giugno 2021 alle ore 12 con relativa documentazione richiesta in formato digitale sul portale acquisti dell’Anas.

Le proposte imprenditoriali dovranno tenere conto della localizzazione e della conservazione dei manufatti originari, garantendo la continuità con il loro inserimento nel paesaggio da un punto di vista ambientale e percettivo. Per questo è posta esplicita condizione di utilizzare materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica e soprattutto di garantire la permanenza del classico colore rosso pompeiano codificato dal MiBACT con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di Anas.

La base d’asta per ciascuna casa cantoniera è determinata dalla stima del canone concessorio, determinato dalla quotazione immobiliare dell’Agenzia delle Entrate (valori OMI) in relazione ai metri quadri e all’ubicazione del singolo edificio.

Questi due fattori determinano un valore che va poi moltiplicato per gli anni di durata della concessione e sottratto l’importo dei lavori di ristrutturazione. 

Ad oggi l’Anas fa sapere che sono già molte le richieste depositate da parte di società, privati, Enti, amministrazioni pubbliche e protezione civile, associazioni e cooperative e da aziende agricole. 

Dove si trovano le Case cantoniere del bando ?

Iniziamo col dire che l’Anas ha selezionato le 100 case cantoniere per il bando riqualificazione in base alle caratteristiche peculiari degli immobili che li rendono più adatti alla trasformazione come posizione e struttura. 

La regione con più case cantoniere presenti nel bando dell’Anas è la Sardegna. Gli immobili sono sparsi su tutto il territorio dell’isola in prossimità di alcune rinomate località quali Alghero, Olbia, San Teodoro, San Giovanni Suergiu e a Santa Teresa di Gallura. 

Le Case cantoniere in Lombardia invece si trovano sulle magnifiche sponde del lago di Garda, in località come Salò, Limone sul Garda e Gargnano ma anche sulla strada statale del Lago di Como e dello Spluga o in provincia di Brescia in località Darfo Boario Terme.

Per trovare le Case cantoniere del bando 2021 in Abruzzo ci dirigiamo verso Pescara, Fossacesia, Ortona, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Martinscuro e nella parte più interna ad Alfadena e Rocca di mezzo.

Le Case cantoniere a disposizione in Emilia Romagna sono cinque, dislocate principalmente sulla Cisa: a Fornovo di Taro, Monte Marino e Ripasanta ma anche a Reggio Emilia e Formigine.

Per le case cantoniere presenti nel bando Anas del Lazio bisogna dirigersi verso il litorale, nei pressi di rinomate località balneari come Minturno e Formia, Terracina e Santa Marinella, o più all’interno verso Cisterna di Latina e Colleferro.

Anche la costa Toscana ospita alcune Case cantoniere presso località note ai bagnanti come Rondelli, Pratoranieri, Santa Costanza, Accattapane e Cecina.

In Veneto, invece le due case cantoniere nel bando Anas 2021 si trovano entrambe nel cuore delle Dolomiti, in provincia di Belluno nei pressi della splendida Cortina d’Ampezzo: una in località Cimabanche, l’altra a San Vito di Cadore.

La distribuzione geografica delle case cantoniere interessate dal bando riguarda ben 16 regioni italiane con una disponibilità di fabbricati così ripartita:

  • Sardegna – 30 case
  • Lombardia – 12 case
  • Abruzzo – 10 case
  • Toscana – 7 case
  • Lazio – 7 case
  • Puglia – 5 case
  • Emilia-Romagna – 5 case
  • Calabria – 5 case
  • Piemonte – 5 case
  • Valle d’Aosta – 3 case
  • Sicilia – 3 case
  • Marche – 2 case
  • Campania – 2 case
  • Veneto – 2 case
  • Liguria – 1 casa
  • Umbria – 1 casa

 

Storia (e numeri) delle Case Cantoniere 

Per risalire all’origine delle tante case cantoniere disseminate sul territorio italiano, dobbiamo tornare indietro di un paio di secoli fino al mese di aprile del 1830 quando con un Il Regio Decreto del re di Sardegna, Carlo Felice, viene istituita la figura professionale del cantoniere, operaio addetto alla manutenzione e al controllo delle strade statali.

Compito degli operai era di provvedere a qualsiasi lavoro necessario nel tratto di strada a loro affidato, (si considera “un cantone” un tratto di strada di 4-5 chilometri) 

Proprio per permettere ai cantonieri di vivere e alloggiare sul luogo di lavoro vennero costruite le tipiche case dal color rosso pompeiano, che divennero ben presto un simbolo del nostro territorio riconoscibile da tutti e un pezzo del vasto patrimonio immobiliare italiano.

Disseminate in modo capillare e ben visibile lungo le principali strade statali d’Italia nel corso degli anni si è arrivati a contare su oltre 1200 case cantoniere distribuite su tutte le regioni, ma dagli anni ottanta del ‘900 in poi queste vecchie residenze sono purtroppo soggette ad un processo di abbandono e dismissione, terminando così di svolgere la loro preziosa funzione e finendo in un labirinto burocratico tra enti regionali e provinciali.

Per questo il nuovo bando di concorso, indetto dall’Anas, volto alla riqualificazione di questi edifici storici assume grande rilievo nel quadro di un rilancio attento, sostenibile e radicato nei territori.

Foto: © Alizada Studios / Shutterstock

 

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