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La legge salva suicidi – conosciuta a livello popolare come “legge anti suicidi” – deve il suo appellativo ai tremendi fatti di cronaca risalenti a qualche anno fa quando, la grande crisi del 2008, spinse molti imprenditori – e non solo – a prendere decisioni drastiche a causa di debiti che erano impossibilitati a pagare.

Tecnicamente parliamo della Legge 3/2012 che ad oggi è stata riformulata e contenuta nel Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Ma come funziona questa legge? E chi può accedervi? Chiediamo qualche chiarimento a Legge3.it.

Legge anti suicidi: come funziona?

La Legge 3/2012 serve a tutelare i cittadini italiani e aiutarli in casi di sovraindebitamento: questa normativa è stata fortemente richiesta dall’Unione Europea al fine di garantire il diritto ad una vita “normale”.

Leggi simili infatti erano già in vigore da anni in numerose nazioni: addirittura in Inghilterra il “fresh restart” è previsto dalla Costituzione.

Lo scopo principe della legge è proprio preservare e tutelare la dignità della persona tramite una serie di procedure volte ad eliminare il debito arrivando quindi all’esdebitazione.

Tramite la legge salva suicidi è possibile:

  1. la ristrutturazione del debito del consumatore: consiste nel proporre al giudice un piano di rientro sostenibile per chi ha contratto debiti nell’ambito privato in veste di consumatore e non per ragioni legate all’attività d’impresa;
  2. il concordato minore: a differenza della prima ipotesi è a disposizione solo dei soggetti che hanno debiti legati ad un esercizio d’impresa (come i professionisti, gli imprenditori minori, gli imprenditori agricoli, le start-up innovative e quindi gli appartenenti alla categoria dei “soggetti non fallibili”). Prevede che si possa appianare tutto il pregresso raggiungendo un accordo con i creditori;
  3. la liquidazione controllata: questa è l’opzione che prevede di mettere in vendita le proprietà del debitore per tentare di soddisfare al meglio gli interessi dei creditori. Tutto il debito che non verrà soddisfatto si renderà inesigibile, quindi di fatto il debitore sarà libero (anche se la somma recuperata non riesce a soddisfare per tutto il debito, neanche in minima parte).

Cosa cambia nella Legge 3/2012 ad oggi, nel 2022?

Come già anticipato ad oggi la Legge 3/2012 è stata riformulata ed è contenuta nel Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

I cambiamenti circa la vecchia legislazione riguardano in linea di massima 3 macro aree:

  1. pratiche familiari: è possibile procedere con una pratica unica che vada a risolvere il problema del sovraindebitamento di più componenti appartenenti allo stesso nucleo familiare. In questo modo le procedure sono più semplici, snelle e veloci. Prima invece ogni debitore era soggetto ad una pratica singola che comportava la presenza di più giudici e uno sforzo economico maggiore;
  2. esdebitamento di un soggetto incapiente: per soggetto incapiente s’intende una persona meritevole che, tuttavia, “non è in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura”. Questo tipo di debitore potrà esdebitarsi una volta nella vita purché accetti l’obbligo di pagamento del debito entro 4 anni dal decreto del giudice nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti superiori al 10% del debito. Per fare un esempio: se si ha un debito di un milione di euro e lo zio d’america ti lascia un’eredità di 99 mila euro non dovrai mettere a disposizione quella cifra, ma se l’importo è di 101 mila euro allora l’intera somma dovrà essere corrisposta;
  3. giudizio delle società erogatrici del credito: se un istituto di credito ha concesso un finanziamento ad un soggetto che a tutti gli effetti non aveva la possibilità di far fronte al debito in quanto già eccessivamente indebitato la società viene giudicata e non avrà la possibilità di fare ricorso.

È possibile cancellare tutti i debiti tramite la legge salva suidici?

La Legge 3/2012 è molto complessa da un punto di vista procedurale e il risultato dipende da numerosi fattori. In ogni caso il debito viene ridotto nella misura che è realmente sostenibile per il debitore e con l’esdebitazione viene cancellato il debito che non si riesce a pagare.

Ricordiamo che, il Nuovo Codice per la Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, recita più o meno così: “paga i tuoi debiti in maniera umana e quelli che puoi pagare. I debiti che non potrai mai pagare in vita tua ti verranno tolti”.

Com’è possibile accedere alla legge salva suicidi? Quali sono i requisiti?

È sempre opportuno effettuare una valutazione caso per caso quando si tratta di legge anti suicidi e debiti: chi continua a vedere questa legge come “la legge dei furbetti” sbaglia, e di grosso.

I requisiti per accedere alla legge salva suicidi sono infatti definiti in maniera molto chiara.

Innanzitutto è fondamentale l’aspetto della meritevolezza: se sei indebitato perché volevi fare una vacanza o comprare una nuova macchina super lussuosa allora non puoi usufruire della Legge 3/2012. Se hai intestato i tuoi beni a terze persone per evitare i creditori idem.

In sostanza devi meritare di essere esdebitato.

Inoltre questa legge guarda principalmente a due tipologie di utenti: un privato consumatore oppure un piccolo imprenditore (come i professionisti, gli imprenditori minori, gli imprenditori agricoli, le start-up innovative e quindi gli appartenenti alla categoria dei “soggetti non fallibili”), coloro insomma che non possono accedere alle procedure concorsuali.

È poi fondamentale non essersi indebitati in maniera colposa né tantomeno aver commesso atti in frode ai creditori.

Quali debiti posso estinguere tramite la legge salva suicidi?

In linea generale è possibile usufruire della legge anti suicidi per debiti con Agenzia delle Entrate (ex Equitalia), banche, finanziarie, condomini, debiti con i fornitori, con professionisti, con le carte revolving, etc.

Gli unici casi in cui non è possibile estinguere o diminuire il debito tramite la Legge 3/2012 sono debiti di carattere matrimoniale – come gli alimenti – o debiti relativi al risarcimento danni. Una parte di questi debiti vengono pagati dalla procedura, la rimanenza invece non si esdebita (a differenza degli altri).

Liberarsi dai debiti è possibile ma occorre sempre affidarsi ad operatori esperti e specializzati che conoscano ogni sfaccettatura della legge e i relativi aggiornamenti.

La legge salva suicidi 2022 dimostra un continuo lavoro al fine di garantire una tutela maggiore ai cittadini rimanendo al passo con i tempi.

Legge3.it è ad oggi una realtà specializzata in questa tipologia di procedure e vanta il 100% di casi risolti in maniera positiva – con garanzia soddisfatti o rimborsati – che da più di tre anni è stata premiata con il bollino “servizio sicuro verificato” promosso da Il Salvagente.

Questi successi sono legati ad un continuo lavoro di formazione e aggiornamento da parte di tutto lo staff al fine di essere sempre a conoscenza di ogni sfaccettatura della Legge 3/2012.

Un cliente che si affida a Legge3.it viene tutelato fin dal principio poiché prima di “essere accettato” dallo studio è soggetto ad un’attenta consulenza specialistica che ne valuta la situazione personale in merito alla norma. Tramite questo lavoro preliminare sarà possibile sapere se la pratica verrà o meno accettata in tribunale evitando così ulteriori spese inutili al soggetto indebitato.

 

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