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In base ai dati Unrae sul periodo gennaio-aprile, in Italia finanziamenti e acquisto di auto nuove sono in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023.

Numeri alla mano, nei primi quattro mesi i finanziamenti per acquistare auto nuove sono cresciuti del 4,2% mentre le immatricolazioni hanno registrato un +6,1%.

Non solo. Considerando la stretta correlazione tra richieste di finanziamento e immatricolazioni – con le prime che precedono le seconde di tre-quattro mesi – il +25% delle richieste di finanziamento registrato ad aprile fa supporre che il mercato auto conoscerà un’ulteriore risalita delle immatricolazioni entro la prima metà dell’anno.

Nonostante questa tendenza positiva, il segmento dei veicoli full electric e plug-in è rimasto bloccato a causa della prolungata attesa dei nuovi ecoincentivi statali.

Queste alcune delle evidenze dell’Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian, società di global information, e Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri. Sotto la lente, i trend sulla compravendita di auto nuove o usate e veicoli commerciali leggeri, e l’andamento delle richieste di strumenti finanziari.

Finanziamenti e acquisto di auto: rate minori e per periodi più brevi

Le richieste di finanziamenti e acquisto di auto nuove dei primi mesi del 2024 preannunciano un nuovo incremento delle immatricolazioni. L’andamento è, come detto, anticipatorio dei trend di acquisto. Inoltre, la stagionalità sembra avere un impatto non indifferente, specialmente nel periodo estivo e a dicembre, con i consumatori che preferiscono immatricolare i nuovi veicoli all’inizio dell’anno.

L’ultima variazione di richieste di finanziamento di agosto 2023, che ha denotato una forte crescita sul periodo (+43,3%), si è poi riflessa nell’incremento delle immatricolazioni di settembre (+23%) e ottobre (+20%). Nell’ultima parte dell’anno, l’Osservatorio ha rilevato una progressiva stabilizzazione delle richieste di finanziamento. Le variazioni percentuali? In linea con i livelli del 2022.

La crescita delle variazioni nei primi mesi del 2024, fino al +25% di aprile, fa quindi presupporre un nuovo incremento delle immatricolazioni. Le stime di accettazione delle richieste di finanziamento per tutto il comparto delle auto nuove si attestano intorno al 75%.

La ricerca mostra anche che i consumatori preferiscono rate più piccole per periodi più brevi e maxi-pagamento finale.

Analizzando i contratti di finanziamento effettivamente stipulati per l’acquisto di automobili nuove entro marzo 2024, l’Osservatorio rileva come le preferenze della clientela si concentrano soprattutto sulle fasce di prezzo tra i 15 e i 25 mila euro. Questi rappresentano il 37% dei finanziamenti concessi nel primo trimestre dell’anno, seguite dalle vetture sotto i 15mila euro, il 33,2% del totale.

Chi paga a rate richiede finanziamenti per 2-4 anni

Per oltre la metà dei finanziamenti le rate mensili si attestano tra i 250 e i 350 euro con maxi-rata finale sotto i 15.000. Rispetto ai primi 3 mesi del 2023, la richiesta di rateizzazione entro i 250 euro è cresciuta del 19%, ma allo stesso tempo si nota anche uno slittamento della maxi-rata finale verso importi maggiori.

Dal +17% per un importo di 15mila euro al +27% per una rata da 20mila euro, fino al +37% per importi superiori ai 20mila euro.

C’è poi il tema della durata dei finanziamenti. Il 64% delle richieste si colloca tra i 2 e i 4 anni, mentre per periodi di tempo più lunghi l’Osservatorio ha registrato un calo delle richieste pari al 24%.

Questi elementi delineano come i consumatori tendano ad avere una minore disponibilità economica nell’immediato rispetto al passato. Per questo preferiscono contrattualizzare rate più modeste e più facili da coprire, mentre prevedono più flessibilità già nel breve periodo, 2-3 anni, per estinguere l’intero pagamento.

Infine, proprio la propensione a contrattualizzare rate mensili più basse ha portato il tasso di default sui finanziamenti concessi per le auto nuove ad attestarsi attorno allo 0,5% negli ultimi 12 mesi. Un dato costantemente basso sin dal 2022.

Grazie all’utilizzo di sistemi di informazione creditizia, infatti, le banche delle case automobilistiche hanno a disposizione uno strumento avanzato di controllo e selezione della clientela. Questo consente di valutare le potenzialità di indebitamento e calibrare le rate in base alle fonti di reddito così da minimizzare i rischi, rendendo dunque possibile raggiungere un tasso di default così basso.

Crescono le immatricolazioni di auto ibride e a benzina

Analizzando l’alimentazione delle vetture acquistate, si conferma una tendenza crescente all’acquisto di ibride (HEV), che rappresentano il 38,6% delle immatricolazioni degli ultimi 4 mesi. Una quota in crescita di 3,1 punti rispetto allo stesso periodo del 2023.

L’incremento maggiore, però, riguarda i veicoli a benzina: +3,5% nei mesi gennaio-aprile, raggiungendo il 31% del totale dei veicoli acquistati. A causa dei ritardi nella emanazione degli ecoincentivi statali, annunciati già a fine novembre 2023, continuano a fare fatica i segmenti delle auto ibride plug-in e delle auto elettriche. Le vendite di queste ultime sono ferme rispettivamente al 3,2% e al 2,8% del totale delle auto nuove. E in netta diminuzione dallo scorso anno.

Cresce anche il mercato dell’usato: +4,6% di richieste di finanziamento nel primo trimestre dell’anno. A differenza delle nuove, nel settore della seconda mano le richieste di credito non sono anticipatorie di trend evolutivi.

In linea generale, nel primo trimestre 2024 sono cresciuti sia i trasferimenti di proprietà di autovetture che le richieste di finanziamenti e acquisto di auto usate: +4,6% e +11,6% in confronto allo stesso periodo del 2023.

Oltre tre quarti (75,9%) dei trasferimenti di proprietà riguardano veicoli con valore inferiore a 15.000 euro, ed è proprio questo l’importo di finanziamento richiesto nel 60% dei casi.

Ad essere maggiormente favoriti, i veicoli con alimentazione a benzina (39%) e diesel (45%). Per la seconda mano, le stime di accettazione delle richieste di finanziamento si attestano intorno all’80%, percentuale più alta rispetto a quella delle auto nuove considerati gli importi richiesti più bassi.

Nel caso delle auto usate il tasso di default negli ultimi 12 mesi si è attestato attorno all’1%.

Finanziamenti e acquisto di auto: le differenze geografiche

In linea di massima, più auto nuove al nord e al centro più usate al sud con la Campania prima regione per quest’ultimo gruppo. Riguardo all’età, la fascia 46-60 anni è al primo posto per acquisti e trasferimenti di proprietà.

La Lombardia è la prima regione per richieste di finanziamento (21,5%) e la seconda per immatricolazioni di auto nuove (15%). In questo caso è preceduta dal Trentino-Alto Adige (18%), dove però pesano in maniera significativa le immatricolazioni effettuate dalle società di noleggio.

Segue la Toscana per le immatricolazioni (11% del totale) mentre il Lazio è al secondo posto per le richieste di
finanziamento (12%).

La Lombardia è anche al primo posto anche per i trasferimenti di proprietà (16%), seguita da Campania (9,5%) e Lazio (9,4%). Come detto, è proprio la Campania la regione in cui si registrano maggiori richieste di finanziamento per le auto usate, pari al 17% del totale.

Nel confronto tra le fasce di popolazione prese in esame emerge come i consumatori tra i 46 e i 60 anni rappresentino sia i principali acquirenti di auto nuove, con il 38% dei finanziamenti concessi e il 39% di richieste di finanziamento sul totale. Ma anche di auto usate, con il 36% del totale dei trasferimenti di proprietà.

Nel confronto con i dati del 2023, non emergono differenze significative riguardo alle distribuzioni per genere e per fasce anagrafiche.

(La versione integrale dell’Osservatorio Credit & Mobility è disponibile qui)

 

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