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  • Negli ultimi anni sono stati indetti numerosi bandi, sia a livello nazionale che regionale, dedicati all’imprenditoria femminile.
  • Le misure previste dal PNRR per sostenere l’occupazione femminile hanno introdotto finanziamenti agevolati, sostegno al credito e contributi a fondo perduto.
  • I fondi possono essere destinati a finanziare sia imprese da costituire o appena costituite, sia quelle attive da più di un anno.

In Italia le imprese femminili, condotte da donne imprenditrici, rappresentano solamente il 22% del totale di quelle attive e per incentivare lo sviluppo e la creazione di nuove aziende in rosa sono stati introdotti diversi bandi per l’Imprenditoria femminile.

Tali bandi, nazionali e regionali, puntano ad agevolare le iniziative delle donne che vogliono affermarsi nel mondo dell’imprenditoria. Le iniziative promosse a seguito del PNRR e dedicate all’imprenditoria in rosa hanno previsto:

  • contributi a fondo perduto;
  • finanziamenti agevolati;
  • sostegno al credito.

In questa guida analizzeremo tutti i bandi attivi dedicati all’Imprenditoria femminile 2024 con scadenze, requisiti e caratteristiche.

Imprenditoria femminile 2024: cos’è

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, noto come PNRR, ha previsto negli scorsi anni un fondo di 400 milioni di euro destinati all’occupazione femminile.

Il 40% dei fondi è stato destinato a progetti da realizzare nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ma oltre a queste iniziative, sono stati indetti anche bandi nazionali dedicati all’imprenditoria femminile.

Il Fondo Impresa Femminile ad esempio è andato a sostenere tutte le attività condotte dalle donne. I sostegni sono stati rivolti principalmente a:

  • società e cooperative in cui almeno il 60% di soci è femminile;
  • società di capitali con quote composte per almeno due terzi da donne;
  • imprese individuali con titolare donna;
  • lavoratrici autonome con una Partita Iva.
Impresa femminile bandi

Per il 2024 il DDL Made in Italy ha destinato nuovi fondi per l’imprenditoria femminile, per 10 milioni di euro1. Si parla di sostegni per finanziamenti agevolati a tasso zero, con durata massima di 10 anni e a copertura del 75% delle spese ammissibili. In alcuni casi questa percentuale può essere del 90%.

Inoltre all’interno del portale Incentivi.gov.it vi è un catalogo da cui si possono visionare le novità sull’imprenditoria femminile, per avere una panoramica dei bandi attivi e di quelli chiusi. Tra i bandi presenti attualmente per favorire l’imprenditoria ricordiamo anche:

  • ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero;
  • Smart&Start.

Entriamo, quindi, nel dettaglio analizzando tutti gli aspetti più importanti dei singoli bandi.

emburseemburse

Oltre Nuove imprese a tasso zero

imprenditoria femminile Invitaliaimprenditoria femminile Invitalia

L’iniziativa Oltre Nuove imprese a tasso zero è una misura prevista in attuazione del Titolo I, Capo 0I, del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185 e il bando è attivo anche nel 2024.

Si tratta di un incentivo che mira a sostenere la creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile in base a specifici requisiti, su tutto il territorio nazionale. L’agevolazione consiste in un prestito, un contributo a fondo perduto con una spesa massima ammissibile fino a 3 milioni di euro.  

Il bando si rivolge a:

  • micro e piccole imprese costituite da meno di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda;
  • persone fisiche che vogliono costituire una nuova impresa.

I costi ammessi sono:

  • costi di personale;
  • formazione professionale;
  • costi e spese generali;
  • Diritti Di Brevetto, Licenze, Marchi;
  • immobili;
  • impianti, macchinari, attrezzature;
  • progettazione, studi, consulenze, materie prime, di consumo e merci, servizi.

Ad oggi il bando risulta ancora attivo. La domanda può essere inoltrata sulla piattaforma informatica di Invitalia. Le agevolazioni vengono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) fino a 5 quote, comprendenti quella del saldo.

Imprenditoria 2024: Smart&Start

L’iniziativa Smart&Start Italia è uno strumento istituito con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico il 24 settembre 2014. Gli obiettivi dell’iniziativa sono:

  • promuovere la diffusione di nuova imprenditorialità;
  • sostenere le politiche di trasferimento tecnologico;
  • sostenere la valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

La misura consiste in un prestito, un contributo a fondo perduto rivolto a:

  • startup innovative iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese costituite da non più di 60 mesi;
  • imprese straniere che intendono istituire una sede operativa sul territorio italiano;
  • persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa.

I settori interessati dall’iniziativa sono:

  • agroalimentare;
  • moda e tessile;
  • chimica e farmaceutica;
  • metallurgia;
  • elettronica;
  • meccanica;
  • autoveicoli e altri mezzi di trasporto;
  • mobili, legno e carta;
  • edilizia;
  • fornitura energia;
  • acqua e gestione rifiuti;
  • commercio;
  • servizi di trasporto;
  • alberghiero e ristorazione;
  • ICT;
  • cultura e turismo;
  • salute;
  • artigianato.
imprenditoria femminile agevolazioniimprenditoria femminile agevolazioni

Le agevolazioni sono ammissibili per piani di impresa che hanno ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi per le seguenti spese:

  • immobilizzazioni materiali: attrezzature e impianti in linea con l’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali: brevetti, marchi, certificazioni e conoscenze tecniche specifiche;
  • servizi per la progettazione e lo sviluppo dei piani di impresa;
  • costi per il personale dipendente e per le collaborazioni di diverso tipo;
  • spese per le materie prime, con limite di liquidità al 20% dei costi totali.

Il finanziamento è riconosciuto per i piani di impresa di importi compresi tra i 100 mila euro e 1,5 milioni di euro. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste l’agevolazione Smart&Start.

Smart&Start: le agevolazioni

La misura prevede tra diverse agevolazioni. La prima di queste è un finanziamento agevolato senza interessi per importi fino all’80% delle spese ammissibili; la percentuale può arrivare al 90% se la startup è interamente costituita da donne o da giovani di età non superiore a 35 anni.

Il finanziamento prevede una durata massima di 10 anni. Per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il finanziamento è restituito solo per il 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso.

La seconda agevolazione riguarda servizi di tutoraggio: le startup innovative costituite meno di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale per un valore di 15.000 euro nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e di 7.500 euro per le altre zone.

La terza agevolazione consiste nella conversione di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto: le start up innovative destinatarie di investimenti nel proprio capitale di rischio da investitori terzi possono richiedere la conversione del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto, fino a un importo pari al 50% delle somme apportate.

La gestione del fondo e delle domande è affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., o Invitalia, e le domande si possono presentare per via elettronica sul sito internet Invitalia.it.

Per l’iniziativa Smart&Start non è prevista una scadenza. Infatti, si tratta di una misura a sportello, di conseguenza le domande possono essere presentate fino a esaurimento delle risorse stanziate. L’incentivo è quindi ancora attivo per l’anno 2024.

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Contributi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile

Per l’imprenditoria femminile, Invitalia mette a disposizione anche dei contributi a fondo perduto grazie all’apposito Fondo Impresa Femminile2. Grazie a questa iniziativa è possibile sviluppare un’impresa condotta da donne in 24 mesi ed è rivolta alle libere professioniste o alle attività avviate da meno di 12 mesi.

Il fondo viene garantito dal Ministero dello Sviluppo Economico con 290 milioni di euro di risorse. Nonostante l’esaurimento dei fondi, è ancora possibile per alcuni beneficiare del sostegno, in caso di ricollocamento delle risorse. I contributi a fondo perduto cambiano in base alle dimensioni del progetto:

  • l’agevolazione copre l’80% delle spese fino a un massimo di 50.000 euro, per progetti complessivi fino a 100.000 euro. La percentuale sale al 90% per donne disoccupate;
  • l’agevolazione copre il 50% delle spese fino a un massimo di 125.000 euro, per progetti complessivi fino a 250.000 euro.

Il sostegno non è destinato solamente alle imprese nascenti, ma anche a quelle nate di recente, con meno di 12 mesi. In questo caso l’aiuto consiste in un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso zero a coprire fino all’80% delle spese, con un limite massimo di 320.000 euro.

Imprenditoria femminile, requisiti 2024

Per accedere alle diverse iniziative rivolte alle imprese femminili, ci sono specifici requisiti da rispettare. Tuttavia cosa si intende nello specifico per imprese femminili? Generalmente si tratta di tutte le attività che sono condotte da una maggioranza di donne.

Ad esempio per il Fondo Impresa Donna è necessario dimostrare che l’impresa abbia una significativa presenza femminile al suo interno, con almeno il 60% di donne socie.

Ogni specifica iniziativa come abbiamo visto prevede poi alcune indicazioni da rispettare in base al regolamento dei bandi. Si parla tuttavia di imprenditoria femminile ogni qual volta ci sia una maggiore componente di donne.

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Imprenditoria femminile Invitalia: le iniziative

Invitalia garantisce, oltre ai singoli bandi e agevolazioni, una serie di iniziative per supportare l’imprenditoria femminile. Si tratta di orientamento e formazione, in partnership con Unioncamere, anche tramite la manifestazione organizzata “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa“.

Vengono inoltre disposti punti informativi sul territorio, oltre ad una formazione specifica all’interno di alcune università con un focus su innovazione aziendale su sostenibilità, transizione digitale o energetica. 

Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato istituito anche un apposito Comitato impresa donna, con il fine di monitorare l’andamento dell’imprenditoria femminile nel paese e contribuire alla partecipazione delle donne all’economia.

Ogni Regione specifica poi mette a disposizione diverse iniziative mirate a incentivare l’imprenditoria delle donne in specifiche zone d’Italia, anche con l’obiettivo di rafforzare l’economia di questi territori. L’elenco completo si può visionare sul catalogo messo a disposizione dal governo.

Imprenditoria femminile 2024 – Domande frequenti

Cosa finanzia imprenditoria femminile 2024?

Le iniziative di imprenditoria femminile 2024 finanziano il sostegno alla nascita, allo sviluppo e al consolidamento delle imprese guidate da donne o a prevalenza femminile.

Quali sono i bandi dedicati all’imprenditoria femminile 2024?

Oggi i bandi disponibili dedicati all’imprenditoria femminile 2024 sono: il fondo Oltre Nuove imprese a tasso zero e il fondo Smart&Start.

Quali sono i settori coinvolti dai finanziamenti dell’imprenditoria femminile?

I fondi si rivolgono alle imprese dei settori di industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.

 

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