TERNI – La presenza massiccia dei carabinieri non passa inosservata agli studenti dell’Ipsia e dei centri di formazione professionale di Pentima.
Un controllo a tappeto svolto anche con personale dell’arma in borghese che fa il paio con quello di qualche giorno fa di fronte all’Ipsia di viale Brin, dove la polizia ha fermato uno studente che aveva hascisc e un bilancino di precisione nello zaino. Nei giorni precedenti nella stessa scuola, durante le lezioni, era stata fatta esplodere una bomba carta.
Una serie di episodi che, anche alla luce della denuncia presentata dal dirigente Fabrizio Canolla, sono stati al centro del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito in prefettura.
In quella sede è emersa la necessità di intensificare i controlli, concentrati sugli istituti superiori di secondo grado, per garantire la sicurezza degli studenti e il regolare svolgimento dell’attività didattica.
Nel corso della settimana, anche a fronte delle segnalazioni giunte proprio dai vertici di alcune strutture scolastiche, i carabinieri di Terni sono scesi in campo in prossimità dei Centri formazione professionale in zona Pentima tra piazza Valnerina e viale Brin.
Presenti le pattuglie in divisa, coadiuvate da personale in borghese, che si sono messe di fronte agli ingressi delle due scuole con l’obiettivo «di prevenire e contrastare ogni forma di illegalità – sottolinea una nota del comando provinciale dell’arma – con conseguenti profili di allarme sociale». I carabinieri hanno svolto controlli a tappeto anche in prossimità delle fermate degli autobus dove, all’orario di entrata e di uscita da scuola, si riuniscono decine di giovanissimi pendolari che arrivano da altri comuni della provincia.
Nei giorni scorsi, dopo l’episodio dello studente fermato mentre entrava a scuola con l’hascisc, il dirigente dell’Ipsia, Fabrizio Canolla era stato chiaro: «Non insabbieremo nulla – aveva detto – collaboreremo sempre con le forze dell’ordine per cercare di scoprire e punire i responsabili di queste azioni perché teniamo molto a una scuola che sia sicura per chi viene qui per imparare. Dobbiamo assolutamente tutelare le persone che vengono a scuola seriamente».
A proposito della droga recuperata addosso allo studente Canolla aveva sottolineato che «purtroppo da noi come in tutte le altre scuole la droga gira. E’ un problema comune a tutti gli istituti scolastici».
Quanto basta per spingere ulteriormente sui controlli, come deciso d’intesa tra prefetto, Antonietta Orlando e forze dell’ordine. «L’iniziativa ha riscosso il plauso dei dirigenti scolastici – precisano dal comando provinciale dell’arma – che hanno sottolineato l’importanza della presenza delle forze di polizia sul territorio e in particolare nelle immediate vicinanze degli istituti scolastici di qualsivoglia genere, quale deterrente e strumento dissuasivo per prevenire e contrastare le forme di devianza giovanile».
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