Mercedes ha deciso di fermare la produzione del suo EQC, la primissima vettura elettrica della gamma EQ. La decisione è stata presa a causa di vendite deludenti e di una concorrenza estremamente agguerrita. Al momento, non è previsto un sostituto diretto per questo modello.
Secondo le direttive dell’Unione Europea, entro il 2035 tutte le auto vendute in Europa dovranno essere elettriche, nonostante la resistenza mostrata dall’Alto Adige. Tutti i produttori automobilistici dovranno conformarsi a questa norma, ad eccezione di alcuni come Caterham, che vendono meno di 1.000 auto all’anno. Anche Mercedes non farà eccezione e ha già iniziato a elettrificare significativamente il suo catalogo.
Un successo altalenante
Ricordo ancora quando, qualche anno fa, Mercedes sembrava leggermente indietro rispetto ad alcuni concorrenti nel settore delle auto elettriche. Nel 2018, la casa automobilistica ha presentato il suo primo modello elettrico, l’EQC, durante un evento a Stoccolma e successivamente al Mondiale di Parigi. La commercializzazione è iniziata all’inizio del 2019, suscitando molte aspettative.
Sul piano teorico, l’EQC sembrava promettente: un motore elettrico efficiente e un design SUV molto in voga. Tuttavia, la realtà ha raccontato una storia diversa. Le vendite dell’EQC non sono mai decollate come previsto e, dopo pochi mesi, la produzione è stata interrotta senza grande clamore. Questa notizia, inizialmente passata inosservata, è stata riportata dai giornalisti di Automobile Magazine.
Visitando il sito ufficiale di Mercedes, si conferma la decisione: non è più possibile ordinare un nuovo EQC, anche se è ancora possibile acquistare veicoli dal magazzino esistente o prenotare un test drive in concessionaria. Ma perché Mercedes ha deciso di interrompere così presto la carriera dell’EQC, senza nemmeno considerare un restyling?
Le ragioni sono molteplici, ma fondamentalmente il disinteresse dei clienti per questo modello ha deciso il suo destino. Solo l’anno scorso, in Francia, sono stati venduti appena 171 esemplari del SUV, una cifra estremamente bassa. A titolo di confronto, l’Alpine A110 ha venduto oltre 2.000 unità e, ovviamente, Tesla Model Y ha registrato vendite molto superiori.
Una concorrenza agguerrita
L’attrazione dei clienti verso i SUV elettrici della concorrenza americana, come quelli di Tesla, ha sicuramente influito sulla caduta dell’EQC. Tuttavia, il declino era già iniziato con l’arrivo del Model X, nonostante le sue vendite non siano state eccezionali. Senza dimenticare la concorrenza di modelli come Jaguar I-Pace e Audi e-tron, ora rinominato Q8 e-tron, che abbiamo avuto l’opportunità di testare qualche mese fa.
Ma non è solo la concorrenza a aver influito negativamente sull’EQC. Le specifiche tecniche del veicolo sono state deludenti e non all’altezza dei concorrenti. Inizialmente, il SUV era equipaggiato con un caricatore a bordo di soli 7,4 kW e una ricarica rapida limitata a 110 kW, valori ormai superati da molti altri modelli sul mercato.
Ad esempio, la Porsche Taycan offre una potenza di ricarica fino a 270 kW, permettendo tempi di ricarica significativamente più brevi. Questo è fondamentale, soprattutto quando l’autonomia non è molto elevata. L’EQC, con una batteria da 80 kWh, arrivava a soli 400 chilometri secondo il ciclo WLTP, un dato che risulta insufficiente per una vettura destinata a famiglie, richiedendo oltre 40 minuti per raggiungere l’80% di ricarica.
Inoltre, i prezzi erano piuttosto elevati, a partire da 78.950 euro per la versione AMG Line. Con un prezzo così alto, risulta difficile giustificare l’acquisto senza considerare i piccoli bonus ecologici disponibili. Al momento, Mercedes non ha annunciato un sostituto per l’EQC. I clienti interessati possono optare per i modelli EQA ed EQB, che stanno beneficiando di una significativa riduzione dei prezzi grazie all’introduzione di una nuova finitura.
In conclusione, la decisione di Mercedes di interrompere la vendita dell’EQC riflette le sfide affrontate dai produttori nel mercato delle auto elettriche, dove innovazione, competitività e rispondere alle esigenze dei consumatori sono cruciali per il successo.
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