VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA –DINAMO SASSARI 95-85 (21-18, 37-41; 74-64)
Nel primo tempo la Virtus ha sofferto Sassari, in particolare i lunghi Bendzius e Halilovic. Senza Zizic (scelta tecnica) e con Diuof non in serata, Banchi ha giocato per quasi tutto l’arco dell’incontro senza un vero centro di ruolo affidandosi a Shengelia e Polonara nel pitturato. Nel secondo tempo la musica è totalmente cambiata quando lo spartito è stato diretto da Alessandro Pajola. Il playmaker della Nazionale ha alzato l’intensità di tutta la squadra che ha cominciato a difendere e a giocare più sciolta in attacco. La sua grinta e la sua voglia di vincere sono state le principali chiavi del successo di questo match, elementi che ancora mancano ad alcuni giocatori del roster bianconero, a cominciare da Tucker.
Cronaca: Banchi decide di tenere in tribuna Zizic affidandosi sotto i tabelloni a Diouf. Il giovane centro azzurro questa sera se la deve vedere con un avversario ostico come Halilovic che inizia la gara con aggressività. Banchi sostituisce Diouf con Grazulis. Il lettone prova a dimostrare di poter restare in questa Virtus prendendosi un paio di responsabilità in attacco, ma in difesa è in costante ritardo ed è costretto a spendere fallo. Sassari colpisce principalmente attraverso i propri lunghi, mentre la Virtus si lascia guidare da Cordinier. Morgan e Hackett si alternano in cabina di regia, ma è il francese a creare gioco in attacco. 5 assist per lui nel primo quarto che si conclude sul 21 – 18.
Tucker si presenta con un air ball da oltre l’arco. L’ex Venezia continua ad essere un oggetto misterioso, se non dannoso. Il suo passaggio in campo è da libro degli orrori e Banchi è costretto a sostituirlo. La Dinamo, senza paura, si porta in vantaggio (26 – 28), spinta da Bendzius che è la principale bocca da fuoco degli isolani. La Segafredo ha uno dei suoi blackout in attacco in cui spiccano principalmente le palle perse. La squadra appare sconnessa e scollegata, incapace di alzare il livello d’intensità. L’ex Cappelletti segna il +8 Sassari (29 – 37). Il nervosismo bianconero è evidente e viene certificato anche dal fallo tecnico per proteste fischiato a Shengelia. Un piccolo segnale di risveglio di Morgan riavvicina un po’ la Virtus: 37 – 41 all’intervallo.
Dopo essere stato a riposare per tutto il primo tempo, entra in campo Pajola che subito realizza una tripla e smazza un assist per Belinelli. Il suo impatto è opposto a quello di Tucker e, con lui in campo, la Virtus cambia volto. Il risultato può essere solo uno: la Segafredo si riporta in testa (55 – 45). I padroni di casa hanno bisogno di schierare un quintetto quasi completamente italiano, con la sola eccezione del “centro” Shengelia, per riprendere l’inerzia del match. Belinelli, insieme a Hackett e Polonara, si fanno contagiare dall’energia di Pajola per stringere le viti in difesa e colpire in attacco. Per restare aggrappata alla partita, Sassari si affida ad uno dei suoi giocatori più insospettabili, Veronesi, autore di nove punti consecutivi. In campo però c’è ancora Pajola che scaccia la paura e rispedisce indietro la Dinamo con due triple consecutive. 74 – 64 al 30esimo.
Va a rifiatare in panchina Pajola, ma ormai la Segafredo ha acquisito l’intensità necessaria per conquistare la vittoria. Shengelia domina sotto i tabelloni, mentre Hackett fa vedere che può esserci una luce in fondo al tunnel. Sassari non ha più armi da opporre. Finisce 95 – 85.
Tabellino
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA –DINAMO SASSARI 95-85 (21-18, 37-41; 74-64)
BOLOGNA: Cordinier 9; Belinelli 14; Pajola 9; Clyburn 6; Shengelia 19; Hackett 8; Grazulis 9; Morgan 7; Polonara 10; Diouf 2; Akele 2; Tucker 0 . All. Banchi
SASSARI: Cappelletti 12; Bibbins 7; Piredda NE; Trucchetti NE; Halilovic 19; Fobbs 0; Tambone 8; Veronesi 15; Bendzius 17; Vincini NE; Sokolowski 7; Renfro 0. All. Markovic
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