Messina valorizza giovani talenti che sognano di diventare ingegneri, informatici, economisti, educatori e diventa apripista nazionale grazie ad un’iniziativa che mira a colmare le carenze educative di quelle che sono state aree meno fortunate della città, oggetto di un risanamento già avviato, in cui tanti ragazzi avevano difficoltà a proseguire la formazione post scolastica, dovendo nella maggior parte dei casi rinunciare a professioni che richiedono preparazione universitaria e la laurea. Da qui l’idea, originale e inedita nel nostro Paese, del progetto “RINASCI-MENTI” firmato dall’Associazione Nazionale Scuola Italiana (ANSI) che, attraverso una partnership col gruppo Multiversity (Università Pegaso, Mercatorum e San Raffaele), ha deciso di assegnare specifiche borse di studio ai residenti di queste zone, attraverso un bando emanato nei mesi scorsi, in collaborazione con il Comune di Messina e l’Ufficio del Risanamento. Stamane nel Salone degli Specchi del Palazzo dei Leoni la cerimonia di consegna delle pergamene agli studenti vincitori alla presenza di autorità, rappresentanti istituzionali e famiglie. “Messina sta dicendo addio alle baracche – ha spiegato il presidente ANSI Raffaele Bonanni – e il nostro impegno va incontro alle esigenze e alle velleità di chi ha ormai superato un disagio abitativo e può aspirare a mestieri più ambiziosi”. Particolarmente felici della lodevole iniziativa alcune mamme e papà “perché dà la possibilità ai nostri figli di studiare e inseguire i propri ideali – hanno commentato – senza avere preclusioni o ostacoli né sociali né economici”. All’incontro hanno preso parte il sindaco metropolitano Federico Basile, che ha sottolineato come l’amministrazione comunale applaude e apprezza fortemente tali progetti di inclusione, in grado di garantire l’uguaglianza sostanziale dettata dalla nostra carta costituzionale; il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina Cesare Di Pietro ha inviato in un video messaggio “un fervido augurio ai borsisti, accompagnato dalla benedizione della Chiesa, elogiando l’encomiabile concorso, in grado di valorizzare le nostre menti che saranno al servizio della collettività. Oggi Messina vive un momento luminoso che deve essere replicato nei prossimi anni perché rappresenta un punto di avanzamento di civiltà per lasciarsi alle spalle periodi travagliati”. Il prefetto di Messina Cosima Di Stani ha ricordato l’importanza di “dare una speranza, un’alternativa attraverso queste strategie culturali alle persone che hanno vissuto condizioni di degrado sociale. Adesso potranno usufruire di questo percorso di studi, occasione di emancipazione assoluta sia in termini sociali che culturali”. Per il vice commissario governativo del Risanamento Marcello Scurria è un’occasione in cui “la politica può migliorare le cose per tutti e ciò mi appassiona; partecipazione, giustizia sociale e, soprattutto, coinvolgimento. La differenza tra le parole e i fatti. Il viaggio continua…”. La presidente di Messina Social City Valeria Asquini ha poi espresso un vivo apprezzamento: “Oggi presentiamo non solo un traguardo – ha detto – ma un’opportunità che garantisce a tanti giovani la possibilità di autodeterminarsi, progettare un futuro che forse, fino a poco tempo fa, poteva sembrare irraggiungibile. Lavoriamo quotidianamente sull’importanza di sostenere i ragazzi affinché possano esprimere pienamente il loro potenziale, superando barriere sociali ed economiche”. “RINASCI-MENTI” infatti contribuirà ad abbattere stereotipi e superare i gap che impediscono di esprimere potenzialità, capacità, saperi insiti in ogni individuo: “Desideriamo per ciascuno sostenere l’individuazione dei percorsi più idonei alle proprie attitudini – ha affermato la responsabile comunicazione Università Pegaso e Mercatorum Valentina Ricevuto – attraverso le opportune attività di orientamento e tutoraggio continuo. Ci auguriamo che Messina sia un esempio per tutta Italia e sia pioniera e portatrice di sani valori e messaggi di crescita”. Anche la parlamentare Matilde Siracusano ha voluto inviare un messaggio in cui ha ribadito come “Messina, grazie a questo concorso, sta attuando un virtuoso risanamento culturale che si aggiunge a quello abitativo”. Ad arricchire la mattinata, la presenza della preside della Facoltà di Scienze Umane, Formazione e Sport dell’Università Telematica Pegaso Anna Di Pace, che ha tenuto una relazione dal titolo “Educare futuri possibili: la cultura che genera cambiamento”. Ha parlato di “un cammino verso l’acquisizione di competenze che, come una scarpinata in montagna, prevede momenti di fatica, passaggi più complessi ma, come in cordata, resi meno impraticabili da una rete di progettualità utili per lavorare sul metodo di studio, sulla pianificazione efficace, sulle strategie per il raggiungimento degli obiettivi formativi prima, lavorativi poi. Le stesse borse di studio rappresentano per noi come Ateneo, l’occasione di investire e dare un contributo perché quei domani impossibili si traducano in storie possibili, reali, di successo”. Infine il saluto di Katya Rosso in rappresentanza dell’Ufficio scolastico provinciale. Le borse, del valore di circa 6.000 euro ognuna, consistono nell’iscrizione ad un corso di laurea triennale nelle Università telematiche Pegaso e Mercatorum e godono del sostegno e del patrocinio di Città di Messina, Commissario Risanamento Messina, Messina Social City, Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e Arisme.
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