Qual il luogo del mondo nel quale si mangia il miglior cibo? La Campania, almeno secondo la graduatoria appena pubblicata del sito specializzato TasteAtlas. Si tratta di una classifica che viene aggiornata ogni anno, in autunno, da parte del portale internazionale specializzato in food: analizza il voto online su 16,601 luoghi del mondo e stila la classifica in maniera semplice e rigorosa. Ci sono graduatorie sulla regione con il miglior cibo del mondo, sulla città più “gustosa»” (spoiler, è italiana ma non è Napoli) sui ristoranti più iconici del pianeta e poi sui singoli cibi divisi in categorie.
La Campania si ritrova in cima alla graduatoria delle “Best food regions in the World”, grazie alle migliaia di voti ricevuti in tutte le differenti categorie che, anche se non l’hanno portata al vertice delle singole classifiche, sono stati determinanti per quella generale. I piatti che hanno permesso alla regione di primeggiare sono stati la pizza, ovviamente, seguita dal sugo “alla genovese” dalle linguine allo scoglio, dagli gnocchi alla sorrentina e dalla Parmigiana di melanzane selezionata specificamente come “alla napoletana”. Hanno contribuito al raggiungimento del vertice anche prodotti del territorio, in cima alla lista la mozzarella di bufala campana, i limoni di Sorrento e la provola (considerata esclusiva della Campania). Anche il Fiano di Avellino, vino d’eccellenza, ha conquistato centinaia di migliaia di voti, così come il limoncello. Tra le città del mondo dove si mangia meglio c’è tanta Italia. La più votata è stata Roma, seguita da Bologna, Napoli è costretta ad accontentarsi del terzo posto, sostenuta anche dalle sfogliatelle che, però, non primeggiano nella categoria mondiale dei dolci.
Il piatto simbolo
Anche nella categoria “vegetali in casseruola” c’è un primato riservato al capoluogo, si tratta del primo posto riservato alla “parmigiana di melanzane alla napoletana”, così come presentata nel testo ufficiale: è stata considerata migliore della messicana “Sopa Tarasca” e della francese “Croûte aux morilles” che si sono dovute accontentare, rispettivamente, del secondo e terzo gradino del podio, anche se per una risicata manciata di voti. Nella categoria “pasta”, la genovese napoletana ha lasciato il primato alle pappardelle al cinghiale, piatto attribuito alla Toscana. Mentre il “sugo alla genovese”, considerato solo nella versione di condimento è stato surclassato dal libanese “toum”, un pesto di aglio con aggiunta di olio, e dalla tailandese “curry paste”, una salsa che in Thai si chiama Gaeng ed è a base di curry giallo (latte di cocco mescolato a pasta di gamberi fermentata e varie spezie tra le quali spiccano curcuma, anice, cannella, peperoncini secchi, foglie di alloro, zenzero, coriandolo e cumino).
Tra le torte la nostra “caprese” è solo quinta alle spalle delle svedese Kladdkaka, della polacca Sernik, della ceka Valašský frgál e dalla russa Medovik. Non ce l’ha fatta la mozzarella di bufala campana a conquistare il primo posto nella categoria formaggi, anche se ha ottenuto una onorevolissima seconda posizione. In cima alla lista c’è il formaggio italiano per eccellenza, il Parmigiano Reggiano che ha surclassato tutti gli altri concorrenti della specifica categoria. Quella dei formaggi è una graduatoria nella quale primeggia l’Italia. In terza posizione dietro la mozzarella di bufala campana c’è il lombardo stracchino, poi ci sono il greco “graviera naxou” e il portoghese “queijo serra da Estrela”.
I ristoranti
C’è tanta Napoli anche nella sezione riservata ai luoghi più iconici nei quali andare a mangiare nelle città di tutto il mondo. Tra le prime cinque posizioni della lista votata delle centinaia di migliaia di utenti per identificare i “Most Legendary Restaurants in the World”, ci sono due pizzerie napoletane. Il primo in graduatoria, però, è il viennese Figlmüller, alle spalle del ristorante che serve, dicono, i migliori e più grandi Schnitzel di Vienna, c’è l’Antica Pizzeria da Michele di Napoli.
Al quarto posto figura, invece, Sorbillo ai Tribunali preceduto di pochissime preferenze dalla storica birreria Hofbräuhaus di Monaco di Baviera. Per trovare un altro napoletano bisogna arrivare fino alla posizione numero 23 dove c’è Starita a Meterdei.
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