Il quinto ponte negli ultimi 800 metri del fiume Uso verso la foce si farà. Ma non sarà, come inizialmente previsto, a prolungamento della Borgata vecchia. Il finanziamento di 3,5 milioni erogano dal governo lo scorso anno dopo l’alluvione in Romagna, dovrà essere usato necessariamente, come indicato dal commissario straordinario per la ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, per mettere in sicurezza l’attuale attraversamento dell’ex Statale, la via Ravenna. Una ’piastra’ lunga circa 50 metri che collega Bellaria e Igea Marina, a due passi dal Palazzo dei congressi.
“Abbiamo a disposizione già circa 300mila euro con i quali svilupperemo il progetto del nuovo ponte – spiega il sindaco Filippo Giorgetti – che contiamo di ultimare nel 2025. Negli anni successivi si passerà alle fasi operative”. Uno dei rompicapo che dovranno affrontare i progettisti sarà come mantenere la possibilità di svoltare in via Uso per arrivare facilmente al Palacongressi. Il necessario innalzamento del nuovo ponte, per migliorare la sicurezza idraulica dell’Uso, dovrà essere compatibile con la nuova viabilità. Insomma, no a un altro ponte… Cima Coppi. “Dovrà essere contenuto, tra i 60 centimetri e il metro e non di un metro e 20 – continua il sindaco –. Puntando soprattutto al miglioramento della portata e dello scorrimento del fiume, eliminando gli attuali pilastri centrali, realizzando travi in altezza e non ’in spessore’ come quelle attuali. Siamo alla fase della progettazione per la fattibilità tecnica ed economica. Gli step in questo caso hanno tempi un po’ più lunghi, con i lavori al via dopo la realizzazione delle altre numerose opere che abbiamo in corso di realizzazione, tutte legate ai finanziamenti del Pnrr”. Quindi: il progetto sarà ultimato entro l’anno prossimo, ma le ruspe si accenderanno dopo il 2026.
“Si tratta dell’opera che concluderà – aggiunge il sindaco – tutta la messa a regime dal punto di vista idraulico dell’asta del fiume Uso, dai confini comunali fino alla foce del fiume. Opera iniziata un decennio fa con la realizzazione delle due vasche di espansione delle acque fluviali in caso di piena, continuata con la sistemazione delle sponde a monte, tra la superstrada e l’ex statale oggi via Ravenna lato Bellaria; poi lato Igea tra ex Statale, ex Macello e ponte mobile, con lavori ultimati nei mesi scorsi; e i lavori di ulteriore innalzamento delle sponde avviati nei giorni scorsi. L’ultimo tassello sarà appunto il ponte sull’ex Statale, via Ravenna”.
Mario Gradara
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