Sta per partire il Bonus Asilo Nido, il quotidiano il Giornale,
nella sua edizione on line, ha riportato i dettagli utili. Con la Legge di Bilancio del prossimo anno, vi saranno delle
novità da sapere.
Vediamolo nel dettaglio, innanzitutto, che cos’è? È un contributo
per aiutare le famiglie a sostenere le spese inerenti alla frequenza di asili, pubblici o privati. Una misura consolidata che potrà sostenere anche forme di
assistenza domiciliare per quei bambini con gravi malattie che
inevitabilmente gli impediscono di andare negli istituti scolastici.
In questo ultimo caso, il contributo viene erogato per
l’attivazione di un servizio di baby-sitting a casa. Ma quali sono le novità?
In primo luogo, è stato innalzato l’importo ed in secondo luogo verrà eliminato
l’obbligo di avere un altro figlio minore di 10 anni per potervi accedere.
Nel concreto, nel 2025 le famiglie con ISEE entro i 25mila usufruiranno al
massimo di 3.600 euro l’anno, con fasce a scalare; per colori i quali che supereranno i 40mila, vi sarà un massimo di
1.500 euro annuali.
Tale sostegno economico può
essere richiesto entro e non oltre il compimento dei tre anni di età dei
bambini (anche adottati). L’erogazione viene gestita dall’INPS e copre i mesi
di frequenza dell’anno in corso. Nell’evenienza di impossibilità di frequentare l’istituto per gravi
patologie croniche, la misura può essere richiesta per attivare un servizio di ausilio
a casa.
Per richiederlo è necessario che
il genitore sia residente in Italia e in possesso di: cittadinanza italiana o
UE, permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo, status di
rifugiato o protezione sussidiaria. Inoltre, deve
essere colui o colei che sostiene le spese per la retta del figlio. Nell’eventualità in
cui le rette venissero pagate alternativamente dai due genitori, ciascuno avrà la
possibilità di presentare la domanda per le mensilità corrisposte.
Entro quando bisogna fare la
richiesta? La scadenza è il 31 Dicembre 2024, specificando se il
bambino frequenta il pubblico o il privato; nell’ultima circostanza bisogna
indicare il nome, il codice fiscale e l’autorizzazione dell’asilo medesimo.
Quali sono le modalità? Solo on line, attraverso il sito dell’INPS con SPID,
CIE o CNS. Durante la compilazione, è possibile scegliere la modalità di
accredito (bonifico, conto corrente, carta prepagata o libretto postale con
IBAN).
In casi particolari di assistenza
domiciliare, bisognerà includere pure un certificato del pediatra che attesti
l’impossibilità del bebè di frequentare l’asilo a causa di una malattia
grave. Tale certificazione dovrà coprire l’intero anno di riferimento. Nel caso contrario, basterà allegare documenti di prova del
pagamento come: ricevute, bollettini, attestazioni per nidi aziendali. Ogni
documento dovrà riportare: nome della scuola, partita IVA, codice fiscale del
minore e dettagli del versamento effettuato.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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