Fatto
La borsa di Riyadh ha chiuso la seduta con un calo dello 0,7%, l’indice di riferimento Tadwul è più o meno sui livelli da inizio anno, +11% negli ultimi dodici mesi.
La testata economica finanziaria Al Eqtisadiah inizia a fare il punto della stagione delle trimestrali delle società saudite: 106 membri, su 213 del Tadwul, hanno dato i conti. Tra queste, il colosso Saudi Aramco ha registrato un incremento dell’utile del 28% a 43 miliardi di riyal (11,4 miliardi di dollari).
Complessivamente, a oggi, è stato raggiunto il tasso di crescita dell’utile più alto degli ultimi dieci trimestri. L’azienda petrolchimica Al-Lajin ha guidato il trend, dopo aver registrato un incremento dell’utile del +1936%, a 45,8 milioni di SAR. Gli analisti di Al-Eqtisadiya segnalano che quattro aziende produttrici di cemento si sono classificate tra le migliori, con tassi di crescita che vanno dal 400% all’800%, grazie all’aumento dei volumi e dei prezzi medi.
Intanto, la Cina sceglie Riyadh per avviare raccogliere risorse.
Il Ministero delle Finanze di Pechino ha avviato la procedura di collocamento di obbligazioni in dollari in Arabia Saudita, il primo prestito del Paese nella valuta statunitense dal 2021.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, saranno offerti titoli a tre e cinque anni con una guidance iniziale di prezzo di circa 25 punti base e 30 punti base rispetto ai rispettivi rendimenti del Tesoro statunitense.
All’inizio del mese il Ministero delle Finanze aveva dichiarato di voler vendere fino a 2 miliardi di dollari di titoli.
Secondo una delle persone coinvolte, l’operazione ha già ricevuto ordini per oltre 25,7 miliardi di dollari.
Riyadh non è una delle piazze di riferimento per questo genere di operazioni, per cui, la decisione di andare in Arabia Saudita a chiedere soldi, è da mettere in relazione ai recenti sforzi per rafforzare i legami economici.
“È in linea con i crescenti legami tra i due Paesi”, ha dichiarato Ting Meng, senior credit strategist per l’Asia di Australia & New Zealand Banking Group.
Da quando ha aperto i suoi mercati agli investitori stranieri nel 2015, il peso dell’Arabia Saudita nei principali indici dei mercati emergenti è cresciuto in modo significativo, rappresentando attualmente oltre il 4% dell’indice FTSE Emerging Markets.
Effetto
Per puntare sulle prospettive di crescita della Borsa dell’Arabia Saudita, Franklin Templeton ha lanciato un nuovo ETF:
L’ETF Franklin FTSE Saudi …
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