Arriva la proposta ACEA per ridurre l’inquinamento atmosferico nell’Unione Europa: auto più piccole e leggere per contenere le emissioni di CO2.
Da tempo l’UE cerca una soluzione per poter ridurre l’inquinamento. Molti auspicano un futuro full electric anche nel settore automotive, soprattutto per poter ridurre l’impatto della mobilità sull’ambiente. Tuttavia, caso della Norvegia a parte, la transizione ecologica nel settore auto non è così semplice per tutti i Paesi UE.
La proposta ACEA – l’associazione europea del costruttori auto – punta su auto piccole, leggere e soprattutto poco inquinanti. Saranno quindi le citycar la risposta europea al problema dell’inquinamento?
La proposta dell’ACEA per ridurre l’inquinamento: spazio alle citycar
A spiegare la proposta ACEA è il Presidente dell’associazione, Luca De Meo. Parlando al Sole 24 Ore, De Meo ha dichiarato: «Se vogliamo ridurre l’impatto del trasporto, non dovremo solo viaggiare in elettrico, ibrido o idrogeno. Dovremo scegliere di viaggiare con veicoli più compatti e leggeri». Sotto questo punto di vista, sembra esserci un rimando alla “ricetta Draghi”, un rapporto stilato dall’ex Premier sulla competitività e la sostenibilità.
Luca De Meo – numero uno del Gruppo Renault – ha poi spiegato che il segmento delle citycar è stato il più tartassato dalle regolamentazioni, tanto da rendere molto difficile per i costruttori produrre veicoli compatti in maniera da generare incassi. Tuttavia, mentre l’offerta e il segmento si riducono, il prezzo d’ingresso al mercato delle nuove auto è aumentato del 60% in dieci anni. Questo fenomeno spiegherebbe parte delle delocalizzazioni delle fabbriche di auto nel Sud del Mediterraneo e nell’Est dell’Europa. E, contestualmente, lo “svuotamento” di Paesi leader come Francia, Germania, Italia e persino Spagna.
Acea, dunque, punterebbe a una collaborazione tra il settore automotive e gli organi che si occupano delle regolamentazioni e dell’innovazione per stabilire insieme gli standard tecnologici europei su cui occorre lavorare. Ai singoli Governi spetterebbe invece l’onere di incentivare l’acquisto di veicoli meno impattanti.
Citycar e sostenibilità: le sfide
Al momento le citycar vivono un momento di difficoltà in Europa. La Commissione UE impone alle case automobilistiche tecnologie e sistemi di sicurezza sempre più avanzati, con l’obiettivo di ridurre i numeri delle vittime della strada entro il 2050. Per diretta conseguenza, però, le case automobilistiche che si sono concentrate su questo segmento rivalutano la produzione di questi modelli.
Se la produzione riguarda poi le auto elettriche, la faccenda diviene più complessa poiché sarebbe necessario immettere sul mercato modelli in grado di conservare un’autonomia sufficiente per spostarsi in città con una sola ricarica elettrica.
La proposta Acea però potrebbe spingere i singoli Governi UE ad agire nell’immediato rivalutando la possibilità di promuovere incentivi statali specifici per il segmento.
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