Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato accusato di falso in bilancio in merito all’operazione che ha visto il difensore greco Kostas Manolas trasferirsi alla squadra campana nel 2019. La procura di Roma ha chiuso il fascicolo d’indagini a carico del patron dei partenopei e noto produttore cinematografico italiano. L’inchiesta, condotta dai pm Lorenzo De Giudice e Giorgio Orano, nasce dal fascicolo sul caso Victor Osimhen, approdato al Napoli dai francesi del Lille nel 2020. Entrambe le operazioni sono finite nel mirino della giustizia, la quale accusa il presidente del Napoli di aver gonfiato i bilanci del club tramite operazioni di carattere economico illecite, nello specifico plusvalenze fittizie.
L’operazione Manolas
Dopo una lunga e complessa trattativa, nell’estate del 2019 il Napoli aveva raggiunto un accordo con la Roma per l’acquisto a titolo definitivo del difensore greco tramite il pagamento della clausola rescissoria presente nel suo contratto dal valore di 36 milioni di euro. Per Manolas l’esperienza con la maglia azzurra si è conclusa nel gennaio del 2022, ceduto all’Olympiacos per circa 2,5 milioni di euro, dopo aver collezionato 75 presenze, mettendo a referto 4 gol. Il Napoli ha risparmiato ben nove milioni di euro lordi in totale, data la scadenza contrattuale del difensore con i campani stabilita per il 2024.
Il caso Victor Osimhen
Questa non si tratta della prima inchiesta condotta dalla procura di Roma relativa a un caso di plusvalenze fittizie che riguarda Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli è accusato di falso in bilancio anche per il caso Osimhen. Ma i pm romani, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano la stessa accusa anche alla società sportiva Calcio Napoli e al consiglio di amministrazione all’epoca dei fatti. Nell’aprile del 2024, il presidente della squadra campana era stato ascoltato dai pm De Giudice e Orano in un interrogatorio durato oltre un’ora nell’ambito dell’affare che ha visto il passaggio di Victor Osimhen dal Lille al Napoli per una cifra complessiva di 71 milioni e 250 mila euro, facendone l’acquisto più costoso nella storia del club. Tuttavia, il Napoli versò nelle casse dei francesi solo 50 milioni di euro, mentre 21 milioni furono valutati i cartellini del portiere greco Orestis Karnezis e di tre giovani calciati poi letteralmente spariti dai radar. I loro nomi sono Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri. Proprio sulla valutazione di questi calciatori mai più visti in Serie A si era concentrata gran parte dell’indagine.
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