“Non basteranno misure, programmi
e scelte ordinarie per il futuro dell’Umbria, poiché la regione
si trova oggi su un crinale molto scivoloso, divisa com’è tra
luci di ripresa economica che già si intravedono e un rapido
declino che alcuni pezzi della società stanno già vivendo”: il
presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni parla delle
prossime elezioni regionali. In un documento inviato a tutti i
candidati, l’organizzazione ha sintetizzato una serie di
proposte su molti temi trasversali, come crisi demografica,
sostenibilità, capitale umano, semplificazione, infrastrutture,
tasse e tributi locali, legalità e sicurezza, accesso al
credito, e su quattro sfide ritenute centrali per le imprese del
terziario di mercato.
Serve quindi, secondo Confcommercio Umbria – è detto in un
suo comunicato -, una legge regionale sulla rigenerazione urbana
sistemica e integrata, un piano di resilienza e rilancio delle
attività commerciali e servizi di prossimità in ambito urbano,
prevedendo ad esempio di agire sulla leva dei tributi locali,
prevedendo contributi a fondo perduto soprattutto nelle zone
maggiormente a rischio desertificazione, ripensando l’attuale
assetto della sosta in ambito urbano per renderla più facilmente
accessibile, cooperando alla sicurezza urbana con un maggior
presidio delle forze dell’ordine e con contributi regionali
all’allestimento di sistemi di videosorveglianza, sostenendo
l’avvio di nuove attività in ambito urbano con agevolazioni
straordinarie e la polifunzionalità nei borghi, promuovendo
l’utilizzo dei dati anche in ambito urbano quale leva
strategica, facendo partire il più velocemente possibile lo
strumento dei Distretti del commercio he, adeguatamente
finanziati, possono essere una leva straordinaria di sviluppo.
Per Confcommercio Umbria è urgente elaborare anche un nuovo
Testo unico del commercio, che consenta di “governare” più
efficacemente il settore.
L’Umbria del turismo, per Confcommercio, ha già registrato
“risultati straordinari, dimostrando di essere uno dei
principali driver dello sviluppo della regione”.
“L’Umbria si appresta ad affrontare le transizioni gemelle,
quella digitale e della sostenibilità, non al massimo delle
proprie potenzialità”, sottolinea il presidente Giorgio
Mencaroni. “Anche a causa dell’invecchiamento della popolazione
che avanza a ritmi inesorabili e delle difficoltà a passare da
un’economia tradizionale – ha aggiunto -, che finora ha però
permesso un certo benessere, ad un’economia più avanzata.
Occorre quindi uno sforzo aggiuntivo. Occorre trovare le
necessarie energie, risorse e competenze. E Confcommercio vuole
fare la sua parte”.
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