L’attuale quadro meteo europeo vede la predominanza di un vasto campo di Alta Pressione che mantiene condizioni di stabilità su gran parte dell’Italia. Questa situazione è caratterizzata da un anticiclone proveniente dal Nord Africa, che si estende fino all’Europa Centrale e avvolge tutta la penisola italiana con un’influenza marcata, portando temperature superiori alla media stagionale e bloccando l’avanzata delle perturbazioni.
Previsioni meteo per i prossimi giorni
Martedì 5 novembre 2024. Nel Nord Italia, in particolare sulla Pianura Padana, si prevedono nubi basse e strati nuvolosi accompagnati da foschie dense o nebbia. Queste si diraderanno parzialmente nelle ore centrali. Le altre aree del Settentrione vedranno cieli poco nuvolosi con qualche velatura. Al Centro Italia e in Sardegna, si noteranno addensamenti nuvolosi bassi lungo le coste adriatiche e le zone interne del versante tirrenico, con foschie mattutine che si dissolveranno gradualmente. Il resto del Centro avrà cieli sereni o poco nuvolosi. Al Sud Italia e in Sicilia, le coste ioniche vedranno addensamenti nuvolosi compatti con possibili deboli piogge, mentre altrove il cielo sarà poco nuvoloso.
Mercoledì 6 novembre 2024. La Sardegna orientale e le coste ioniche di Sicilia e Calabria saranno interessate da nubi compatte con possibilità di deboli piogge. Sulla Pianura Padana e lungo le coste adriatiche centrali, nebbie e foschie dense persisteranno, ma tenderanno a ridursi durante il giorno. Altrove il cielo sarà poco nuvoloso o velato.
Giovedì 7 novembre 2024. Le Isole Maggiori e la Calabria continueranno ad avere addensamenti compatti con deboli piogge. Addensamenti bassi caratterizzeranno le regioni interne appenniniche del versante adriatico, mentre il resto dell’Italia vedrà cieli poco nuvolosi o velati.
Venerdì 8 novembre 2024 e sabato 9 novembre 2024 La Sicilia e la Sardegna saranno influenzate da addensamenti nuvolosi con piogge sparse, più frequenti sulla Sardegna. La Pianura Padana e le coste adriatiche manterranno condizioni di foschia e nebbia, attenuandosi nelle ore centrali. Il resto del territorio vedrà cieli sereni o leggermente velati.
Inversioni termiche e anomalie meteo
L’Anticiclone favorisce inversioni termiche, un fenomeno in cui le temperature in montagna sono superiori rispetto a quelle nelle pianure e valli. Questo scenario è tipico quando forti campi di Alta Pressione stabilizzano l’atmosfera. Sulle Alpi e l’Appennino, il soleggiamento diretto e la bassa umidità creano temperature insolitamente alte, mentre nelle pianure l’aria più fredda si accumula, specialmente durante la notte. Si tratta di un contrasto che rende le giornate nelle zone montuose miti, mentre le pianure rimangono più fresche.
Cambiamenti meteo dopo metà settimana
Le condizioni potrebbero modificarsi attorno al 7-8 novembre, quando correnti più fredde sposteranno verso sud, partendo dall’Europa Orientale e puntando al Mediterraneo. Questo impulso d’aria fresca potrebbe interessare l’Italia, con un abbassamento delle temperature e maggiore instabilità, soprattutto al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori. L’arrivo di questa massa d’aria fresca, che si contrasterà con le calde e umide presenti sul Mar Mediterraneo, potrebbe segnare un cambiamento significativo.
Rischio di fenomeni estremi: nubifragi al Centro-Sud
Le interazioni tra le correnti fresche in arrivo e l’aria calda e umida nel Mediterraneo potrebbero creare le condizioni per fenomeni estremi come nubifragi e piogge intense. Le aree più a rischio sarebbero quelle del Centro-Sud, in particolare le coste tirreniche e ioniche, oltre a regioni come l’Emilia-Romagna, la Toscana, il Lazio, la Campania e le zone orientali di Sardegna e Sicilia. Anche l’isola della Corsica potrebbe risentire di questa instabilità. L’elevata umidità fungerà da carburante per sistemi temporaleschi intensi, colpendo duramente le aree esposte ai venti di scirocco e libeccio.
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