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Vasco Rossi ricorda il papà: “Non ti piegasti al nazi-fascismo, ora sono tornati”. E FdI replica #finsubito prestito immediato


Neppure il ricordo personale, nell’anniversario della perdita del padre, è esente dal solito sproloquiare della politica se poco poco si fa riferimento al fascismo; politica che si sente chiamata in causa e non resiste alla voglia di replicare comunque, anche quando l’episodio suggerirebbe il silenzio. E, pur se penoso, se ne fa un altro caso.

E’ accaduto con il post di Vasco Rossi che su Instagram ha pubblicato: “Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile… L’altra metà te l’avevano portato via i due anni di lager Nazista a Dortmund che avevi dovuto scontare per non esserti voluto piegare alla barbarie del Nazi Fascismo. Non ci crederai… ma sono tornati… lupi travestiti da agnelli…bulli.. arroganti e le facce ghignanti. Con i loro deliri… i loro dileggi… la loro propaganda…e la stessa ignoranza. Io resto orgoglioso di te! Viva Giovanni Carlo Rossi… Papà Carlino!”.

A 45 anni dalla scomparsa del padre (morto il 31 ottobre 1979), Vasco ricorda come ogni anno che l’uomo fu uno delle migliaia di soldati italiani che l’8 settembre 1943 si rifiutarono di combattere per le truppe nazifasciste. E Vasco aveva già commentato anni addietro: “Durante la guerra, dopo l’8 settembre il Carlino Rossi era stato preso prigioniero dai tedeschi all’isola d’Elba e portato in Germania, in un campo di lavori forzati, uno di quei 600mila soldati italiani che non hanno accettato, per evitarlo, di combattere per i tedeschi contro i loro fratelli per la Repubblica sociale italiana”.

Il post ha suscitato la reazione del presidente della commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone (FdI)“Caro Vasco, siamo tutti solidali e rispettosi della tua memoria familiare e condividiamo il senso profondo di questo tuo ricordo, ma con il tuo assurdo paragone oltraggi milioni di italiani che hanno dato fiducia a questo governo affermando un sillogismo falso e offensivo tra il passato che non passa e il presente che ci dà ragione – dice all’Adnkronos il deputato di fratelli d’Italia – Forse Vasco non sai che ‘siamo solo noi’ che, su proposta del centrodestra attraverso l’onorevole Mulè, con relatrice Di Maggio, approvammo in consultiva con votazione unanime, nella commissione che ho l’onore di presiedere, la legge per istituire la giornata Imi degli internati militari, ora in fase di approvazione al Senato, che onora tuo padre e 600mila internati. Continueremo a cantare le tue canzoni senza sentirci figli di un dio minore…”.



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