Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Stellantis, il no di Elkann all’audizione in Parlamento: «Ha detto tutto Tavares» #finsubito prestito immediato


di
Francesco Bertolino

Il presidente del gruppo auto attende la convocazione ufficiale a Palazzo Chigi che dovrebbe arrivare a breve

John Elkann non andrà in Parlamento per discutere dei piani di Stellantis in Italia. «Non abbiamo nulla da aggiungere rispetto a quanto già illustrato dall’amministratore delegato», ha scritto Elkann al presidente della commissione Attività Produttive della Camera, Alberto Gusmeroli, riferendosi all’audizione di Carlos Tavares dello scorso 11 ottobre. Gusmeroli, leggendo in apertura di seduta la lettera di Elkann, ha annunciato che la commissione «rinnoverà la richiesta di audizione». «Credo – ha detto – che senta in sé la storia di un gruppo che ha dato tanto negli anni all’Italia ma ha ricevuto tanto dall’Italia e quindi anche per queste ragioni credo che sia utile interloquire con tutte le forze parlamentari». 

Attesa per la convocazione di Palazzo Chigi

Il presidente del gruppo auto attende invece la convocazione ufficiale a Palazzo Chigi, a cui proprio una mozione di Montecitorio ha impegnato il governo e che dovrebbe arrivare a breve. E ribadisce «la disponibilità a un dialogo franco e rispettoso» nell’ambito del tavolo di confronto istituito presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy che, tra gli altri, dovrebbe affrontare anche il tema del taglio da 4,6 miliardi apportato dalla manovra di bilancio al fondo per l’automotive. 




















































Le tensioni con la politica 

La decisione di Elkann ha suscitato lo «sconcerto» del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. «Mi auguro che questa posizione possa essere presto chiarita», ha rimarcato in una nota. «Scavalcare il Parlamento sarebbe un atto grave». I rapporti fra Stellantis e la politica italiana restano insomma tesi. Il governo rimprovera alla casa di non investire a sufficienza per raggiungere l’obiettivo di fabbricare un milione di auto all’anno in Italia, accusandolo di delocalizzare la produzione in Paesi con un costo della manodopera più basso. Stellantis ribatte che l’entità dalla produzione in Italia dipende, anzitutto, dalla domanda di auto domestica che, specie per l’elettrico, ha bisogno del sostegno degli incentivi pubblici.

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

La crisi del settore auto

Lo scontro si inserisce in una fase di grave tensione industriale per l’auto europea che, inevitabilmente, diventa anche sociale e politica. In Italia così come in Germania, dove il cancelliere Olaf Scholz ha incontrato ieri il ceo di Volkswagen, Oliver Blume, per chiedergli conto della decisione di chiudere tre fabbriche in Germania — e una di Audi in Belgio — licenziando migliaia di dipendenti. 

La concorrenza di Pechino

Il problema per i costruttori tedeschi risiede soprattutto nel ripiegamento protezionistico del mercato cinese. Nel 2017 i costruttori occidentali controllavano il 57% delle vendite in Cina; nel 2024 la quota è crollata al 35%, privandoli della principale valvola di sfogo per la sovraccapacità produttiva degli impianti europei. 

I dazi alle auto cinesi

Per proteggere un’industria che vale il 7% del pil e il 7% dell’occupazione, così, la Commissione Ue ha approvato un aumento dei dazi fino al 45% sulle importazioni dalla Cina di auto elettriche che, secondo Bruxelles, hanno beneficiato di ingenti incentivi pubblici. Le nuove tasse entreranno in vigore giovedì 31 ottobre, a meno di un accordo dell’ultima ora con Pechino che pare poco probabile. Per ritorsione, perciò, oltre a minacciare dazi su brandy, prodotti caseari e maiale europei, il governo cinese ha imposto ai propri costruttori di sospendere gli investimenti sull’apertura di nuove fabbriche nel Vecchio Continente.


30 ottobre 2024 ( modifica il 30 ottobre 2024 | 09:57)

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

 

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui