Secondo l’authority le simulazioni effettuati anche dai comparatori online non includono l’intero costo della polizza e dunque il tasso Taeg applicato risulta più basso rispetto a quello offerta alla clientela realmente
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Crédit Agricole per la promozione dei mutui. Lo sottolinea l’Autorità spiegando che Crédit Agricole promuoverebbe il «Mutuo Crédit Agricole Greenback» proponendo «simulazioni di costo che non includono nel TAEG l’intero costo della polizza a protezione del credito necessaria ad accedere allo sconto promozionale sul tasso di interesse. Inoltre, il prodotto sarebbe promosso anche attraverso siti online comparatori di mutui, senza però informare in modo adeguato che l’offerta è condizionata a determinate condizioni».
Le simulazioni online
«In particolare Crédit Agricole, nelle simulazioni di mutuo online, accessibili sia sul proprio sito web sia sui siti web di comparazione mutui, – segnala
l’Antitrust – indicherebbe un TAEG che non include il costo della polizza a protezione del credito (CPI) – necessaria a beneficiare di uno sconto in promozione sul tasso di interesse del mutuo – per l’intera durata del finanziamento. La banca comprenderebbe invece il costo della polizza CPI relativo solo ai primi dodici mesi a partire dalla stipula del mutuo».
Le condizioni non vengono segnalate
Inoltre, alcuni siti web di comparazione che propongono questa offerta, pur presentando simulazioni di mutuo con i vantaggi previsti dalla promozione, prosegue l’Agcm, «non evidenzierebbero adeguatamente le condizioni necessarie per avvalersene, come la stipula della polizza CPI per ottenere lo sconto sul tasso di interesse o l’acquisto di un’immobile con classe energetica A o B per ottenere l’azzeramento delle commissioni di istruttoria, delle spese di incasso rata e delle spese di gestione della pratica».
Consumatori non informati
Nelle pagine di simulazione del mutuo non si informerebbero i consumatori del fatto che lo sconto promozionale applicato al tasso di interesse varia a seconda del canale (online, filiale, altri intermediari) attraverso cui il
consumatore richiede il mutuo a Crédit Agricole. Martedì i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Crédit Agricole Italia S.p.A. con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
L’istituto informato solo martedì 29 ottobre
Fonti vicine alla banca fanno sapere che di aver appreso nella giornata di martedì 29 ottobre che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un’istruttoria sulle modalità di promozione on-line di uno dei mutui della nostra Banca (il mutuo “Greenback”); prodotto che ha incontrato il gradimento dei risparmiatori per le sue caratteristiche e gli sconti che consente di ottenere. La Banca ha fornito a questa Autorità massima collaborazione, mettendo subito a disposizione di quest’ultima sia informazioni e documenti a conferma della correttezza del proprio operato sia, soprattutto, gli esiti delle plurime interlocuzioni avute con le Autorità di settore, le quali hanno già avuto modo, anche recentemente, di verificare con esito positivo le modalità di promozione e collocamento di questo mutuo. I funzionari dell’Autorità Garante, presenti nella sede di Credit Agricole Italia, hanno preso atto di queste precedenti interlocuzioni, acquisendo la relativa documentazione. Il giorno dopo il comunicato con l’avvio dell’indagine.
Tutto nasce da un esposto Codacons
«L’Antitrust ha accolto l’esposto presentato lo scorso maggio dal Codacons e ha aperto una istruttoria nei confronti di Crédit Agricole per la promozione dei mutui», dice l’associazione dei consumatori, che nei mesi scorsi aveva presentato una dettagliata segnalazione all’Autorità denunciando possibili pratiche scorrette da parte dell’istituto di credito. «In particolare – prosegue la associazione dei consumatori -nell’esposto del Codacons si sottolineava come «da un monitoraggio compiuto dall’associazione sui siti specializzati in comparazione mutui sembrerebbe emergere come la Crédit Agricole figuri al primo posto quale banca che presenta sul mercato un mutuo con un Taeg più basso. Tuttavia nel momento in cui l’utente andrebbe a richiedere il mutuo verrebbe invitato a sottoscrivere una polizza al fine di proteggere il finanziamento e comparirebbe la dicitura «gli spread saranno aumentati di 0,50% nel caso di mancato abbinamento di polizza facoltativa CPI CACI Vita». Tali pratiche sono da considerarsi scorrette.
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