Firenze, 29 ottobre 2024 – Nella settimana per l’energia e la sostenibilità 2024, Confartigianato Imprese Firenze ha spiegato alle aziende del territorio come usufruire dei contributi per interventi di efficientamento energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili, così da ridurre i costi in bolletta. I relativi bandi sono due (Fer imprese e Energia imprese processi produttivi) e le domanda per il contributo può essere presentata entro le 16 del 7 gennaio 2025.
«L’iniziativa – ha spiegato Serena Vavolo, presidente di Confartigianato Firenze – è nata per dare un aiuto concreto alle nostre aziende nel contenere i costi in bolletta favorendo, inoltre, un consumo più green e meno impattante. Gli artigiani, che custodiscono un saper fare e una cultura del lavoro, possono fare molto anche per l’ambiente, nostra casa comune».
Cosa prevedono i bandi
Il bando Fer, che riguarda la produzione energetica da fonti rinnovabili, è rivolto a imprese e professionisti localizzati in Toscana che intendono effettuare investimenti in realizzazione di impianti di produzione termica ed elettrica da fonti rinnovabili. L’impresa deve essere in regola con i parametri di affidabilità economico-finanziaria previsti dal bando, ovvero: adeguatezza patrimoniale (compartecipazione al rischio); affidabilità economica (redditività della gestione caratteristica); affidabilità finanziaria (capacità di copertura finanziaria del progetto).
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
- impianti solari termici;
- impianti geotermici a bassa entalpia;
- pompe di calore;
- impianti solari fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo;
- teleriscaldamento/teleraffrescamento efficienti.
L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere non inferiore a 20mila euro e non superiore a 500mila. Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di Iva sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva locale o sede operativa oggetto di intervento:
a) spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto;
b) spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda;
c) spese tecniche per progettazione, direzione lavori, sicurezza, collaudo nonché certificazione degli impianti, dei macchinari, dei sistemi e delle opere, studi e/o consulenze specialistiche, indagini, diagnosi energetica.
Le spese tecniche sono ammesse in misura non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili e comunque di importo non superiore a 15mila euro. L’agevolazione è concessa al 50% rispetto alla spesa ritenuta ammissibile per la micro e piccola impresa, al 40% per la media impresa e al 30% per la grande impresa.
Per quanto riguarda invece il bando energia imprese processi produttivi, l’agevolazione copre le spese per interventi da realizzarsi su una singola unità produttiva locale o sede operativa che può comprendere uno o più edifici o unità immobiliari di proprietà o nella disponibilità del soggetto che presenta la domanda. Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
- recupero calore di processo da forni, cogenerazioni, trasformatori, motori, compressori o da altre apparecchiature;
- coibentazioni compatibili con i processi produttivi;
- automazione e regolazione degli impianti di produzione;
- movimentazione elettrica;
- accumulo, riciclo e recupero acqua di processo;
- accumulo, recupero acqua per teleriscaldamento;
- rifasamento dell’impianto elettrico;
- introduzione/sostituzione di motori, pompe, inverter, compressori, gruppi frigoriferi o pompe di calore;
- sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore;
- altra tipologia di intervento che modifica l’impianto produttivo volto alla riduzione dei consumi energetici.
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di Iva, sostenute a partire dalla data di inizio progetto, convenzionale o anticipato, se direttamente pertinenti all’unità produttiva locale/sede operativa oggetto di intervento:
a) spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla realizzazione del progetto;
b) spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda;
c) spese tecniche per progettazione, direzione lavori, sicurezza, collaudo nonché certificazione degli impianti, dei macchinari, dei sistemi e delle opere, studi e/o consulenze specialistiche, indagini, diagnosi energetica (ad esclusione di quella prevista dall’art.8 del D.Lgs.102/2014)
Le spese tecniche sono ammesse in misura non superiore al 10% del totale delle spese ammissibili e comunque di importo non superiore a 25mila euro purché le stesse siano strettamente connesse e necessarie alla preparazione e realizzazione degli interventi oggetto della domanda, come dovrà risultare in modo specifico ed univoco da idonea documentazione contrattuale inerente l’affidamento dei relativi incarichi.
L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere compreso tra 100mila e 500mila euro. L’agevolazione è concessa al 25% della spesa ritenuta ammissibile per la micro e piccola impresa, al 20% per la media impresa e al 15% per la grande impresa. I bandi sono consultabili qui.
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