Il governo ha sorpreso tutti annunciando un drastico ridimensionamento del fondo automotive, con una riduzione superiore all’80%, pari a 4,6 miliardi, rispetto ai 8,7 miliardi originariamente destinati al settore dal governo Draghi. Questa riduzione rappresenta dunque una sorta di addio agli incentivi auto, che non saranno disponibili né nel 2025 né in seguito. I fondi rimasti, pari a 1,2 miliardi fino al 2030, verranno utilizzati, con una media di 200 milioni all’anno, per supportare la filiera automobilistica.
Questa riduzione rappresenta una sorta di addio agli incentivi auto
Secondo quanto riportato oggi da Il Sole 24 Ore, le risorse destinate agli incentivi auto verranno reindirizzate verso lo sviluppo del settore aeronautico, le tecnologie per la difesa aerea nazionale, le navi Fremm e il settore marittimo. L’ammontare totale è di 11,3 miliardi, con un orizzonte che si estende fino al 2039.
«La riduzione delle già limitate risorse allocate nel 2020 è un’inaccettabile sorpresa che contraddice in modo evidente l’importante lavoro che il governo sta svolgendo in Europa per sostenere il settore e migliorare la regolamentazione. Questo provvedimento annulla mesi di intenso impegno del Tavolo Sviluppo Automotive, durante i quali Anfia, le parti sociali e le Regioni hanno presentato al governo un piano d’azione per supportare la filiera», afferma l’Anfia sotto la direzione di Roberto Vavassori.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha rassicurato il settore automotive affermando che il governo si impegna a fornire gli strumenti necessari per affrontare la transizione energetica. Ha evidenziato che le risorse saranno destinate a investimenti produttivi, con un focus particolare sulla componentistica.
I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno aderito alla protesta, sottolineando la necessità di un robusto supporto al settore in questo periodo di significativa trasformazione e crisi. Hanno richiamato l’attenzione sullo sciopero nazionale e sulla manifestazione del 18 ottobre, che ha coinvolto più di 20.000 lavoratori.
Seguici qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui