Sassari «Ormai sembra quasi una roulette russa, esci per andare al lavoro e non sai se tornerai a casa, perché non c’è garanzia sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e questa strage quotidiana ne è la prova»: così le segretarie della Cgil e Filcams Cagliari Simona Fanzecco e Nella Milazzo in riferimento all’ennesimo incidente mortale sul lavoro che ha ucciso Nicolò Meloni, una guardia giurata, un giovane di 27 anni, a Sestu. Il giovane ha perso la vita dopo essere stato travolto da un cancello scorrevole.
È una strage, denuncia la Cgil, che coinvolge ormai tutti i settori, anche quelli che apparentemente parrebbero più sicuri di altri e, invece, per imperizia, superficialità, incuria, sono ormai pericolosi. «Oggi è accaduto a una guardia giurata, una categoria che opera spesso in condizioni difficili per garantire la sicurezza ai cittadini e che in questo caso ha trovato la morte schiacciato da un cancello uscito dai binari, una dinamica che ci deve interrogare anche sullo state delle manutenzioni dei luoghi dove si opera».
E infine: «Sulla sicurezza occorre alzare il livello di guardia», aggiungono le segretarie rivolgendo l’ennesimo «appello alle imprese, alle istituzioni e a tutti i soggetti che a vario titolo si occupano della materia, affinché si investa di più, si potenzino i sistemi di controllo e monitoraggio, si incrementino le azioni per diffondere la cultura della sicurezza, della salute, della prevenzione».
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