Acquistare una seconda casa comporta il pagamento di maggiori tasse, tra cui l’imposta di registro, che incide significativamente sul costo complessivo della compravendita. Questa tassa è calcolata in base al valore dell’immobile e differisce da quella applicata sulla prima casa. Capire come si calcola l’imposta di registro per una seconda casa è fondamentale per pianificare al meglio un investimento. Vediamo come.
Quanto si paga di tasse sull’acquisto della seconda casa?
L’acquisto di una seconda casa prevede diverse imposte, che variano in base al venditore e alla tipologia di immobile. Le principali tasse da considerare sono le seguenti:
- Imposta di registro: incede del 9% del valore catastale dell’immobile, con un minimo di 1.000 euro.
- Imposta ipotecaria: 50 euro fissi.
- Imposta catastale: 50 euro fissi.
Se l’immobile è acquistato da un’impresa con IVA, si applicano le seguenti aliquote:
- IVA: 10% del prezzo di acquisto (22% per immobili di lusso).
- Imposta di registro: fissa a 200 euro.
- Imposta ipotecaria e catastale: 200 euro ciascuna.
Come si calcola l’imposta di registro per la seconda casa?
L’imposta di registro si calcola applicando il 9% sul valore catastale dell’immobile. Questo valore viene determinato moltiplicando la rendita catastale, per il valore del coefficiente.
La rendita catastale di una casa si può calcolare, ed è reperibile al Catasto Fabbricati),
I coefficienti catastali sono invece dei numeri fissi stabiliti dalla legge, che si utilizzano per calcolare il valore catastale di un immobile. Il coefficiente varia in base alla categoria catastale di appartenenza della casa, e aumenta con l’aumentare delle case di proprietà. Per la seconda casa il coefficiente di riferimento è il 126. Per la prima casa è 115,5.
Non ci resta che ipotizzare un caso per simulare il calcolo dell’imposta.
Esempio di calcolo dell’imposta di registro sulla seconda casa
Ipotizziamo di voler acquistare una seconda casa, e supponiamo che l’immobile abbia una rendita catastale di 1.200 euro. Calcoliamo l’imposta in due passaggi:
- Valore catastale: 1.200 x 126 (coefficiente sulla seconda casa) = 151.200 euro
- L’imposta di registro sulla seconda casa è del 9%, quindi dobbiamo calcolare il 9% di 151.200 (valore catastale)
- 151.200 x 9 / 100 = 13.608 euro
Pertanto, l’imposta di registro da pagare sarebbe di 13.608 euro, a cui vanno aggiunte le imposte ipotecaria e catastale fisse di 50 euro ciascuna.
Come non pagare l’imposta di registro sulla seconda casa?
Non è possibile evitare completamente il pagamento dell’imposta di registro sulla seconda casa, ma le normative consentono riduzioni fiscali. È il caso del trasferimento di proprietà per donazioni o successioni, le cui imposte possono variare rispetto all’acquisto diretto.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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