In un consiglio comunale aperto dalle contestazioni per il “caso Buffolo”, Verona approva il Dup, documento unico di programmazione 2025-2027.
Sono stati 45 minuti molto accesi quelli che hanno aperto il consiglio comunale di ieri, 24 ottobre, a Palazzo Barbieri. Consapevoli che sulla sicurezza e sulla morte di Moussa Diarra si sarebbe discusso nel consiglio comunale straordinario del 5 novembre, i consiglieri di opposizione si sono concentrati sull’assessore Jacopo Buffolo e sulla storia da lui condivisa sui social network. Il centrodestra locale non perdona a Buffolo quelle parole pubblicate sull’uccisione del 26enne maliano alla stazione di Verona Porta Nuova. «Ad un bisogno di cura ed aiuto si è risposto a colpi di pistola», aveva scritto Buffolo. Una frase che è stata interpretata come un’accusa nei confronti del poliziotto che ha sparato a Moussa Diarra, in quello che è stato descritto come un contesto di legittima difesa. Dalle parole di Buffolo, il sindaco Damiano Tommasi e la sua amministrazione si è distanziata, ma per le opposizioni non è sufficiente. E dalle minoranze sono piovute richieste di dimissioni.
Il consiglio comunale però non si è esaurito in questi tre quarti d’ora iniziali. Dopo queste comunicazioni, i consiglieri hanno votato i vari punti all’ordine del giorno ed il più importante è passato con 23 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto. L’assise ha dato il via libera al Documento Unico di Programmazione (Dup 2025-2027), che raccoglie le progettualità che saranno portate avanti fino a fine mandato.
Il documento, già approvato in prima battuta la scorsa estate, dopo la presentazione delle osservazioni delle consigliere comunali Annamaria Molino (Lista Tommasi) e Carla Padovani (Verona Per) è tornato in aula per la definitiva approvazione.
L’assessore al bilancio Michele Bertucco, su indicazione del sindaco Tommasi, ha illustrato così i punti salienti: «Il Dup al suo interno contiene, oltre ad un’analisi puntuale del tessuto economico-sociale veronese, con la presentazione dell’evoluzione dello scenario demografico cittadino avvenuta negli ultimi anni, le nostre linee programmatiche, gli obiettivi strategici ad esse collegati e gli indirizzi generali alle aziende partecipate. Sull’ordine pubblico e la sicurezza, c’è tutto l’aspetto del presidio del territorio, che non è una preoccupazione solo di una parte politica, ma che tocca amministrazioni comunali di tutte le tipologie. Perché da un lato viene chiesto sempre di più agli enti locali di dare delle risposte ai cittadini e alle cittadine, dall’altro vengono continuamente tagliate le risorse e la possibilità di assunzioni. Sulle politiche educative: stiamo riconvertendo le scuole dell’infanzia in asili nido, perché allo stesso tempo abbiamo una copertura molto importante sulle scuole materne mentre è più ridotta sugli asili nido. Anche su questo tema servono quindi nuove risorse da parte dello Stato. Stiamo poi lavorando per dare risposte sulla pianificazione. Sono stati affidati incarichi per la revisione del Pat, del piano delle Mura e dei Forti e del Parco dell’Adige, tutti fermi al 2007. Per le politiche sociali, nonostante i tagli dei fondi, stiamo ragionando sulle modalità per accrescere la disponibilità di risorse in quest’ambito. Per favorire la transizione energetica nell’edilizia privata, alcuni progetti sono già stati messi a terra e su altri sono in corso ragionamenti per giungere alla loro realizzazione. Tema fondamentale sono inoltre i quartieri. Non esiste solo il centro storico, ma un ampio territorio su cui vanno costruiti progetti di rilancio per accrescere aggregazione e vivibilità. Altro nostro obiettivo è il progetto Grande Castelvecchio, obiettivo raggiungibile se si sceglie di trovare insieme una soluzione che vada nella direzione di una valorizzazione del principale museo cittadino, che necessità di accrescere i propri spazi per ampliare la sua offerta culturale».
Negli interventi in aula hanno preso la parola la consigliera Verona Per Carla Padovani, il consigliere di Forza Italia Luigi Pisa e il consigliere di Fratelli d’Italia Massimo Mariotti.
Altra approvazione di ieri, con 23 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti, è l’operazione di investimento di circa 10 milioni di euro, volta a garantire il rimborso anticipato di mutui con Banca Intesa San Paolo e Dexia e la riduzione, in particolare nel triennio 2025-2027, degli oneri da indebitamento collegati. Una scelta che conferma la politica di riduzione del debito, avviata già alla fine dello scorso anno con l’estinzione anticipata di due mutui in essere con Banca Intesa San Paolo per un importo di circa 4.515.000 di euro. L’estinzione 2023 ha garantito un primo abbattimento della spesa annua per rate di mutui pari ad 1 milione di euro che ha permesso di far fronte ai tagli dei trasferimenti erariali previsti dalla legge di bilancio, che per il 2024 e il 2025 ammontano a circa 1,7 milioni di euro.
Il portafoglio del debito complessivo del Comune di Verona risulta ora composto da 93 mutui e da 1 prestito obbligazionario comunale, per un debito netto residuo di 72.517.000 euro, con un tasso medio del 3,97%. Per raggiungere l’obiettivo di maggiore risparmio nel trienni 2025-2027, il Comune ha preso in considerazione tre mutui aventi all’1 gennaio un debito residuo complessivo pari a 9.565.832 euro, con un tasso medio del 2,737% e una durata di 4 anni e 10 mesi. Prestiti che possono essere estinti senza che il Comune debba corrispondere alcun indennizzo. Nel complessivo il rimborso anticipato dei debiti residui consente: la riduzione dell’indebitamento; la riduzione dell’incidenza sul bilancio di esercizio della spesa per interessi passivi e per quote di capitale stanziate per l’ammortamento dei mutui e prestiti obbligazionari; la diminuzione del tasso di rigidità strutturale del bilancio.
Due, infine, le mozioni approvati. Con 23 voti favorevoli e 1 contrario, è passata la mozione a firma della consigliera Jessica Cugini di Comune per Verona – Sinistra Civica Ecologista, che impegna l’amministrazione a rappresentare in tutte le sedi la posizione di preoccupazione e dissenso per la Finanziaria 2025 e i conseguenti tagli agli enti locali.
Con 24 voti favorevoli è stata approvata all’unanimità anche la mozione dei consiglieri Paolo Rossi di Verona Domani-Coraggio Italia e Nicolò Zavarise della Lega, che impegna sindaco e giunta ad attivarsi con il Governo e il Parlamento per reperire le risorse per l’adozione di un piano di assunzione straordinario al fine di incrementare l’apparato della polizia locale, secondo le reali esigenze della città.
«L’esigenza di un piano straordinario di assunzioni nasce dall’evidente necessità di sostenere il grande lavoro svolto quotidianamente dai nostri agenti di polizia locale, già impegnati in numerosi interventi di controllo e tutela del territorio, spesso in condizioni di forte pressione – hanno dichiarato i due consiglieri di opposizione – Verona, città ricca di eventi e manifestazioni di importanza internazionale, ospiterà nei prossimi anni occasioni significative, tra cui la cerimonia olimpica e paraolimpica del 2026, che richiederanno un’attenzione ancora maggiore alla sicurezza. In questo contesto, un incremento dell’organico della polizia locale non solo migliorerebbe la capacità di gestione della sicurezza durante gli eventi, ma contribuirebbe anche a incrementare le operazioni di sicurezza a Verona»
«I nostri agenti di polizia locale sono una risorsa insostituibile per Verona – ha aggiunto Nicoló Zavarise – Quotidianamente svolgono il loro lavoro con professionalità e impegno, spesso fronteggiando situazioni di rischio e operando con organici ridotti rispetto alle reali necessità. Incrementare il loro numero è una priorità per dare risposte efficaci alle problematiche del territorio e per garantire una gestione ottimale della sicurezza cittadina».
«La città di Verona, con il suo forte richiamo turistico e la presenza di eventi di grande rilievo, ha bisogno di un piano di sicurezza adeguato – ha concluso Paolo Rossi – Siamo consapevoli delle difficoltà che affrontano quotidianamente i nostri agenti, per questo riteniamo doveroso supportarli con un ampliamento dell’organico. L’approvazione di questa mozione è un primo passo importante in questa direzione».
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