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IT Wallet, come funziona il primo portafoglio digitale italiano #finsubito prestito immediato


È arrivato anche il Italia il portafoglio elettronico digitale: si chiama IT Wallet e dal 23 ottobre 2024 è disponibile ufficialmente per i device personali. Sebbene, in questo primo momento, siano davvero pochi i «fortunati» italiani che lo possono utilizzare (circa 50 mila), nel corso dei prossimi mesi verrà progressivamente rilasciato per tutti i cittadini.

Ma cos’è e come funziona l’IT Wallet? Quali documenti contiene? Come si rapporta a SPID e CIE? Cerchiamo di fare un quadro puntuale della situazione del nuovo – anzi, il primo – portafoglio digitale italiano, sull’onda del progetto europeo.

Cos’è l’IT Wallet, il portafoglio digitale italiano

L’IT Wallet è un portafoglio virtuale sicuro e completamente digitale, che permette di raccogliere al suo interno i documenti più importanti, per portarli facilmente con sé direttamente nel proprio smartphone. Un’autentica rivoluzione messa in atto grazie ai fondi stanziati nel piano per la digitalizzazione dei dati personali e della pubblica amministrazione (circa 1,7 miliardi di euro) e che pone il nostro Paese in linea con il progetto europeo del wallet continentale, al quale si punta entro il 2026.

Questo portafoglio digitale elettronico segna un importante step verso l’abbandono della carta e il passaggio definitivo alla via telematica. Un modo nuovo per conservare e digitalizzare i propri documenti e, al tempo stesso, comunicare con la pubblica amministrazione, con la possibilità di avere sempre a portata di smartphone quello che, solitamente, si ha nel portafoglio fisico personale. Anche se, almeno per un primo momento, le funzioni sono molto limitate.

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Quali documenti sono disponibili oggi sul portafoglio digitale?

Dopo tanti annunci, rumors sulle funzionalità e lanci «istituzionali», dal 23 ottobre 2024 l’IT Wallet è disponibile per circa 50 mila italiani, che possono non solo iniziare a testare il portafoglio digitale ma anche utilizzarlo a tutti gli effetti.

Considerati i numeri, quindi, non tutti i cittadini sono abilitati a prendere confidenza con il portafoglio digitale: l’estensione di massa, infatti, è prevista per il prossimo 4 dicembre.

Ma quali documenti contiene da subito il portafoglio digitale? Per il momento si possono caricare solo tre documenti:

Una volta attivati questi documenti digitali sull’IT Wallet, è materialmente possibile uscire di casa senza i corrispettivi cartacei, a patto di avere il portafoglio digitale scaricato e consultabile sul proprio smartphone.

Come funziona l’IT Wallet e come scaricarlo sul proprio smartphone

Dal punto di vista dell’utente, si tratta di una soluzione per semplificare la propria vita quotidiana, fornendo, al tempo stesso, un accesso facile e sicuro a documenti importanti e servizi digitali. L’evoluzione più diretta dello SPID e della CIE, la carta d’identità elettronica, che sono, in sostanza, le vie d’accesso necessarie per il portafoglio digitale. Non andranno in pensione, quindi, ma saranno parte integrante del progetto IT Wallet.

Ma per accedere e utilizzare l’IT Wallet, è necessario soddisfare determinati requisiti. Come qualsiasi altro wallet, anche il portafoglio digitale italiano prevede dei passaggi necessari per poter usufruire di tutte le funzioni più importanti, come caricare e scaricare i documenti e comunicare con la pubblica amministrazione. È ancora presto per sapere con precisione come funzionerà in futuro il canale diretto con le pubbliche amministrazioni e con altri servizi online (anche privati), dato che per un primo momento l’obiettivo è quello di includere tutte le carte personali nel più breve tempo possibile. Quindi, è lecito aspettarsi che sull’IT Wallet presto sarà disponibile anche la carta d’identità elettronica.

Intanto, però, possiamo ricordare quali sono i requisiti necessari per l’accesso e l’uso del portafoglio digitale nella sua conformazione ordinaria.

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  • Il servizio è dedicato a tutti i cittadini italiani maggiorenni.
  • Gli utenti devono possedere uno smartphone o, comunque, dispositivi compatibili, come i tablet, e avere accesso a una connessione internet affidabile. Queste basi assicurano un’esperienza utente sicura e senza intoppi.
  • Poi è necessario scaricare e installare l’App IO, l’applicazione dei servizi pubblici creata nell’aprile 2020. L’IT Wallet è contenuto al suo interno.
  • Una volta installata l’app, bisogna accedervi tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o Cie (Carta di identità elettronica).

Una volta eseguito l’accesso, bisogna seguire le istruzioni relative al portafoglio elettronico digitale e, progressivamente, sarà possibile fare upload o download sia dei propri documenti personali che delle comunicazioni amministrative, con la possibilità di firmare e inviare modulistica e file direttamente dall’app.

Gli step futuri dell’IT Wallet: i documenti che saranno disponibili prossimamente

Di base, l’IT Wallet dovrebbe contenere una varietà di documenti importanti, tra cui carte di identità, patenti di guida, documenti fiscali e certificati di vario genere.

La prospettiva futura, però, è quella di rendere l’IT Wallet un vero e proprio tramite tra uno smartphone certificato e tutti gli accessi principali con i servizi di assistenza e amministrazione. Quindi, via libera a documenti sanitari, come ricette e prescrizioni, certificazioni digitali e documentazione privata o professionale. Un cambiamento che certifica il fine ultimo della semplificazione delle procedure burocratiche, con la possibilità di avere tutti i documenti essenziali in un’unica piattaforma digitale sicura.

Dalla roadmap del progetto, infatti, dopo il lancio iniziale per tutti i cittadini, è prevista una seconda fase (indicativamente tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025) in cui sarà possibile caricare sul portafoglio digitale la carta d’identità, la tessera elettorale e il passaporto. Sempre in questo periodo (oppure un po’ più avanti), via libera anche a licenze professionali, titoli di studio e documenti giuridici, che saranno propedeutici ad estensioni successive di natura complementare.

Difatti, è prevista anche una sezione dell’IT Wallet dedicata ai professionisti – forse a pagamento – nella quale sarà possibile caricare i titoli, gli attestati tecnici e le perizie documentate. Con esse, ci sarà la possibilità anche di accedere alle candidature per i bandi pubblici, grazie all’inserimento di documentazioni professionali, curriculum vitae e altri eventuali attestati o atti corredati da firma digitale.

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I vantaggi dell’IT Wallet

Questo strumento è fondamentale per l’Italia, in quanto permetterà al Paese di avere così il suo portafoglio per l’identità digitale e di essere conforme al più ampio piano per dare origine al “European Digital Identity Wallet”, il portafoglio digitale europeo, previsto entro il 2026.

Adottare un IT Wallet italiano nonché europeo, quindi, offre una serie di vantaggi significativi e tangibili. Il tutto considerando che i dati saranno scambiati senza intermediari e che i cittadini saranno liberi di condividere le informazioni che ritengono necessarie, dato che vari passaggi saranno comunque facoltativi.

  • Innanzitutto, vi è una maggiore sicurezza grazie alle avanzate tecnologie di crittografia e autenticazione, già messe in atto con Spid e Cie.
  • Inoltre, la gestione centralizzata dei documenti semplifica la vita degli utenti, consentendo loro di accedere rapidamente alle informazioni necessarie.
  • Senza dimenticare che l’IT Wallet promuove la sostenibilità riducendo l’uso di carta e semplificando i processi burocratici, aspetti da tenere in considerazione nel processo di transizione tecnologica e globalizzata.
  • Inoltre, la portabilità del wallet digitale consente un accesso rapido e sicuro ovunque si trovi l’utente, a patto di possedere uno smartphone abilitato e una connessione internet protetta.

Wallet italiano ed europeo: obiettivo 2026

Oggi, forse, ce ne rendiamo solo parzialmente conto ma l’IT Wallet, nel prossimo futuro, è destinato a diventare un elemento essenziale nella vita delle persone nell’era digitale. Un servizio che, se usato seguendo tutti i requisiti, sia dalla pubblica amministrazione che dai cittadini, è in grado di abbattere barriere burocratiche, far risparmiare tempo, risorse economiche e, perché no, accorciare distanze geografiche. Anche per operazioni che, ancora oggi, richiedono un impegno in presenza.

La roadmap del PNRR in materia di identità digitale è ambiziosa: essa prevede che, entro il 2025, 42,5 milioni di cittadini siano in possesso di questo strumento. L’obiettivo pare non essere così distante, alla luce dei 36,4 milioni che posseggono lo Spid e dei 39,3 milioni che hanno la Cie (Fonte: Sole 24 Ore).

Stando ai piani, entro il 2025 It Wallet diventerà l’unica identità digitale nazionale, inglobando anche SPID e CIE. Il 2026, infine, sarà l’anno del portafoglio digitale europeo, l’ultima frontiera dell’IT Wallet, che sarà così utilizzabile su tutto il suolo continentale.



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