Il Psi regionale mostra il suo malcontento nei confronti della Giunta Todde, con un duro comunicato dove segnala numerose divergenze di vedute. Fra queste «la constatazione della mancanza di condivisione politica con l’attuale Giunta», la nota a firma del segretario regionale Gianfranco Lecca. «Gli obiettivi comuni stabiliti nel programma elettorale non sono stati rispettati e l’idea del “Campo Largo” si è ormai affievolita, sia a causa di dichiarazioni a livello nazionale che per le scelte concrete adottate dalla Giunta regionale».
Motivo per cui, d’ora in poi, il Psi «concentrerà la propria azione politica nei territori della Sardegna, ricercando e sostenendo esclusivamente obiettivi realmente utili allo sviluppo della regione stessa» e individuerà gli alleati «in base ai programmi e alle politiche di sviluppo che si intenderà perseguire».
Nella critica del Psi alla Giunta, che arriva dopo otto mesi di governo del Campo Largo in cui – segnala – «le politiche fin qui attuate evidenziano una preoccupante carenza di visione di sviluppo e l’obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro, in particolare per i giovani, non è stato raggiunto», sono cinque i temi principali: si tratta di sanità ed energie rinnovabili, ma anche di trasporti, agricoltura e aree interne.
Sulla sanità, il Psi denuncia come gli obiettivi centrali del Pnrr siano rimasti in larga parte inattuati, con la proposta di un modello di assistenza innovativo incentrato su: «medicina di gruppo, incentivando i medici di base a lavorare in team per coprire aree più vaste; case della salute mobili, offrendo un servizio sanitario e sociale integrato, con particolare attenzione alle aree interne; programmi di incentivazione per il personale sanitario, con benefici economici, formazione continua e supporto logistico per favorire la mobilità verso le zone periferiche; trasparenza nelle liste operatorie, con la pubblicazione periodica dei dati e un monitoraggio indipendente per garantire la correttezza nella gestione delle liste; piani di assunzione mirati, per colmare le carenze croniche nelle strutture ospedaliere e territoriali; riforma del Centro Unico di Prenotazione (CUP); istituzione del Dipartimento delle Professioni Sanitarie nelle ASL, per garantire standard qualitativi elevati e ridurre le disuguaglianze tra aree urbane e rurali».
Sulle energie rinnovabili, il partito «propone di incentivare la nascita di comunità energetiche e progetti di autoconsumo, per garantire che i benefici economici ricadano direttamente su famiglie, agricoltori e piccole imprese».
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