Viterbo – Il giornalista e scrittore all’Unitus dove gli è stato conferito il dottorato honoris causa – Oggi pomeriggio alle ore 18 la presentazione del libro La vita si impara al festival I Pirati della Bellezza
di Daniele Camilli
Viterbo – “La rivoluzione digitale e l’intelligenza artificiale sono la locomotiva della storia”. Il giornalista e scrittore Corrado Augias oggi pomeriggio all’università degli studi della Tuscia dove gli è stato conferito il dottorato honoris causa in Società in mutamento: politiche, diritti e sicurezza “in ragione – spiega l’Unitus – del contributo alla cultura, all’innovazione nel giornalismo, nei media e nella letteratura e per le analisi dei processi di cambiamento sociale e istituzionale del nostro paese”.
Viterbo – Dottorato honoris causa a Corrado Augias
“Un titolo – dice Augias – di cui sono fiero.
Digitale e intelligenza artificiale – esordisce Augias con la sua lectio magistralis – non devono abbattere palazzi d’inverno ma scalzano semplicemente la vecchia cultura con la forza del quotidiano. Come un gioco o un passatempo pieno di colore e movimento che ogni schermo digitale sa offrire.
Viterbo – Dottorato honoris causa a Corrado Augias
Si è aperto un nuovo capitolo nella storia del genere umano – prosegue Augias – a partire dal ruolo che uomini e donne sono chiamati a interpretare. Fin dalla preistoria uomini e donne erano soggetto della tecnica, oggi ne sono diventati l’oggetto”.
Viterbo – Dottorato honoris causa a Corrado Augias
All’auditorium di Santa Maria in grado a Viterbo, assieme ad Augias ci sono il rettore dell’ateneo Stefano Ubertini, il prorettore Alvaro Marucci, il coordinatore del corso di dottorato Alessandro Sterpa e la direttrice del Deim Tiziana Laureti.
Viterbo – Dottorato honoris causa a Corrado Augias
In sala il presidente della Fondazione Carivit Luigi Pasqualetti, il presidente del tribunale di Viterbo Francesco Oddi, il presidente dell’ordine degli avvocati Luigi Sini, la consigliera comunale Maria Rita De Alexandris, le scuole, gli studenti e i rappresentanti delle forze armate e dell’ordine.
Viterbo – Dottorato honoris causa a Corrado Augias
“Oggi stiamo vivendo dei cambiamenti epocali – rilancia Augias -. Il primo cambiamento epocale è il passaggio dalla civiltà della carta a quella del digitale. Un passaggio che comporta l’azzeramento della distanza e del tempo che ha conseguenze fondamentali sulla nostra stessa antropologia. Ci sono poi i mutamenti climatici dove le contromisure che si tenta di adottare contrastano con interessi enormi che non sarà facile battere. Cambiamenti che comportano, però, anche grandi movimenti di popoli. Movimenti di popoli che possono accedere contrasti enormi derivanti oltretutto da interessi e pregiudizi.
Corrado Augias e Stefano Ubertini
Un’altra grande trasformazione – va avanti Augias – è legata ai mutamenti geopolitici in corso. Noi siamo abituati a un mondo diviso in due da Yalta dopo la seconda guerra mondiale. Una divisione che ha retto poco meno di un secolo. Oggi stiamo vedendo l’entrata in campo di nuovi attori potenti e aggressivi desiderosi di nuovi mercati. Tuttavia il cambiamento più importante è dovuto infine all’intelligenza artificiale. Si tratta di un tema di spaventosa complessità in grado di creare un labirinto dal quale potrebbe essere difficile uscire se non prendiamo le opportune contromisure.
Corrado Augias, Stefano Ubertini, Carlo Galeotti
Quello che spinge l’intelligenza artificiale non è la scienza, che in tal caso è serva, ma interessi dal valore incalcolabile.
Di fronte a questi cambiamenti – sottolinea Augias – ideologie e religioni sono in crisi, così come molti giovani oggi sono immersi in un presente che esclude la conoscenza del passato. Come anche una possibile comprensione del futuro. È fondamentale studiare il più possibile per avere non tanto una garanzia di lavoro ma per esere cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri.
Corrado Augias e Stefano Ubertini
Augias interviene anche sul fronte politico. “Molti degli attuali politici ci appaiono mediocri ma devono operare in un contesto molto più difficile e complesso. La politica è spesso asfittica. Non è più in grado di offrire una visione e questo incide sul funzionamento delle democrazie. E ad essere in crisi sono pure le religioni che rischiano di ridursi a sociologia, a opera di soccorso.
Viterbo – Dottorato honoris causa a Corrado Augias
Il luogo della decisione conclude Augias – si è spostato dalla politica all’economia e da questa alla tecnica che non si pone problemi etici, di spazio e di tempo. Fare l’analisi di quanto sta accadendo è facile. Difficile è la terapia. Una terapia che probabilmente non c’è”.
“Il contributo di Augias – evidenzia Ubertini – è stato fondamentale. Un intellettuale poliedrico che ha saputo raccontare il nostro tempo in modo attento e critico. Augias ha avuto una capacità di intrecciare la sua vita personale con la storia del paese battendosi per la democrazia, raccontando il mondo”.
Tiziana Laureti
“Una giornata bellissima e attesa – commenta Laureti -. Accogliamo Augias nella nostra comunità accademica per i suoi meriti scientifici e per i valori etici e civili che hanno consentito di sviluppare un modello per la nostra vita quotidiana di ricerca”.
“Corrado Augias ci racconta il bisogno di eroi – interviene Sterpa nella sua laudatio -. Siamo immersi in una fase in cui il cambiamento è normalità ma con una forza e una violenza senza precedenti. Abbiamo bisogno di sviluppare una spiritualità che ci tenga fermi, in modo tale da poter afferrare tutto ciò che accade.
Alessandro Sterpa
La forza della riflessione di Augias – è ancora Sterpa che parla – sta nel trasformare il mutamento in un vantaggio. Una ricerca continua tra spinta individuale e ordine sociale che passa attraverso tutti i settori. Perchè per Augias nessuna attività dell’essere umano può essere limitata. Augias non è collocabile in nessuna categoria. Una persona che ha introdotto ovunque abbia lavorato elementi di innovazione.
Augias – chiude Sterpa – ha cercato nelle manifestazioni del bello ciò che rende ciascuno di noi un unicum in una collettività che marcia unita”.
Daniele Camilli
23 ottobre, 2024
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