Roma. 23 ottobre 2024 – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato il taglio del cuneo fiscale per il 2025, annunciando che grazie alla manovra finanziaria (firmata oggi da Mattarella) la misura interesserà un numero ancora più ampio di lavoratori. Durante un evento della Lega a Genova, Giorgetti ha dichiarato che “1,3 milioni di lavoratori in più”saranno coinvolti, estendendo l’agevolazione ai redditi fino a 40mila euro, rispetto ai 13 milioni già interessati dal provvedimento in vigore per i redditi fino a 35mila euro. Un intervento, quello sul cuneo, che alcuni hanno inquadrato, impropriamente, come “bonus stipendi”. L’obiettivo del governo è rendere strutturale questo taglio, che già oggi garantisce circa 100 euro in più in busta paga per chi guadagna fino a 35mila euro.
Quanto aumenta la busta paga
Il taglio del cuneo fiscale comporta un incremento in busta paga che varia secondo il reddito. Per i lavoratori con redditi fino a 25mila euro, continuerà ad applicarsi la riduzione dei contributi del 7%, mentre per i redditi tra 25mila e fino a 35mila euro lo sgravio è del 6%. Il governo ha inoltre previsto un sistema di decalage, cioè di ‘scaglionamento’ per i redditi tra 35mila e 40mila euro, per garantire che anche chi si trova in questa fascia possa beneficiare parzialmente della misura, evitando di perdere tutto il vantaggio una volta superati i 35mila euro.
Il cuneo fiscale: cos’è e perché è importante
Il cuneo fiscale rappresenta la differenza tra il costo complessivo che un datore di lavoro sostiene per un dipendente e quanto quest’ultimo riceve effettivamente in busta paga. Questa differenza è composta da imposte e contributi previdenziali che vanno allo Stato. Ridurre il cuneo fiscale significa quindi tagliare parte di queste imposte e contributi, aumentando di conseguenza il reddito netto dei lavoratori. Con la manovra 2025, il governo intende rendere permanente la riduzione del cuneo fiscale, una misura introdotta negli ultimi anni per alleviare il peso fiscale sui lavoratori dipendenti. La novità principale del 2025 è dunque l’estensione del beneficio ai redditi fino a 40mila euro, rispetto ai 35mila euro previsti fino al 2024, coinvolgendo un ulteriore 1,3 milioni di lavoratori.
Altre novità fiscali
Oltre al taglio del cuneo fiscale, la manovra prevede una riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre, a vantaggio soprattutto dei redditi medio-bassi. Il ministro Giorgetti ha anche annunciato misure specifiche per sostenere le lavoratrici madri con almeno due figli, con agevolazioni e decontribuzione fino a quando i figli non avranno compiuto dieci anni e, più in generale, “una serie di misure per tutelare le famiglie con figli”. Un’altra novità riguarda le agevolazioni fiscali per i lavoratori che si trasferiscono: il benefit fino a 5mila euro sarà “sostanzialmente defiscalizzato”, offrendo ulteriore sostegno a chi cambia residenza per motivi di lavoro.
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